andrea
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giovedì 25 settembre 2008
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deep blue sea
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Un esperto gruppo di biologi e scienziati marini compra una vecchia base di riarmo militare della Seconda Guerra Mondiale e la trasforma in un gigantesco laboratorio di ricerca con tanto di squali cavia per testare l'uso di un moderno medicinale che dovrebbe, secondo i calcoli, riattivare le cellule morte di un malato di Alzheimer. Ma dopo il successo dell'impresa la situazione precipita: dopo il test gli squali dimostrano di aver aumentato la loro intelligenza e in un crescendo di terrore assediano a metri di distanza dalla superfice il piccolo gruppo di sfortunati scienziati. Renny Harlin dopo il flop di Spy con Geena Davis ritenta con l'azione a lui cara e su sceneggiatura dei fratelli Wayne e Donna Powers costruisce un prodotto estremamente ritmato, pieno di tensione e colpi di scena elettrizanti.
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Un esperto gruppo di biologi e scienziati marini compra una vecchia base di riarmo militare della Seconda Guerra Mondiale e la trasforma in un gigantesco laboratorio di ricerca con tanto di squali cavia per testare l'uso di un moderno medicinale che dovrebbe, secondo i calcoli, riattivare le cellule morte di un malato di Alzheimer. Ma dopo il successo dell'impresa la situazione precipita: dopo il test gli squali dimostrano di aver aumentato la loro intelligenza e in un crescendo di terrore assediano a metri di distanza dalla superfice il piccolo gruppo di sfortunati scienziati. Renny Harlin dopo il flop di Spy con Geena Davis ritenta con l'azione a lui cara e su sceneggiatura dei fratelli Wayne e Donna Powers costruisce un prodotto estremamente ritmato, pieno di tensione e colpi di scena elettrizanti. I dialoghi, anche se non sono il massimo, riescono a rendere accettabile e poco banale l'idea dell'esperimento genetico come pretesto per far ruotare intorno ad esso un moderno film d'azione fine anni '90, non tra i migliori del genere ma estremamente emozionante e mai deludente. L'azione e gli attacchi degli squali sono ben dosati tra una scena e l'altra ma a poco servono le corrette misure quando il cast è composto da volti noti che più che combattere contro le creature tentano di rubarsi a vicenda la scena. Si salvano forse solo il fido Thomas Jane e il rapper L.L. Cool J. Samuel L. Jackson è a una delle sue interpretazioni più peggiori. Sottovalutato e 'distrutto' dalla critica ma enormemente ricompensato dal buono successo di pubblico.
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alan rubino
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giovedì 4 agosto 2011
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avvincente shark movie
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Nel laboratorio sottomarino "Aquatica" un gruppo di scienziati, guidato dalla dottoressa Susan McAlester (Saffron
Burrows), sta effettuando degli esperimenti sui cervelli di alcuni squali mako, al fine di trovare una cura al
morbo di Alzheimer. Russell Franklin (Samuel L. Jackson), finanziatore del progetto, ha però fretta e minaccia di
tagliare i fondi qualora non veda a breve dei risultati concreti. Ciò spinge la dottoressa ad accelerare i tempi,
con il risultato di modificare il codice genetico degli squali, che di conseguenza sono diventati più aggressivi e
intelligenti. Un incidente farà precipitare la situazione.
Non si tratta di un capolavoro ma nemmeno di una di quelle tante scopiazzature maldestre e insulse di "Jaws"
(1975); "Blu profondo" è stato girato assai bene, grazie ad una azzeccata ambientazione e un gran lavoro di effetti
speciali, che rendono gli squali sorprendentemente realistici.
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Nel laboratorio sottomarino "Aquatica" un gruppo di scienziati, guidato dalla dottoressa Susan McAlester (Saffron
Burrows), sta effettuando degli esperimenti sui cervelli di alcuni squali mako, al fine di trovare una cura al
morbo di Alzheimer. Russell Franklin (Samuel L. Jackson), finanziatore del progetto, ha però fretta e minaccia di
tagliare i fondi qualora non veda a breve dei risultati concreti. Ciò spinge la dottoressa ad accelerare i tempi,
con il risultato di modificare il codice genetico degli squali, che di conseguenza sono diventati più aggressivi e
intelligenti. Un incidente farà precipitare la situazione.
