sara_lalyo7yo
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venerdì 7 novembre 2008
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davvero bello
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Requiem for a Dream.
Un film molto attuale. Il tema centrale è ben sviluppato e soprattutto ne seguono altri altrettanto importanti...vedi la solitudine, l'Amore e via discorrendo.
Mah, sinceramente non sò cosa commentare di più dopo aver pianto lacrime amare...erano Anni che non mi commuovevo così!
Ah permettetemi una cosa, qui si vede un Jared Leto davvero bravo con la recitazione, a me è piaciuto tantissimo ^^
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alison
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giovedì 6 novembre 2008
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la crudezza della realtà
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commovente, i personaggi si muovono in quadri prestabiliti dal destino, è una lotta ciclopica, struggente la scena dove viene amputato il braccio resa un capolavoro dall'attore:Jared Leto(è un capolavoro anke la sua bellezza!).un film per un certo senso simile è "noi i ragazzi dello zoo di Berlino" consiglio di vederli entrambi!
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paride86
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lunedì 27 ottobre 2008
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non del tutto riuscito
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Un film sui sogni e sulle dipendenze. La seconda parte è più riuscita della prima, meno efficiente dal punto di vista della storia. Il film scorre in un crescendo di drammaticità e sprofondamento nell'abisso da parte dei protagonisti. Il montaggio isterico e il finale travagliato ne fanno un film claustrofobicamente chiuso in sé stesso, crudele e violento, difficile da guardare fino alla fine. Voto due e mezzo, ma per l'eccezionale interpretazione di Ellen Burstyn arrotondo a tre.
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requiem
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venerdì 17 ottobre 2008
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da paura...
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è un film splendido..l ho visto 4 o 5 volte..la colonna sonora è da paura..il finale angoscioso è una perla!!
bravo darren! e grande jared!!!
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subcrow
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giovedì 9 ottobre 2008
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interessantissima sperimentazione di aronofsky!
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Mi dispiace ma questa volta vorrei dissentire completamente con la critica, che, oltre ad essere stata poco esaustiva, si è lasciata "scappare" una pellicola assolutamente degna di nota!!! "Requiem for a dream" è un'incredibile sperimentazione visiva, perfettamente riuscita, nel quale montaggio, interpretazioni degli attori, fotografia e sceneggaitura raggiungono livelli veramente notevoli! Il film è una cornice che contiene uno spaccato di drammatiche vite alle prese con varie dipendenze. Le storie che magistralmente si mescolano e si intrecciano fra di loro, mettono in evidenza un concetto più ampio di tossicodipendenza; che sì, parla di droga, ma più genericamente di ASSUEFAZIONI, a cui tutta la razza umana è soggetta.
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Mi dispiace ma questa volta vorrei dissentire completamente con la critica, che, oltre ad essere stata poco esaustiva, si è lasciata "scappare" una pellicola assolutamente degna di nota!!! "Requiem for a dream" è un'incredibile sperimentazione visiva, perfettamente riuscita, nel quale montaggio, interpretazioni degli attori, fotografia e sceneggaitura raggiungono livelli veramente notevoli! Il film è una cornice che contiene uno spaccato di drammatiche vite alle prese con varie dipendenze. Le storie che magistralmente si mescolano e si intrecciano fra di loro, mettono in evidenza un concetto più ampio di tossicodipendenza; che sì, parla di droga, ma più genericamente di ASSUEFAZIONI, a cui tutta la razza umana è soggetta... teledipendenze, tossicodipendenze, dipendenze dal sesso, etc.... DIPENDENZE,appunto, che mettono in mostra la marcia società moderna, dove, pessimisticamente, tutti sono vinti e allo stesso modo perdenti.
Lo stile del film è, come già detto, assolutamente sperimentale, a tratti girato nel classico stile del videoclip musicale, a tratti completamente visionario (quasi Lynchiano), gioca fondamentalmente, su veloci associazioni di immagini. La narrazione, inoltre, con il progredire della pellicola, diventa una vorticosa spirale che gira sempre più veloce su se stessa, verso un'inevitabile fine drammatica.
Degno di nota il lavoro che è stato fatto sul montaggio e sulla fotografia, eccezionalmente curate e "artisticamente" impeccabili.
Concludendo, definirei il Film come un bellissimo quadro triste, denso di significati, alcuni celati e alcuni più espliciti.
CONSIGLIATISSIMO: A chi non si impressiona alla visione di qualche scena forte....A chi visivamente vuole ammirare un "bel quadro in pellicola"... A chi preferisce un film impegnato ad uno più "spassoso".
Bravo Aronofsky!
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bea
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lunedì 15 settembre 2008
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un brutto film..un bel videoclip
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La prima parte è un pessimo film..la seconda un bel videoclip...ad effett..accio...che prende ma
troppo esagerato e senza vera profondità..ti fa dire: ma basta!!
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(di t.r.e.)
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mari
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mercoledì 10 settembre 2008
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scioccante
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Essenziale nella trama.Caricato ed enfatizzato al massimo grado con un montaggio vertiginoso (stile ottimo videoclip) di immagini molto forti...anche se non mi sono sembrate credibili le allucinazioni così violente della madre come pure il fisico da palestrati dei due tossicomani.
