max
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domenica 12 ottobre 2008
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questo è vero cinema.
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Meraviglioso in tutto a cominciare da Keaton il migliore Batman della storia a cui Bale non è degno di lustrare i batstivali.
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(di rudy_50)
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joker 91
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venerdì 17 settembre 2010
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l'inizio di un genere cinematografico
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questo film diede il via al blockbuster sui super eroi come i superman di donner non riuscirono a fare,dopo la parodia anni 60 nessuno e ripeto nessuno avrebbe scommesso su un film cosi. Burton regala un film che fece nascere un genere ed nel bene e nel male moltissime pellicole gli si ispirano oggi e si sono ispirate in passato,411 milioni di dollari a livello mondiale negli anni 80 fu un record pazzesco.Il punto di forza è nicholson che regala un joker mitico,ricordando che è il 3 attore migliore di tutti i tempi ed è l'attore più premiato nella storia del cinema con 7 film tra i 100 migliori di tutti i tempi,i suoi capolavori sono altri ma comunque il suo joker non teme rivale perchè fumettistico e nelle mani di un regista diverso da nolan,un joker alla ledger per lui sarebbe stato di ordinaria amministrazione se fosse più giovane senza togliere nulla al bravissimo ledger ma non si possono confrontare.
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questo film diede il via al blockbuster sui super eroi come i superman di donner non riuscirono a fare,dopo la parodia anni 60 nessuno e ripeto nessuno avrebbe scommesso su un film cosi. Burton regala un film che fece nascere un genere ed nel bene e nel male moltissime pellicole gli si ispirano oggi e si sono ispirate in passato,411 milioni di dollari a livello mondiale negli anni 80 fu un record pazzesco.Il punto di forza è nicholson che regala un joker mitico,ricordando che è il 3 attore migliore di tutti i tempi ed è l'attore più premiato nella storia del cinema con 7 film tra i 100 migliori di tutti i tempi,i suoi capolavori sono altri ma comunque il suo joker non teme rivale perchè fumettistico e nelle mani di un regista diverso da nolan,un joker alla ledger per lui sarebbe stato di ordinaria amministrazione se fosse più giovane senza togliere nulla al bravissimo ledger ma non si possono confrontare. l'inizio di un genere che culmina col perfetto the dark knight e continuerà a lungo
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movie cult
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martedì 16 gennaio 2007
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recensione n.1
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La genialità di Tim Burton non è robetta da poco. L'anticamera di "Edward mani di forbice" è questo "Batman": cupo, scuro, volutamente pessimista, infarcito di simbolismi e presagi di morte (la decadenza della politica, le graziose signorinelle che intrattengono il Joker). Qualcuno gli preferirà il secondo (scelta più che legittima), ma è anche vero che se confrontato con i due pessimi episodi di Joel Schumacher (colorati, vagamente psichedelici, eppure scialbi e monotoni) questo "Batman" potrebbe quasi assumere valore lubitschiano.
Per carità, non sfioriamo il ridicolo: questo film è una grande favola nera, magnificamente diretta (Tim Burton, quando vuole, è sagace come pochi), ed ottimamente interpretata.
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La genialità di Tim Burton non è robetta da poco. L'anticamera di "Edward mani di forbice" è questo "Batman": cupo, scuro, volutamente pessimista, infarcito di simbolismi e presagi di morte (la decadenza della politica, le graziose signorinelle che intrattengono il Joker). Qualcuno gli preferirà il secondo (scelta più che legittima), ma è anche vero che se confrontato con i due pessimi episodi di Joel Schumacher (colorati, vagamente psichedelici, eppure scialbi e monotoni) questo "Batman" potrebbe quasi assumere valore lubitschiano.
Per carità, non sfioriamo il ridicolo: questo film è una grande favola nera, magnificamente diretta (Tim Burton, quando vuole, è sagace come pochi), ed ottimamente interpretata. Sul Batman di Michael Keaton si staglia feroce il Joker di Jack Nicholson: debordante, ironico, irriguardoso, cinico, divertente. Un cattivo da antologia, uno dei migliori visti al cinema (e ce ne sarebbero una lista lunghissima) ed uno dei più stralunati che il pubblico ricordi. Grande visionarietà, tra una Gotham City ricostruita maniacalmente come nei celebri fumetti, e la sensualità morbosa di Kim Basinger. Un pò debole a livello di sceneggiatura: la prima parte è ottima, ricca di spunti psicologici mai banali (Michael Keaton è un Batman pieno di difetti, anche fisici, che non intende nascondere), più scontata e trita la seconda parte col lungo duello finale.