Non si tratta di un capolavoro ma nemmeno di una di quelle tante scopiazzature maldestre e insulse di "Jaws"
(1975); "Blu profondo" è stato girato assai bene, grazie ad una azzeccata ambientazione e un gran lavoro di effetti
speciali, che rendono gli squali sorprendentemente realistici.
Certo che la trama, per ogni shark movie che si rispetti, è, mettiamola così, un tantino sopra le righe,
ma non sconfina mai nella demenzialità. La storia, dal ritmo serrato e ricca di tensione, avvince e non manca di
originalità in quanto trasgredisce alcuni cliché del genere. Al più che discreto risultato concorre anche il buon
cast, tra cui spiccano il bravo Thomas Jane e LL Cool J, nel ruolo di un bizzarro cuoco devoto al Signore e al suo
pappagallo. La targhetta strappata dalle fauci di uno squalo è la stessa rinvenuta nella carcassa di un altro nella
sopraccitata pellicola "Jaws" ed è un omaggio allo stesso film di Steven Spielberg.
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raysugark
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domenica 30 agosto 2015
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deep blue sea
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Deep Blue Sea in se non è solo un Shark Movie come Jaws o anche Sharknado, ma è un film che punta sulla domanda: Cosa accadrebbe se si va oltre con la scoperta della scienza? Come H.P. Lovecreaft o H.G. Wells, coloro che si sono sempre posto questa domanda scrivendo diversi tipi di libri. Ma a differenza di Jaws e Sharknado in questa pellicola non ha il cliché che gli squali attaccano i protagonisti perché sono animali grossi e paurosi, ma al contrario è come se gli scienziati come conseguenza devono essere puniti per avergli creati come dei mostri. Il film è pieno d'azione, adrenalina, pathos e colpi di scena grazie al cast stellare, la regia di Renny Harlin e la Soundtrack di Trevor Rabin che è ormai diventato classico.
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Deep Blue Sea in se non è solo un Shark Movie come Jaws o anche Sharknado, ma è un film che punta sulla domanda: Cosa accadrebbe se si va oltre con la scoperta della scienza? Come H.P. Lovecreaft o H.G. Wells, coloro che si sono sempre posto questa domanda scrivendo diversi tipi di libri. Ma a differenza di Jaws e Sharknado in questa pellicola non ha il cliché che gli squali attaccano i protagonisti perché sono animali grossi e paurosi, ma al contrario è come se gli scienziati come conseguenza devono essere puniti per avergli creati come dei mostri. Il film è pieno d'azione, adrenalina, pathos e colpi di scena grazie al cast stellare, la regia di Renny Harlin e la Soundtrack di Trevor Rabin che è ormai diventato classico. Deep Blue Sea non è un capolavoro ai livelli di Jaws di Spielberg, ma è un grande Cult per gli amanti del genere Shark Movie, di cui nel suo tempo 1999 è stato sottovalutato.
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liquidtension09
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venerdì 14 luglio 2017
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non squali, mostri
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Un gruppo di ricercatori sta conducendo degli esperimenti in un laboratorio sottomarino, alla ricerca di una cura per il morbo di Alzheimer, usando come cavie alcuni squali a cui, tramite una misteriosa terapia, è stata incrementata la massa cerebrale, ai fini di estrarre maggiore quantitativo proteico in grado di riattivare le cellule cerebrali umane. Ciò porterà a non pochi effetti collaterali, e propro quando il gruppo di ricercatori si appresta a svolgere l'esperimento decisivo, un "incidente" manda a monte l'operazione, innescando una serie di sventure a catena, che culminerà con l'allagamento parziale della struttura, e la conseguente irruzione degli squali al suo interno; non rivelo altro.
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Un gruppo di ricercatori sta conducendo degli esperimenti in un laboratorio sottomarino, alla ricerca di una cura per il morbo di Alzheimer, usando come cavie alcuni squali a cui, tramite una misteriosa terapia, è stata incrementata la massa cerebrale, ai fini di estrarre maggiore quantitativo proteico in grado di riattivare le cellule cerebrali umane. Ciò porterà a non pochi effetti collaterali, e propro quando il gruppo di ricercatori si appresta a svolgere l'esperimento decisivo, un "incidente" manda a monte l'operazione, innescando una serie di sventure a catena, che culminerà con l'allagamento parziale della struttura, e la conseguente irruzione degli squali al suo interno; non rivelo altro.
