Fratelli

Ray, Cesarino, Johnny. Sono i fratelli Tempio, mafiosi italoamericani negli anni della Grande Depressione. I primi due (interpretati rispettivamente da Christopher Walken e da uno stupefacente Chris Penn) vegliano il terzo (Vincent Gallo), che giace cadavere nella bara. Chi lo ha ucciso? Lo scopriremo solo verso la fine di Fratelli, di Abel Ferrara, al termine di una lunga notte di ricordi, rimorsi, colpi di scena. Di nemici, i fratelli Tempio ne hanno da vendere. A cominciare da, Gaspare, altro boss del quartiere, la cui moglie se la intendeva da tempo con Johnny. Il ragazzo, poi, era una vera e Propria “testa calda”, amico del sindacato e dei comunisti, e da un po’ di tempo aveva preso di mira i negozi controllati proprio dal giro di Gaspare. Logico sospettarne, ed è quello che fa Ray, il capodan, duro e filosofo, un uomo deciso ad “abituarsi” fin d’ora agli inevitabili tormenti che gli saranno riservati, nell’altra vita, all’inferno. Ma sospettiamo anche di Cesarino - Chez per amici e parenti - che scopriamo affetto da gravi disturbi mentali. Una tara che incombe sulla famiglia: il padre, infatti, si è tolto la vita molti anni prima, sconvolto dalla pazzia. Nessuna ombra, invece, sulle donne del gruppo, abituate a tacere e ad accettare tutte le nefandezze dei loro mariti-padroni. Solo la moglie di Ray (Annabella Sciorra) sembra avere un impeto di ribellione, destinato però a rientrare quasi subito.
DaIl Sole-24 ore