Elephant

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Un film di Gus Van Sant. Con Eric Deulen, Alex Frost, Elias McConnell, Timothy Bottoms, Matt Malloy.
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Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 81 min. - USA 2003. - Bim Distribuzione MYMONETRO Elephant * * * - - valutazione media: 3,29 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
dario domenica 18 marzo 2012
incompleto Valutazione 2 stelle su cinque
64%
No
36%

Non funziona. Uno stile troppo freddo per una mancanza evidente di capacità introspettiva. Illustrare una cosa che non si spiega è un esercizio improbo, occorre sicuramente più modestia e umiltà di quante ne abbia il regista. Ne viene fuori una specie di documentario compiaciuto ed ossessivo in senso estetico: quei pedinamenti interminabili non portano a nulla, se non a noia. La normalità che diventa anormalità non ha ragione, non ha logica. Possono essere assenti entrambe, ma questa assenza va fatta sentire. Qui non c'è per niente. Bella musica, ma è Beethoven. E bella fotografia. Ritmo alla camomilla.  

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viola96 venerdì 23 settembre 2011
ridi buffone per scaramanzia.così la morte va via. Valutazione 5 stelle su cinque
38%
No
63%


In tanti hanno provato,sempre,a descrivere il dolore.Sia nel cinema,sia nella letteratura,sia nell'arte,sia nella musica.Ma pochi hanno cercato di descrivere il disagio.Van Sant,regista indipendentemente puro nel suo gioco di sguardi,riflette sul linguaggio della modernità sotto forma di follia."Elephant" non è la cronaca di un avvenimento,la strage nella Columbine High Scholl,ma è la cronaca di un mondo estraneo al mondo reale,in cui la costruzione degli eventi avviene sotto forma di lento e inesorabile canto di liberazione,in stile "Patetique".La summa del miglior cinema americano delle origini,che torna a pensare in grande,nella sua fiera indipendenza da major,diventa un pacato cinema purgatorio. [+]

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alex41 venerdì 22 luglio 2011
sopravvalutato Valutazione 2 stelle su cinque
75%
No
25%

Non mi è piaciuto affatto: il regista voleva realizzare un film che narrava il fatto realmente accaduto del massacro del 20 aprile 1999 alla Columbine High School in Colorado...risultato?: un film estremamente lento e noioso fin dall'inizio dove ti domandi quando mai arriverà il momento critico. Ma anche al momento del massacro si scopre essere lento e non si capisce quasi niente di quello che succede....e allora si spera in un finale fantastico che purtroppo non avviene. L'unica cosa che mi è piaciuta era l'idea del regista di prendere più personaggi e inserirli all'interno della vicenda dai loro diversi punti di vista, per il resto non mi ha convinto per niente. I film belli sono altri.

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paperino giovedì 26 maggio 2011
gus van sant: o lo si odia o lo si ama Valutazione 5 stelle su cinque
50%
No
50%

Ovviamente io lo amo : per la pulizia delle immagini, per il non indulgere in scene sanguinolenti o raccapriccianti, per il modo scarno di raccontare  storie molto diffcili e inquietanti, che scuotono la coscienza.
Per me questo è l'unico modo di raccontarle  senza cadere nel banale, nel didascalico, nel deja vu.
Presagi di quanto sta per accadere ( bellissima la scena della ragzza "bruttina" che si ferma e guarda il cielo ) appena accennati. Il regista non guida lo spettatore  ma lo accompagna senza forzature.
Le molteplici inquadrature di spalle  ci  portano a vedere quello che vedono gli assassini: bersagli senza volto nè passioni o  storie personali. [+]

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breveecirconciso giovedì 24 marzo 2011
elephant in a room Valutazione 5 stelle su cinque
100%
No
0%

Elephant si erge in tutta la sua mole pachidermica, schiacciando lo spettatore tra l’inquietudine e l’ammirazione per quest’opera. Il film è tratto dalla triste vicenda realmente accaduta nella Columbine High School il 20 Aprile 1999, quando in una tranquilla giornata scolastica due studenti si presentarono a scuola armati, e aprirono il fuoco su docenti e compagni, uccidendone 12 e ferendone 24.
La ripresa di Gus Van Sant non giudica, mostra semplicemente. Pedina i protagonisti della vicenda, assassini e vittime, come uno spettatore invisibile. E’ superpartes. Inquadra la strage in una cornice di routine, a volte volutamente ostentata. E’ tutto normale. [+]

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g. romagna giovedì 24 febbraio 2011
elephant Valutazione 4 stelle su cinque
0%
No
0%