Tecnicamente parlando il film soffre di numerosi difetti: da cliché sentiti e risentiti, a pesanti incoerenze di sceneggiatura (una su tutte la cattura dell'intelligentissima Gen2, caduta vittima di un trucco da bambini. Per altro lo stesso squalo, cadrà una seconda volta nel medesimo tranello). La recitazione non è eccelsa, e anzi in alcune sequenze, sembra di assistere ai dialoghi di un videogioco; inoltre, i personaggi, fatta eccezione per Carter e la dottoressa Susan, risultano poco caratterizzati, o addirittura ridondanti, come il cuoco "Preacher", simpatico senza dubbio, ma a tratti decisamente fuori luogo.
Ma allora, cosa rende Blu Profondo meritevole di tale valutazione ? Innanzitutto, una speciale menzione va fatta alla colonna sonora, sempre perfettamente calzante e freneticamente presente in gran parte delle sequenze, caricandole di adrenalina, e sottolineandone i vari aspetti, quali la drammaticità, la tensione, la risoluzione.
In secondo luogo, l'estetica. Buon uso dei colori in determinate sequenze, ed inquadrature letteralmente mozzafiato.
E in ultimo, GLI SQUALI. Impossibile non amare gli squali in Blu Profondo ... I modelli in CGI sono abbastanza verosimili (fatta eccezione per pochissimi casi), ma il punto forte sono gli animatronics; senza ombra di dubbio, i migliori che abbia mai visto in uno shark movie, e, con molte probabilità, a tutt'oggi imbattuti.
Insomma, non siamo certo di fronte ad un capolavoro, tuttavia si tratta di un ottimo prodotto, che a dispetto di tanti altri shark movie, ha qualcosa da dire, e lo fa con discreti mezzi.
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shagrath
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domenica 20 giugno 2021
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ottimo film di sopravvivenza e azione
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In una labirintica ex base militare subacquea un gruppo di ricercatori svolge esperimenti biologici sul cervello di alcuni squali. Lo scopo è nobile: trovare la cura al morbo di Alzheimer. Talmente nobile che per la biologa a capo del progetto il fine sembra giustificare qualunque mezzo, compreso manipolare geneticamente le dimensioni celebrali degli squali pur di ottenere maggiori quantità di materia grigia per gli esperimenti. Ma aumentare le capacità mentali dei terribili predatori non si rileverà ovviamente una buona idea: ripercorrendo il più classico degli incubi fantascientifici le "cavie" sfuggono presto a qualunque controllo. Il variegato personale della base, travolto letteralmente da un bagno di sangue perché non informato della natura “migliorata” degli squali, finirà per combattere un’adrenalinica lotta per la sopravvivenza, opponendo ingegno e tenacia all’autocoscienza brutale dei predatori.
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In una labirintica ex base militare subacquea un gruppo di ricercatori svolge esperimenti biologici sul cervello di alcuni squali. Lo scopo è nobile: trovare la cura al morbo di Alzheimer. Talmente nobile che per la biologa a capo del progetto il fine sembra giustificare qualunque mezzo, compreso manipolare geneticamente le dimensioni celebrali degli squali pur di ottenere maggiori quantità di materia grigia per gli esperimenti. Ma aumentare le capacità mentali dei terribili predatori non si rileverà ovviamente una buona idea: ripercorrendo il più classico degli incubi fantascientifici le "cavie" sfuggono presto a qualunque controllo. Il variegato personale della base, travolto letteralmente da un bagno di sangue perché non informato della natura “migliorata” degli squali, finirà per combattere un’adrenalinica lotta per la sopravvivenza, opponendo ingegno e tenacia all’autocoscienza brutale dei predatori. Il film è costruito tutto sommato bene. Dopo una prima parte leggermente soporifera, il film non perde più un solo colpo con sequenze di azione ben assestate e mai scontate. Certo non mancano alcuni cliché, da ritenersi tuttavia un godibile omaggio ai film di genere. Particolarmente apprezzabile la resa di alcune scene spettacolari, decisamente iconiche. Un’altra cosa che ho apprezzato è l’assenza di soggetti “piagnucolosi”: qui pressoché tutti i personaggi, anche quando piangono, trasudano grinta persino nelle situazioni impossibili (persino quando finiscono male), che è proprio quello che voglio vedere in un film di azione.