Uscì nel 1989, riscosse un successo di pubblico fenomenale (250 milioni i dollari incassati solo nel Nord America), e nove anni di ripensamenti e aggiustatine alla sceneggiatura. Se è vero che gli anni portano consiglio, forse bisognava aspettare ancora qualche annetto (ma con quello che si vede oggi c'è poco da lamentarsi).
Vinse 1 Oscar, per la magnifica scenografia e ne lasciò sulla strada alcune importanti.
Piccole postille a parte: Leonard Maltin, celebre critico cinematografico americano, valutò il film con un voto bassino, ed elogiò i seguiti di Schumacher. Le musiche del film, bellissime, sono di Prince, che con la colonna sonora vendette un numero impressionante di dischi. Per la serie: quando il cinema innalza la musica...
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charles whitman
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martedì 19 maggio 2009
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opera monumentale di tim burton.
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Un film che non finisce mai di stupire per le trovate e la bravura di tutti gli interpreti , per me , rimane il miglior adattamento insieme al suo seguito del popolare personaggio creato da Bob Kane , e nonostante abbia vent'anni , il fatto che se ne continui a parlare bene e che venga ricordato , rafforza ancora di più la mia tesi , perchè a differenza degli ultimi , qui gli effetti speciali non sovrastano la storia e , non bastano gli incassi miliardari record dell'ultimo capitolo per farne un buon film secondo me , ma ci vuole ben altro , cosa che ritroviamo in questo lungometraggio che ha in Jack Nicholson un Joker perfetto e che non teme rivali ed in Michael Keaton un credibile Bruce Wayne , capace con la sua mimica , recitazione e conflitti interni , di farci sembrare il personaggio molto più vicino a noi di quanto ha saputo fare il monoespressivo Bale.
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peppe
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giovedì 15 febbraio 2007
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meraviglioso
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Un grande regista,un gran film;il primo ed anche il più bello della saga, il Batman di tim burton rispecchia quella che è la maggior parte di noi,che vogliamo combattere il male ad ogni costo sacrificando la nostra vita. Purtroppo non ci capitano dinanzi cattivi così divertenti.Il joker interpretato dal grande jack nicholson con il suo ghigno rimmarrà indimenticabile e col suo dare ordini a Bob,suo famoso scagnozzo;meravigliose le musiche di prince e i costumi e la sceneggiatura rendono questo film un capolavoro.Divertente ma anche triste questo film avrebbe meritato più premi di quanti ne abbia vinti;indimenticabile la scena del museo e quella finale.
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(di kubrick)
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brando fioravanti
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martedì 10 aprile 2012
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dal fumetto al grande cinema
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Tim Burton è sempre stato un amante di fumetti e di film di serie b. Grazie alla sua genialità visiva e alle musiche di Danny elfman ha trasformato le sue passioni in grande cinema. Un eroe dotato di attrezzi super tecnologici si aggira per la città a scovare malviventi. Il suo principale nemico sarà joker, psicopatico vestito da pagliaccio. Il film è girato per lo più in notturna, accentuando così lo stile macabro e rivoluzionario del regista.
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batjoke
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lunedì 4 marzo 2013
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la straordinaria rivoluzione di burton!
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Era il 1989 quando all'ancora poco conosciuto Tim Burton venne affidato l'arduo compito di riportare in auge la creatura di Bob Kane, per contrastare anche sul grande schermo il successo del superman di Christopher Reeve. Fino a quel momento il batman più conosciuto era quello coloratissimo ed assurdo di Adam West che, tutto sommato, era simpatico nel suo essere parodistico. Burton invece diede una svolta a tutto, presentandoci una gotham city oscura, terrificante ed affascinante al tempo stesso. Uno scenario drammatico che trae giustamente ispirazione da "Il ritorno del Cavaliere Oscuro" di Frank Miller; proprio qui si intravede il primo segno della genialità rivoluzionaria del regista che, nel corso della vicenda, ci presenta il batman/bruce wayne di Michael Keaton che appare enigmatico, misterioso, minaccioso, fragile, contradditorio ed ironico: in una parola, UMANO! Egli infatti, per primo, è riuscito a dare a batman una credibilità assolutamente invidiabile, sebbene lui nel film non parli tanto quanto l'altrettanto straordinario joker di jack nicholson, scelta azzeccatissima, che rende il suo personaggio spietato e crudele, ma anche malinconico e poetico; insomma ciò che un vero joker dovrebbe essere.
