Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano

Vincenzo Sangiorgio

C’era una volta un ragazzino vispo e dotato di ciuffo ribelle: alle prese con i primi pruriti della sua ristretta esperienza terrena, li risolverà frequentando con diletto le generose ragazze che sfilano nella strada sotto casa. Almeno fino a quando conoscerà un musulmano dal sorriso vagamente idiota... Sembra essere diventato difficile, nell’odierna rincorsa alla ragione completa e totale a dispetto delle inevitabili differenze, riuscire a pulire i discorsi sulle questioni nodali della società da inevitabili conflitti di interessi, considerazioni che non sono altro che prese di posizioni fisse, a cui non si può che rispondere che col più riservato silenzio. [...]

di Vincenzo Sangiorgio, articolo completo (5513 caratteri spazi inclusi) su Cinemavvenire 05 Settembre 2003