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elgatoloco
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mercoledì 27 ottobre 2021
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confuso thriller subacqueo
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"Deep Blue Sea"(Renny Harlin, sceneggiatura di Duncan Kennedy, Donna e Wayne Powers, 1999), una stazione subaquea diviene , sotto la spinta di una dottoressa molto convinta dlele sue ragioni, un centro per il potenziamneto cerebrale degli squali di un tipo particolare, onde ricavarne una cura efficace per i malati di Altzheimer, riattivandone l'attività neuronale. Tutto sembra procedere bene, finché le cose volgono al peggio e si crea una sorta di"falda"che induce gli animali trattati chimicamente a una sorta di ribellione, con conseguenze deleterie per una parte dell'équipe e saranno veramente in pochi a salvarsi. Il film che, dal punto di vista del genere è un coacervo(non una sintesi)tra action movie, film "catastrofico"e thriller(dove questo"terzo" elemento è però meno rappresentato, si direbbe, dato che la suspense è legata a ciò che si riesce a fare a partire dalla"catastrofe"e dalle scene d'azione)non riesce a decollare , rimanendo legato a stereotipi troppo bene collaudati, francamente "vecchi"(anche considerando che il film non dispone della strumentazione tecnica disponisbile oggi, naturalmente).
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"Deep Blue Sea"(Renny Harlin, sceneggiatura di Duncan Kennedy, Donna e Wayne Powers, 1999), una stazione subaquea diviene , sotto la spinta di una dottoressa molto convinta dlele sue ragioni, un centro per il potenziamneto cerebrale degli squali di un tipo particolare, onde ricavarne una cura efficace per i malati di Altzheimer, riattivandone l'attività neuronale. Tutto sembra procedere bene, finché le cose volgono al peggio e si crea una sorta di"falda"che induce gli animali trattati chimicamente a una sorta di ribellione, con conseguenze deleterie per una parte dell'équipe e saranno veramente in pochi a salvarsi. Il film che, dal punto di vista del genere è un coacervo(non una sintesi)tra action movie, film "catastrofico"e thriller(dove questo"terzo" elemento è però meno rappresentato, si direbbe, dato che la suspense è legata a ciò che si riesce a fare a partire dalla"catastrofe"e dalle scene d'azione)non riesce a decollare , rimanendo legato a stereotipi troppo bene collaudati, francamente "vecchi"(anche considerando che il film non dispone della strumentazione tecnica disponisbile oggi, naturalmente). Samuel L.Jackson , tra gli e le interpreti del film, sarebbe l'unico a fornire quel mix di humor e di elementi drammatici capace di servire realmente al film stesso, ma ciò non basta a far realmente decollare il film(che ha avuto due seguiti, negli anni successivi), ma la sua anticipata partenza dallo schermo, per motivi"drammaturgici", fa in modo che tutto rimnaga bloccato, in qualche modo, ossia che non trovi quella"sintesii"che è necessaria per rendere realmente valida l'impostazione di un film. El Gato
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enigmista12
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venerdì 17 luglio 2015
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questo film di profondo ha l'illogica
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In un laboratorio sottomarino un gruppo di scienziati cerca una cura al morbo di Alzheimer usando come cavie deglie enormi squali: ma questi si trasformeranno in spietate macchine per uccidere. Va bene, lo dico anch'io: leggendo così la trama si può pensare che il film non sia così male.... invece... fiasco totale. Non dico che la trama non sia "bella" (altrimenti non gli avrei dato due stelle) però andiamo, l'illogica è troppo presente: io, mio padre e mio fratellino abbiamo passato il film commentandolo per ogni cosa sensa senso, e vi assicuro che un bel po' ce n'erano. Posso anche dirvene qualcuna: la prima riguarda le armi. Ma dico, (questa cosa mi ricorda un po' Jurassic World) avete a che fare con squali enormi che anche prima che diventino macchine per uccidere sono comunque giganteschi; se qualcosa andava storto (come è successo) in che modo si difendevano? E poi anche quei cretini della squadra di salvataggio a cui non consegnerei il mio fratello per tutto l'oro del mondo: gli viene affidato un poveretto a cui hanno divorato il braccio e loro lo fanno cascare in mare.
