ludwig
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lunedì 11 luglio 2011
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cronaca non troppo brillante ma comunque efficace
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Film che racconta, a grandi linee ma in maniera sostanzialmente corretta, le vicende che intercorsero fra Apple e Microsoft, e fra i loro fondatori, alla fine degli anni '70: la conoscenza, la collaborazione, l'ispirazione alle idee di Xerox, e infine l'elaborazione di windows 1.0 sulla base dei prototipi di macintosh che Apple stava sviluppando, con le relative accuse di furto.
La storia è narrata con tono a tratti quasi documentaristico (le voci narranti di due dei personaggi coinvolti nelle vicende) ma i protagonisti sono necessariamente drammatizzati e, se Bill Gates non ne esce molto bene, regia e sceneggiatura evitano d'altra parte di innalzare sul trono la figura di Steve Jobs, focalizzandosi sugli aspetti più controversi della sua personalità.
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Film che racconta, a grandi linee ma in maniera sostanzialmente corretta, le vicende che intercorsero fra Apple e Microsoft, e fra i loro fondatori, alla fine degli anni '70: la conoscenza, la collaborazione, l'ispirazione alle idee di Xerox, e infine l'elaborazione di windows 1.0 sulla base dei prototipi di macintosh che Apple stava sviluppando, con le relative accuse di furto.
La storia è narrata con tono a tratti quasi documentaristico (le voci narranti di due dei personaggi coinvolti nelle vicende) ma i protagonisti sono necessariamente drammatizzati e, se Bill Gates non ne esce molto bene, regia e sceneggiatura evitano d'altra parte di innalzare sul trono la figura di Steve Jobs, focalizzandosi sugli aspetti più controversi della sua personalità.
La narrazione termina nel 1985 e il film è stato prodotto nel '99 quindi in piena "era Microsoft", e può essere interessante guardarlo in questo momento visto il successo commerciale di Apple negli ultimi anni.
Certo come qualità generale siamo piuttosto distanti da "The social network", ma rimane un'opera tutto sommato godibile con il pregio di essere stata la prima (e credo finora l'unica) a trattare un caso di storia economica (e in seguito anche giuridica) contemporanea del quale nell'ultimo periodo si è parlato sempre più spesso.
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tommyf14
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domenica 15 dicembre 2013
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gates e jobs, l'innovazione vista da vicino
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I pirati della Silicon Valley:
Il film traccia i percorsi paralleli dei due grandi fondatori di Microsoft e Macintosh, Bill Gates e Steve Jobs, dalle loro prime difficoltà, con l’abbandono dell’università, fino al termine degli anni ’90.
La storia parte infatti dal punto di massimo splendore della Macintosh, quando la società incarica addirittura Ridley Scott di girare una famosa pubblicità di ispirazione orwelliana, per poi ritornare, con un immediato flashback, a Berckley e Harvard nella prima metà degli anni ‘70 e di lì seguire le vicende dei due protagonisti tra California e New Mexico.
L’opera è caratterizzata da una costruzione quasi documentaristica: i personaggi di contorno, Paul Allen e Steve Ballmer (interpretati rispettivamente da Josh Hopkins e John Di Maggio) per Microsoft, Steve Wozniack (interpretato da Joey Slotnick) per Macintosh, vengono più volte intervistati durante il film come testimoni delle vicende narrate, anche per dar conto diretto delle personalità dominanti di Gates e Jobs, di cui erano amici collaboratori.
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I pirati della Silicon Valley:
Il film traccia i percorsi paralleli dei due grandi fondatori di Microsoft e Macintosh, Bill Gates e Steve Jobs, dalle loro prime difficoltà, con l’abbandono dell’università, fino al termine degli anni ’90.
La storia parte infatti dal punto di massimo splendore della Macintosh, quando la società incarica addirittura Ridley Scott di girare una famosa pubblicità di ispirazione orwelliana, per poi ritornare, con un immediato flashback, a Berckley e Harvard nella prima metà degli anni ‘70 e di lì seguire le vicende dei due protagonisti tra California e New Mexico.
L’opera è caratterizzata da una costruzione quasi documentaristica: i personaggi di contorno, Paul Allen e Steve Ballmer (interpretati rispettivamente da Josh Hopkins e John Di Maggio) per Microsoft, Steve Wozniack (interpretato da Joey Slotnick) per Macintosh, vengono più volte intervistati durante il film come testimoni delle vicende narrate, anche per dar conto diretto delle personalità dominanti di Gates e Jobs, di cui erano amici collaboratori.
La trama è ben gestita e non toglie spazio a nessuno, mostra luci e ombre dei due grandi innovatori, ci fa comprendere, con un’analisi condotta da vicino, non solo le grandi idee che hanno portato ad una delle più importanti evoluzioni tecnologiche nella vita quotidiana di tutti noi – il personal computer – ma mostra anche morale, lati umani, virtù e debolezze di coloro che certamente sono tra i personaggi più influenti degli ultimi 50 anni.
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time_traveler
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lunedì 30 maggio 2011
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licenza di cambiare il mondo
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I pirati di Silicon Valley racconta, in modo molto romanzato e non sempre in maniera esatta, i fatti che videro la nascita della Apple Computer Inc. e di Microsoft Corp. I protagonisti sono, ovviamente, Steve Jobs e Bill Gates, anche se il film si sofferma molto più sulle vicende legate a Jobs. Il film, apprezzabile solo da accaniti appassionati di computer, è piuttosto monotono, grigio nei contenuti e nelle scene proposte. C'è una demonizzazione dell'uomo che più di tutti ebbe ragione, ebbe ragione parlando di computer, e di tutto ciò che intorno a loro oggi ruota. Film mediocre e per nulla imperdibile. Inutile!
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