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Era il 1989 quando all'ancora poco conosciuto Tim Burton venne affidato l'arduo compito di riportare in auge la creatura di Bob Kane, per contrastare anche sul grande schermo il successo del superman di Christopher Reeve. Fino a quel momento il batman più conosciuto era quello coloratissimo ed assurdo di Adam West che, tutto sommato, era simpatico nel suo essere parodistico. Burton invece diede una svolta a tutto, presentandoci una gotham city oscura, terrificante ed affascinante al tempo stesso. Uno scenario drammatico che trae giustamente ispirazione da "Il ritorno del Cavaliere Oscuro" di Frank Miller; proprio qui si intravede il primo segno della genialità rivoluzionaria del regista che, nel corso della vicenda, ci presenta il batman/bruce wayne di Michael Keaton che appare enigmatico, misterioso, minaccioso, fragile, contradditorio ed ironico: in una parola, UMANO! Egli infatti, per primo, è riuscito a dare a batman una credibilità assolutamente invidiabile, sebbene lui nel film non parli tanto quanto l'altrettanto straordinario joker di jack nicholson, scelta azzeccatissima, che rende il suo personaggio spietato e crudele, ma anche malinconico e poetico; insomma ciò che un vero joker dovrebbe essere. L' american film institute ha riconosciuto tale importanza in questi due personaggi da inserirli giustamente nell'elenco dei migliori eroi e dei migliori cattivi cinematografici! Bisogna anche menzionare le buone prove per la vicky vale di kim basinger, elegante e volenterosa, l'alfred di michael gough, premuroso e fedele, e i ruoli nettamente secondari di Pat hingle (commissario gordon indaffarato, frettoloso e responsabile), di billy dee williams(harvey dent di poche parole, ma di buona fede) e di jack palance(convincente boss mafioso carl grissom). Pur mettendo questi ultimi tre personaggi in secondo piano, a differenza di quanto invece fa nolan, burton non sbaglia e dà loro il giusto spazio, senza strafare. Da antologia la colonna sonora di danny elfman e la scenografia premio oscar di anton furst! Memorabili molte scene, specie quella dell'imbrattamento del museo! da segnalare anche una buona dose di citazioni di altri film storici(indiana jones, star wars, arancia meccanica, la donna che visse due volte, il mago di oz e metropolis)! burton non si scorda nemmeno di criticare aspramente la società per la sua avidità, per il consumismo e per la tendenza a nascondersi dietro delle "maschere". Insomma un piccolo, grande gioiello della cinematografia, senza il quale il grande batman di nolan non sarebbe mai stato concepito: infatti, pur essendo bellissimi e ultramoderni, i film di nolan devono moltissimo a burton, anche se non si direbbe, vista la diversità che li distingue. Nonostante tutte le future trasposizioni che ci potranno essere, bisognerà sempre ricordare la grandezza nascosta in questa fantastica versione del cavaliere oscuro!
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tony montana
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lunedì 25 ottobre 2010
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l’affascinante debutto dell’eroe-pipistrello
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Rimasto orfano da bambino, il miliardario Bruce Wayne di notte vigila su Gotham City travestito da Batman, difensore dei deboli e cacciatore di criminali. Un giorno si trova però davanti un pazzo scatenato con un perenne ghigno disegnato in faccia, che si fa chiamare Joker…
Dimenticate l’atmosfera naïf della serie Tv anni ’60: il Batman di Tim Burton è nero come la notte e cattivo come un gangster. La Gotham City ideata da Anton Furst e Peter Young (Oscar per le scenografie) mette paura da tanto sembra un labirinto infernale, ma Burton è bravissimo a donare poesia ad un insieme che avrebbe altrimenti rischiato di essere solamente lugubre.