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In un laboratorio sottomarino un gruppo di scienziati cerca una cura al morbo di Alzheimer usando come cavie deglie enormi squali: ma questi si trasformeranno in spietate macchine per uccidere. Va bene, lo dico anch'io: leggendo così la trama si può pensare che il film non sia così male.... invece... fiasco totale. Non dico che la trama non sia "bella" (altrimenti non gli avrei dato due stelle) però andiamo, l'illogica è troppo presente: io, mio padre e mio fratellino abbiamo passato il film commentandolo per ogni cosa sensa senso, e vi assicuro che un bel po' ce n'erano. Posso anche dirvene qualcuna: la prima riguarda le armi. Ma dico, (questa cosa mi ricorda un po' Jurassic World) avete a che fare con squali enormi che anche prima che diventino macchine per uccidere sono comunque giganteschi; se qualcosa andava storto (come è successo) in che modo si difendevano? E poi anche quei cretini della squadra di salvataggio a cui non consegnerei il mio fratello per tutto l'oro del mondo: gli viene affidato un poveretto a cui hanno divorato il braccio e loro lo fanno cascare in mare. Anche senza squali che lo divorano, questa cosa non gli avrebbe giovato direi. E poi: la dottoressa Susan spiega a tutti che lui e il suo marito hanno iniettato un siero negli squali che gli ha resi intelligenti come umani; ma dal modo in cui l'ha raccontato sembrava che sapesse l'effetto, sapeva che sarebbero diventati molto più intelligenti; io sinceramente gli avrei dato un pugno sul naso. E, sempre parlando di Susan, questa si ostina ancora a voler salvare gli squali , anche non appena hanno mangiato il braccio al marito. E poi "salvare": lei voleva solo tenersi le cavie per il morbo, e la cosa è a dir poco pazzesca no? Ma la cosa più assurda di tutte è il finale: Susan sentendosi responsabile delle morti, decide di tagliarsi il palmo della mano e buttarsi in acqua in modo da attirare lo squalo assassino restante e dar tempo a Carter di sparargli. Ma Carter cosa fa? Lui (che ,non dimenticatevi, ha una fiocina in mano) butta l'arma a terra, invece di sparare allo squalo, (che era il bersaglio più facile del mondo e si dirigeva verso Susan) e comincia a correrere. Ma ha segatura al posto del cervello? E poi lo squalo divora Susan (mi è un po' dispiaciuto, lo ammetto) e si dirige verso Carter. E in quella il cuoco di colore (il mio personaggio preferito) che avava le gambe maciullate da uno squalo in precedenza prende lui la fiocina e colpisce lo squalo che aggancia un filo elettrico collegato ad una bomba che lo fa saltare in aria. E poi alla fine quei due invece di dire qualcosa sui loro compagni e colleghi morti ridono per una stupida battuta. Ve lo consiglio solo se non c'è niente di bello in Tv.
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davide chiappetta
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sabato 1 dicembre 2012
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per chi si esalta con poco
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Thriller-horror fantascentifico con personaggi schematici e superstereotipati, dialoghi imbarazzanti infarciti di aforismi sfatti e stracotti, credibilità sotto il livello dello zero, squali più veloci della luce invulnerabilli e superintelligenti (ma quanto mai), sceneggiatura e situazioni telefonatissime e involontariamente comiche (una su tutte: La scienziata dal fisico di top-model, che a pochi metri dallo squalo, quando si dice la combinazione, ha la fortuna di avere a portata di mano grossi cavi di elettricità e riesce con estrema facilità a friggere l'olimpionico squalo, neanche fosse Wonder Woman). Quel poco di cinema che c'è svanisce con la scomparsa di Samuel L.
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Thriller-horror fantascentifico con personaggi schematici e superstereotipati, dialoghi imbarazzanti infarciti di aforismi sfatti e stracotti, credibilità sotto il livello dello zero, squali più veloci della luce invulnerabilli e superintelligenti (ma quanto mai), sceneggiatura e situazioni telefonatissime e involontariamente comiche (una su tutte: La scienziata dal fisico di top-model, che a pochi metri dallo squalo, quando si dice la combinazione, ha la fortuna di avere a portata di mano grossi cavi di elettricità e riesce con estrema facilità a friggere l'olimpionico squalo, neanche fosse Wonder Woman). Quel poco di cinema che c'è svanisce con la scomparsa di Samuel L. Jackson. Intrattenimento assicurato per chi si esalta con poco.
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