La vita di diversi adolescenti, ognuno con il suo disagio, squilibrio o vuoto esistenziale, viene ripresa all'interno di un liceo americano fino a quando due loro coetanei, disadattati ed omosessuali, dopo aver acquistato le armi per posta, decidono di entrare e fare una strage. Un quadro di desolazione in cui i passi delle fighette bulimiche dedite allo shopping compulsivo si intrecciano a quelli della bruttina che si vergogna di mostrare il suo corpo durante l'ora di ginnastica, al ragazzo con padre alcolizzato ed alla coppietta felice e conformista. In questa rappresentazione si uniscono i due massacratori, l'uno affascinato dal Nazismo, l'altro convinto che sia un'ideologia da cretini,  l'uno che, a richiamare alla mente l'Alex kubrickiano, suona magistralmente Beethoven al piano, l'altro che lo ascolta mentre ammazza persone in un videogioco sul suo pc portatile. [+]

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luci-j lunedì 18 ottobre 2010
un pugno nello stomaco Valutazione 5 stelle su cinque
100%
No
0%

Poche volte si può osservare un film e arrivare in fondo con quell'amaro che ti lascia letteralmente ammutolito,Elephant è una di quelle eccezioni,un vero pugno chiuso e pronto a colpire con una violenza pacata e surreale lo spettatore che impietrito avrà a malapena la forza di realizzate che ciò che a visto è il crudo spaccato di una società folle.
Riprendendo il terribile fatto di cronaca riguardante il massacro alla Columbine,Van Sant,riesce e regalare allo spettatore qualcosa di unico. poteva raccontare la prevedibile storia degli aguzzini che,una volta motivate le cause,avviano il massacro e concludendo con una conclusione posteriore alla tragedia. [+]

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davide_chiappetta mercoledì 22 luglio 2009
nulla di più nulla di meno Valutazione 2 stelle su cinque
54%
No
46%

questo film è senza infamia e senza lode, si potrebbe parlare della solita banalità del male, girato con stile freddo e asettico per colpire lo spettatire,era questa tra l'altro l'intenzione di van sant regista poliedrico che non mi ha mai emozionato sul serio,certo questo è un bel passo avanti rispetto alle sue filmografie precedenti, ma in tutta onestà e venuto troppo tardi sull'argomento della banalità del male e del mal di vivere etc, certo questo film lo rivedrei altre volte perche stilisticamente è quasi-perfetto ma se voglio qualcosa che mi angoscia mi vado a vedere i video reali nella rete con il video dei due autori della strage a columbine Eric Harris e Dylan Klebold fatta prima del massacro della scuola, con loro che ridono e si divertono e parlano della loro visione della vita davanti una videocamera amatoriale, vedere quei ragazzi normali che con le armi in pugno mimano scene di raid militari nel loro garage è un discreto pugno allo stomaco o che fanno a pezzi una bicicletta, sapendo che quei due stessi ragazzi faranno fuori molte persone come se fosse un gioco (loro stessi dicevano di essere contro la società contro i ricchi contro i figli vizati di papà con le loro macchine lussuose etc), cosi anche angosciante vedere alcuni squarci di video ripresi da una telecamera a circuito chiuso dell'università di columbine che sparano ai loro compagni di università che si erano nascosti sotto i tavoli. [+]

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mahleriano sabato 4 aprile 2009
un film su cui riflettere... Valutazione 4 stelle su cinque
29%
No
71%

Premetto che da sempre non amo i film in cui si presenti la violenza in modo crudo, come accade in questo, ma non posso negare che qui ci sia un'originalità che ben poco ha a che vedere col voyeurismo di cui ho letto in un altro lunghissimo commento. E a differenza di quel commento trovo invece che il punto di vista della telecamera che incessantemente segue i ragazzi, a replicare il videogame di uno dei futuri assassini, sia un taglio decisamente originale se contestualizzato. Ben poco m'importa della "cattiva educazione" del vedermi mostrare le spalle... Il fatto che quella folle strage sia avvenuta credo meriti almeno un tentativo di risposta. E questo film a mio parere ne dà più di una degna di nota. [+]

[+] violenza ovattata (di arlene machiavelli)
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paride86 sabato 21 marzo 2009
luminosamente tragico Valutazione 4 stelle su cinque
57%
No
43%

Gus Van Sant racconta la strage della Columbine Hingh School. Lo fa con un film impregnato di grazia verista, ambienti luminosi e lunghi piani sequenza; il regista non dà giudizi né pretende di fare la morale a qualcuno, se non allo spettatore che guarda. La tragedia, così raccontata e descritta, esplode nel quotidiano come un gesto di "ordinaria" follia. Come è stato possibile non accorgersi di un elefante così grosso nella stanza?

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