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Rimasto orfano da bambino, il miliardario Bruce Wayne di notte vigila su Gotham City travestito da Batman, difensore dei deboli e cacciatore di criminali. Un giorno si trova però davanti un pazzo scatenato con un perenne ghigno disegnato in faccia, che si fa chiamare Joker…
Dimenticate l’atmosfera naïf della serie Tv anni ’60: il Batman di Tim Burton è nero come la notte e cattivo come un gangster. La Gotham City ideata da Anton Furst e Peter Young (Oscar per le scenografie) mette paura da tanto sembra un labirinto infernale, ma Burton è bravissimo a donare poesia ad un insieme che avrebbe altrimenti rischiato di essere solamente lugubre. La sceneggiatura ha più d’un momento poco convincente, e tutto sommato lo sviluppo della storia appare pretestuoso e di scarso interesse, ma la messa in scena è di gran valore e Burton riesce a trasportarci nel suo universo (il suo universo, non quello del Bob Kane che ha creato il Bat-Man) senza far perdere credibilità a dei personaggi che – visti sotto una luce diversa – sarebbero divenuti risibili. Ispirato alle atmosfere del Ritorno del cavaliere oscuro scritto e disegnato da Frank Miller e di The Killing Joke di Alan Moore e Brian Bolland, questo Batman è stato capace di influenzare non solo la storia disegnata del personaggio ma anche e soprattutto il mondo del cinema, che ha messo in produzione svariate pellicole di derivazione fumettistica che avevano impostazioni chiaramente debitrici dell’opera di Burton.
Contestato dai fan, fu Michael Keaton a vestire i panni di Bruce Wayne-Batman. L’attore della Pennsylvania offre una buona prova, sia quando impersona il filantropo sia quando si muove sotto la tuta nera dell’eroe, ma la scena – a Keaton e alla bella Kim Basinger – è rubata da un grandissimo Jack Nicholson che recita sempre sopra le righe, più in tono con le canzoni di Prince che non con le musiche di Danny Elfman. E’ con il suo personaggio che il film si inserisce nella vena pop tipica degli anni ‘80, sfruttando benissimo proprio il contrasto tra l’oscuro Batman e il colorato e cialtrone Joker, e anche se a qualcuno la cosa può sembrare solo una baracconata, la realtà è che si tratta di una consapevole scelta artistica.
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fedson
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sabato 2 marzo 2013
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batman!
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La fortuna della DC Comics viene tramutata in meravigliosa realtà dal regista Tim Burton, prendendo come spunto le oscure vicende del cavaliere oscuro, Batman. La storia del personaggio la sappiamo tutti ormai, così come chi sono i suoi nemici e le sue armi. Ma Burton non fa leva su questo; infatti pretende di disporre di un grande cast tecnico per riportare fedelmente la macabra Gotham City, quella creata dal fumettista Bob Kane nei lontani anni '40, tramite un'autentica scenografia da premio Oscar, rendendo l'immaginaria Gotham sinistra, subdola, sporca e popolata da una società marcia. Nel primo film dell'omonima saga, Batman dovrà fare i conti con la sua nemesi più spietata, malvagia e perfida: Joker.
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La fortuna della DC Comics viene tramutata in meravigliosa realtà dal regista Tim Burton, prendendo come spunto le oscure vicende del cavaliere oscuro, Batman. La storia del personaggio la sappiamo tutti ormai, così come chi sono i suoi nemici e le sue armi. Ma Burton non fa leva su questo; infatti pretende di disporre di un grande cast tecnico per riportare fedelmente la macabra Gotham City, quella creata dal fumettista Bob Kane nei lontani anni '40, tramite un'autentica scenografia da premio Oscar, rendendo l'immaginaria Gotham sinistra, subdola, sporca e popolata da una società marcia. Nel primo film dell'omonima saga, Batman dovrà fare i conti con la sua nemesi più spietata, malvagia e perfida: Joker. Ma a calmare l'animo del cavaliere/Wayne ci pensa l'affascinante Vicki Bale, fotoreporter che fiuta sin dal primo istante che in Wayne c'è molto di più rispetto alla figura di un misantropo miliardario. Batman contro il Joker; Vicki che si innamora di Wayne; combattimenti tra eroi e furfanti. Sembra tutto banale a primo impatto, ma non è così. Il Batman burtoniano si avvalora molto più di una semplice storia tratta da un fumetto. Egli sforna un mondo gotico, subdolo, inquietante e grigio (Gotham City), tenuta "in custodia" dal famigerato giustiziere che si troverà a fronteggiare, in una lotta psico-fisica, se stesso e i suoi nemici, personaggi oltremodo folli e che conservano un profondo delirio psicologico che cambierà le loro condizioni umane, tramutandoli in veri e propri "mostri umani" privi di qualsiasi tipo di umanità esistente. I characters che Burton porta in scena, in questo film e nel suo sequel (entrambi girati da lui), marcano correttamente le impronte, sia fisiche sia psicologiche, dei veri personaggi dell'universo di Batman: dallo stesso cavaliere al Pinguino. Tali figure, in questo primo e fortunato film della serie, vengono incarnati da una saggia (anche se rischiosa) scelta di attori: Michael Keaton come Batman, la cui scelta nel cast scatenò migliaia di lettere di protesta da parte dei numerosi fan dell'uomo pipistrello verso la casa di produzione della Warner Bros; Jack Nicholson per Joker, la cui elevatissima (ed insindacabile) prestazione della folle nemesi di Batman è al pari del suo cachet acquistato per la parte (circa 60 milioni di dollari!), e Kim Basinger nei panni di Vicki Bale, un po' spenta e passiva, ma azzeccata per la parte. Insomma, al di là del cast di attori che il film può vantare per i grandi nomi di cui dispone, "Batman" di Tim Burton è un'affascinante affresco cinematografico che segna il vero trionfo del regista, il quale dona al film una certa vena artistica appropriatissima, un po' gotica e un po' tenebrosa, capace, grazie alle immense e confacenti colonne sonore composte dal genio Danny Elfman, di dar vita a quello che è stato il vero Batman di Bob Kane: un personaggio solo, tormentato dal suo passato ed in costante ricerca di se stesso che, per "cicatrizzare" la sua ferita, fa giustizia nella dissennata città di Gotham contro criminali e infami di ogni genere, proprio come quello che assassinò i suoi genitori quando Bruce era solo un'infante. Dinamico, forte, determinato, oscuro, artistico e musicalmente coinvolgente (presente anche un contributo da parte di alcune tracce simpatiche composte da Prince), il Batman di Tim Burton può essere comodamente considerato una delle migliori trasportazioni cinematografiche di fumetti di sempre! Grandissima performance di Nicholson che si aggiudicò tre nomination al BAFTA, al Golden Globe e al Saturn Award! Divina la soundtrack di Elfman che innesca chiaramente l'eroismo di Batman e delle sue vicende a Gotham City! Uno dei film più belli di Tim Burton!
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nick distefano
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mercoledì 11 febbraio 2009
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il primo capitolo della saga!
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Bob Kane negli anni 30 trenta scrisse un fumetto che divenne uno tra i più conosciuti al mondo, trent'anni dopo arriva una serie TV e un film cinematografico e vari scopiazzamenti, ma poi arrivo questo, questo è la transposizione cinematografica di Batman per antonomasia! Regia fumettistica, fotografia ombrosa(tipica del noir), ottimi interpreti(l'ormai santificato Alfred interpretato da Michael Gough!) e musiche raggelanti(il sempre verde Danny Elfman dimostrerà di essere in gamba anche sul fronte fantascentifico, fantastico e anche nell'animazione) sono l'essenza della miglior transposizione su celluloide del fumetto di Kane. Memorabile il Joker di Nicholson, altro che Heath Ledger nel remake.
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Bob Kane negli anni 30 trenta scrisse un fumetto che divenne uno tra i più conosciuti al mondo, trent'anni dopo arriva una serie TV e un film cinematografico e vari scopiazzamenti, ma poi arrivo questo, questo è la transposizione cinematografica di Batman per antonomasia! Regia fumettistica, fotografia ombrosa(tipica del noir), ottimi interpreti(l'ormai santificato Alfred interpretato da Michael Gough!) e musiche raggelanti(il sempre verde Danny Elfman dimostrerà di essere in gamba anche sul fronte fantascentifico, fantastico e anche nell'animazione) sono l'essenza della miglior transposizione su celluloide del fumetto di Kane. Memorabile il Joker di Nicholson, altro che Heath Ledger nel remake. Avrei dato quattro stelle se Tim Burton avesse scelto inquadrature con steadycam al posto del tromolante dolly.
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(di dr. gonzo)
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