brunopepi
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lunedì 28 settembre 2020
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solo qualche curiosità
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Anche per questo film vale quanto detto per un altro, recensire quest'opera suprema della storia del cinema ai giorno d'oggi mi sembra un tantino superfluo così mi limiterò a riproporre il post con qualche interessante particolarità. Un genere che sembrava ormai morto ma che, con l'inizio del nuovo millennio, Ridley Scott riesce a riesumare alla grande.
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Anche per questo film vale quanto detto per un altro, recensire quest'opera suprema della storia del cinema ai giorno d'oggi mi sembra un tantino superfluo così mi limiterò a riproporre il post con qualche interessante particolarità. Un genere che sembrava ormai morto ma che, con l'inizio del nuovo millennio, Ridley Scott riesce a riesumare alla grande. Un film che appassiona sin dalla prima scena, dalla battaglia dei romani contro i marcomanni in Germania fino all'ultima, nonostante i tanti falsi storici che fanno rientrare l'opera in una grandiosità cinematografica nella quale un po' di fantasia non guasta, come del resto successe in altri precedenti kolossal. Curiosamente il figlio di Maximo che corre nei campi di grano nell'epilogo del film è lo stesso attore che ebbe il ruolo del bambino con "La vita è bella". L’immagine di Massimo Decimo Meridio è indissolubilmente legata a quella di Russell Crowe però al tempo venne prioritariamente preso in considerazione Mel Gibson ma fu l’attore a rifiutare la parte credendo a 43 anni di essere troppo vecchio per l'impegno. Le riprese degli esterni del film furono girate i diverse location fra Marocco, Tunisia, Malta, Gran Bretagna e nella nostra Italia dove la produzione e il regista chiesero al comune di Roma la possibilità di girare alcune scene all'interno del Colosseo, ma il permesso fu negato. Il Colosseo venne quindi ricostruito scenograficamente a Malta, ma solamente in parte poiché il resto fu aggiunto digitalmente. Oliver Reed venne a mancare poco prima della fine delle riprese ed a lui fu dedicato il film.
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diskol88
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sabato 30 maggio 2020
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il gladiator
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La storia del gladiatore sembrerebbe essere un
italico le cui tante vicissitudini sfociano
nell'arena col classico combattimento
colossese, ma quel che possiamo notare è come termina purtroppo
quell'italico, il suo imperatore, e il suo mentore, non rimangono in
quanto italico, l'americano seppur sembra fingere l'indifferenza
di non conoscerlo lo dipinge col chiaro carattere
d'esportazione... e americano e come per braveheart
con lo scozzese, si direbbe sembrino per lo spettacolo
sacrificabili al contrario del patriottico combattente americano,
così in fin dei conti il filmaker sembra rifilarci uno che con la storia
non c'entra quasi niente, un quasi incredibile
colored che in modo bizzarro col sound da colossal
sotterra soldatini di legno, mentre il grande Scott,
sembra quasi a sghiazzarsela da qualche parte con
due birre e in tasca qualche oscar per questo grande film, incredibile.
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La storia del gladiatore sembrerebbe essere un
italico le cui tante vicissitudini sfociano
nell'arena col classico combattimento
colossese, ma quel che possiamo notare è come termina purtroppo
quell'italico, il suo imperatore, e il suo mentore, non rimangono in
quanto italico, l'americano seppur sembra fingere l'indifferenza
di non conoscerlo lo dipinge col chiaro carattere
d'esportazione... e americano e come per braveheart
con lo scozzese, si direbbe sembrino per lo spettacolo
sacrificabili al contrario del patriottico combattente americano,
così in fin dei conti il filmaker sembra rifilarci uno che con la storia
non c'entra quasi niente, un quasi incredibile
colored che in modo bizzarro col sound da colossal
sotterra soldatini di legno, mentre il grande Scott,
sembra quasi a sghiazzarsela da qualche parte con
due birre e in tasca qualche oscar per questo grande film, incredibile.
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forzaenna
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giovedì 28 maggio 2020
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la storia
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Uno dei film più belli del suo genere...un capolavoro che ci permette di vivere in un'epoca lontana da noi ma capace ancora di farci emozionare.
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fabio
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martedì 26 maggio 2020
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da vedere
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Il talento del regista e dell'attore per un film che non ha tempo. E' una critica al potere e alla manipolazione della massa tramite lo spettacolo. E' la critica a tutti gli imperi, alle dittature. C'è il contrasto tra il mondo esterno, oscuro e brutale, e il sogno che Roma rappresentava: Humanitas, libertas, felicitas.
Si perdonino errori e riscritture: non è quel genere di film documentaristico o di ricostruzione.
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mapaolo
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sabato 25 gennaio 2020
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epico
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Tra i miei film preferiti. Visto a e rivisto centinaia di volte. Un film epico che sembra difficile pensare sia stato fatto 20 anni fa. Russel Crowe epico
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rmarci 05
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martedì 21 maggio 2019
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un racconto fanta-storico, epico e spettacolare
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Ridley Scott, dopo due insuccessi di pubblico e critica come L'Albatross e Soldato Jane, punta ambiziosamente alla rinascita del genere storico/epico, ormai dimenticato da decenni: il risultato è un film in cui l'attendibilità storica viene volutamente tralasciata, senza scalfire però la potenza e la solidità narrativa di una pellicola che ha l'obiettivo di essere un racconto epico ed emotivamente coinvolgente, sorretto dal carisma di un eroe tragico del calibro di Massimo Decimo Meridio, interpretato con grande credibilità da R. Crowe, un personaggio ormai impresso in modo indelebile nell'immaginario collettivo. Ad esso si contrappone continuamente il carattere irrascibile e malvagio del degno antagonista Commodo, un giovane e promettente J.