Film tragicissimo.
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tabula rasa elettrificata
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venerdì 22 agosto 2008
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schiaffo futurista
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Dinamica esasperata e sintassi filmica scardinata , un suggestivo commento sonoro accompagna il fluire delle immagini ; il regista dipinge il suo quadro di celluloide con suggestive variazioni dell'angolo di prospettiva regalando una sensazione di "spazialità" al povero schermo fermo alle 2 dimensioni .
Uso spregiudicato delle ottiche per rendere gli ambienti in cui si svolge la "finta vita" ( o la reale morte ? ) di una tenera signora alla quale il figlio ha "regalato" un televisore che sembra il monolite di Kubrick in 2001 .
L'intreccio sovrapposto tra le vite della madre e del figlio ci scaraventa sulla strada della disperazione senza uscita , se non rifugiandosi nel sogno agitato di chi dorme perchè ha paura del risveglio .
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Dinamica esasperata e sintassi filmica scardinata , un suggestivo commento sonoro accompagna il fluire delle immagini ; il regista dipinge il suo quadro di celluloide con suggestive variazioni dell'angolo di prospettiva regalando una sensazione di "spazialità" al povero schermo fermo alle 2 dimensioni .
Uso spregiudicato delle ottiche per rendere gli ambienti in cui si svolge la "finta vita" ( o la reale morte ? ) di una tenera signora alla quale il figlio ha "regalato" un televisore che sembra il monolite di Kubrick in 2001 .
L'intreccio sovrapposto tra le vite della madre e del figlio ci scaraventa sulla strada della disperazione senza uscita , se non rifugiandosi nel sogno agitato di chi dorme perchè ha paura del risveglio .
Secondo il mio punto di vista la steadicam raggiunge con aronofsky vette inesplorate surclassando i pur validi approcci di "pi-greco" ; ho visto anche "l'albero della vita" di questo autore ma questo delirio sintetico li oltrepassa abbondantemente per inventiva e qualità della ripresa . Non scomodo una certa parola , troppo "assoluta" secondo me , per descrivere questo film ma quest'ora e mezza di Cinema mi ha regalato un'emozione visiva unica .....chissà se Grenaway ha ascoltato questa colonna sonora.....:)
Ciao a tutti
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gian
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domenica 3 agosto 2008
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strano, bello, non per deboli di cuore
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un film che ti prende fino a farti rabbrividire nella spina dorsale
questo film non comunica, ti prende al cuore
e ti rivolta dentro
resti sconcertato
ti catapulta in un incubo
e quando ha finito con te sei svuotato,
distrutto,
ti ha assalito dalle viscere lungo le vertebre
colpendo anche il cuore e la gola;
un lungo silenzio si protrae
mentre scorrono i titoli di coda
non riesci a pensare ad altro
e cerchi di districare il nodo alla gola
mentre lo stomaco si lamenta
e nel tuo cranio riecheggia
la canzone del film
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evane
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lunedì 21 luglio 2008
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la droga e i suoi effetti
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Mai sono stato così male per un film. L'ultima volta mi capitò con Trainspotting, analogo film sullo stesso tema di Requiem for a dream. Un film lucido, quasi perfetto, concentrato sulla bravura di un cast all'altezza di sopportare i propri personaggi: bravo Leto nel ruolo di Harry, soprattutto nel finale, e anche Wayans, che purtroppo si ridicolizzerà con filmacci demenziali assieme ai suoi fratelli. La Connelly è una rivelazione, disperata e sfortunatamente conscia di quello a cui sta andando incontro. Ma Ellen Burstyn è qualcosa di fenomenale, superlativo, una madre che vive sola e abbandonata, senza che suo figlio la venga a trovare se non raramente. Ha dato prova di essere una grandissima attrice nel suo difficile ruolo, per il quale un Oscar gliel'avrei consegnato al posto della Roberts.
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Mai sono stato così male per un film. L'ultima volta mi capitò con Trainspotting, analogo film sullo stesso tema di Requiem for a dream. Un film lucido, quasi perfetto, concentrato sulla bravura di un cast all'altezza di sopportare i propri personaggi: bravo Leto nel ruolo di Harry, soprattutto nel finale, e anche Wayans, che purtroppo si ridicolizzerà con filmacci demenziali assieme ai suoi fratelli. La Connelly è una rivelazione, disperata e sfortunatamente conscia di quello a cui sta andando incontro. Ma Ellen Burstyn è qualcosa di fenomenale, superlativo, una madre che vive sola e abbandonata, senza che suo figlio la venga a trovare se non raramente. Ha dato prova di essere una grandissima attrice nel suo difficile ruolo, per il quale un Oscar gliel'avrei consegnato al posto della Roberts. Grandissima colonna sonora di Clint Mansell con la collaborazione dei Kronos Quartet, con questo motivetto di archi che ritorna più volte e che snerva fino al tragico e drammatico finale. Un film sicuramente notevole ma non adatto a tutti, sconsigliato ai deboli di stomaco, ma anche chi è abituato a certe scene rimarrà colpito, come un pugno allo stomaco.
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[+] se non disturbo avrei una domanda...
(di tabula rasa elettrificata)
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[+] rispondo a tabula rasa elettrificata
(di evane)
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