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Ridley Scott, dopo due insuccessi di pubblico e critica come L'Albatross e Soldato Jane, punta ambiziosamente alla rinascita del genere storico/epico, ormai dimenticato da decenni: il risultato è un film in cui l'attendibilità storica viene volutamente tralasciata, senza scalfire però la potenza e la solidità narrativa di una pellicola che ha l'obiettivo di essere un racconto epico ed emotivamente coinvolgente, sorretto dal carisma di un eroe tragico del calibro di Massimo Decimo Meridio, interpretato con grande credibilità da R. Crowe, un personaggio ormai impresso in modo indelebile nell'immaginario collettivo. Ad esso si contrappone continuamente il carattere irrascibile e malvagio del degno antagonista Commodo, un giovane e promettente J. Phoenix, il cui unico punto debole risiede nei superficiali dialoghi con la sorella. Immancabili sono le maestose scenografie in CGI che, insieme ai fastosi costumi e alla suggestiva fotografia, costutuiscono un'autentica gioia per gli occhi. Il talento del montatore Premio Oscar P. Scalia, invece, si manifesta nelle magistrali scene di battaglia. Infine, il film presenta anche una marginale riflessione sull'utilizzo dello spettacolo che facevano i sovrani per conquistare il popolo ed esercitare il potere su quest'ultimo, fenomeno oggi definibile con il termine "propaganda". Nonostante sia una pellicola furba, destinata agli Oscar e al successo di pubblico, è l'ottima rinascita di un genere apparentemente morto, in cui il regista costruisce la perfetta storia d'intrattenimento popolare di alto livello conciliata con una vena autoriale. 3.5 stelle su 5.
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vanessatalanta
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mercoledì 14 febbraio 2018
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crowe granitico, phoenix farsesco.
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Inutile cercare la verosimiglianza in un "polpettone " che riporta in auge le vecchie glorie del colossal, mancano solo gli intermezzi musicali dell'epoca...Cavalli, carri, armature, sangue a litri, sbudellamenti a volontà, battaglie e Roma viziosa che gode dei giochi sanguinosi. Crowe malgrado tutto, quando interpreta questi personaggi tagliati con l'accetta, senza sfaccettature, che poco spazio gli danno per mettere in mostra il suo mestiere, riesce a non sembrare ridicolo, qualità che forse ha avuto solo Schwarzenegger, senza voler fare paragoni. Phoenix l'ho trovato ridicolo e insufficiente, un Commodo paranoico e isterico, traumatizzato dal padre, poverino, pieno di smorfie infantili e tic.
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Inutile cercare la verosimiglianza in un "polpettone " che riporta in auge le vecchie glorie del colossal, mancano solo gli intermezzi musicali dell'epoca...Cavalli, carri, armature, sangue a litri, sbudellamenti a volontà, battaglie e Roma viziosa che gode dei giochi sanguinosi. Crowe malgrado tutto, quando interpreta questi personaggi tagliati con l'accetta, senza sfaccettature, che poco spazio gli danno per mettere in mostra il suo mestiere, riesce a non sembrare ridicolo, qualità che forse ha avuto solo Schwarzenegger, senza voler fare paragoni. Phoenix l'ho trovato ridicolo e insufficiente, un Commodo paranoico e isterico, traumatizzato dal padre, poverino, pieno di smorfie infantili e tic. Non sopra ma addirittura fuori dalle righe. Peccato, in alcuni ruoli mi era piaciuto. Tutto gira attorno a questi due personaggi, il resto è sbiadito contorno. Fotografia e scenografie encomiabili, regia senza impennate di genio, diligente, Scott sa far meglio. Se volete tre ore di fumettone, vi divertirà. Personalmente non l'ho apprezzato molto, troppi morti non fanno nessuna impressione, come sanno bene i tiranni.....
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sellerone
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sabato 10 febbraio 2018
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i figli so piezz….
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E non aggiungo altro. Film capolavoro ( se non ve lo diceva il sottoscritto….) spettacolare, epico e mozzafiato, storia perfetta e recitazione mirabile (soprattutto gli imperatori, padre e figlio) scenografie all’ennesima potenza e colonna sonora irripetibile.
Visto, rivisto e stravisto, comprato Blu Ray ed è uno spettacolo anche se la pellicola non è nativa.
Guardato con Alessandro che di Roma antica anche se và all’università non sapeva gran che. Bimbi e mogli non è il caso che lo guardino …. almeno fino a che i cavalli dei pretoriani non siano stati rinchiusi nella stalla.
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xxx
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lunedì 13 novembre 2017
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ok è bello ma.....
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In questo film non mi sono piaciute, l' interpretazione un po' forzata di Russel Crowe, la sceneggitura abbastanza fantasy, la suquenza finale dove l' imperatore Commmodo stesso
(Joaquin phoenix, formidabile) scende nell' arena per uccidere Massimo fa sorridere. Per il resto buon film.
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liuk!
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venerdì 24 marzo 2017
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è ancora un capolavoro
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Ho colto l'ennesimo passaggio televisivo per rivedere il Gladiatore a 17 anni di distanza e l'opinione è sempre la medesima, un capolavoro. Un film senza tempo, di una potenza incredibile e che appassiona come pochi.
Rivedere l'epopea di Massimo e della sua lotta contro Commodo è un'avventura cinematografica imperdibile, che ancora oggi non sfigura assolutamente a livello di grafica ed effetti speciali. Imperdibile.
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