Il pranzo di Babette

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Un film di Gabriel Axel. Con Bibi Andersson, Stéphane Audran, Jarl Kulle, Lisbeth Movin, Bendt Rothe.
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Titolo originale Babettes gaestebud. Commedia, Ratings: Kids+16, durata 103 min. - Danimarca 1987. MYMONETRO Il pranzo di Babette * * * * - valutazione media: 4,14 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari. Acquista »
   
   
   
kondor17 domenica 15 luglio 2012
molto bello Valutazione 4 stelle su cinque
0%
No
0%

il film descrive meglio di qualunque altro  l'eterno conflitto  tra amore divino e piacere terreno, inteso quest'ultimo nelle sue più varie forme (musica, arte, cibo), armonizzando poi il tutto grazie all'avvento di un angelo (Babette, cuoca di prim'ordine francese di nascita e danese di adozione), che decide di salvare le anime dei propri compaesani, ormai perse nella sterile ripetizione di frasi non proprie, donando loro un pranzo celestiale in onore del centenario della nascita del decano-profeta, morto da 15 anni, in cui lei investe tutto il denaro ma che frutta loro pace e armonia, amore e fratellanza, piacere e gioia infinita.
In una parabola del sacro e profano, sul divino e terreno, trovano qui risposte molti dubbi e domande. [+]

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nicolas bilchi domenica 25 settembre 2011
il pranzo di babette. Valutazione 4 stelle su cinque
89%
No
11%

Il pranzo di Babette è un film importante a livello storico perchè, vincendo l'Oscar al miglior film straniero nel 1988, servì ad imporre sulla scena internazionale il regista danese Gabriel Axel, rimasto per anni confinato entro i limiti della sua nazione. L'opera racconta in generale la vita di due sorelle di famiglia puritana, Martina e Philippa (nomi non casuali), di un cantante d'opera e di un gendarme innamorato di loro, e di una cuoca francese, Babette appunto, costretta ad emigrare dopo la caduta della Comune parigina; la prima parte del film funge da antefatto e ci dà una serie di informazioni significative sui personaggi che verranno riprese in seguito ed utilizzate per sviluppare un'ampia e sfaccettata riflessione di fondo, la seconda invece si sofferma appunto sul pranzo da cui deriva il titolo e che Babette, avendo vinto 10000 franchi alla lotteria francese, decide di indire in onore del centenario della nascita del padre di Martina e Philippa (ormai anziane) per ringraziarle dell'ospitalità e dell'aiuto offertele per tanti anni. [+]

[+] lui c''era (di ambrogio)
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mondolariano venerdì 8 aprile 2011
ritmi lenti per gusti raffinati Valutazione 4 stelle su cinque
47%
No
53%

E’ sempre difficile dare corpo alle idee. Un film costruito sulle sensazioni e sulla muta recitazione può essere un abisso di noia. Ma non nel caso di questo ricco pranzo in salsa olandese, meglio definibile come “cena”. Il rumore degli oggetti che scandiscono i ritmi lenti di un passato ormai remoto; le nordiche terre imbevute di misticismo luterano; la severa sobrietà che fa tutt’uno con la natura circostante; l’opulenza del pranzo che stride in seno a tanta povertà ma che viene considerato come un dono della gratitudine e delle capacità creative della protagonista; il senso del nuovo che alla fine vincerà la rigida legge dei vecchi decani. Tutto questo effonde nell’aria un profumo di capolavoro non meno delle spezie che condiscono il banchetto. [+]

[+] ...qualcosina di più..... (di lapele33)
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francesco2 mercoledì 12 maggio 2010
preferisco le "kitchen stories" della norvegia Valutazione 2 stelle su cinque
22%
No
78%

Abbiamo due sorelle, in un annoiato e noioso villaggio della Danimarca, che non hanno potuto seguire i loro sogni(Ma nel caso della provetta cantante è stata esclusivamente colpa del padre?).Tale "cantante", per ragioni non spiegate sfugge all'amore per un uomo e per il canto, per coltivare una dimensione quasi ascetica(Non a caso nella comunità del film c'è un grande(Ma sempre sentito?)fervore religioso.Questo amore rifiutato è una desolante macchietta, per quanto rappresenti la prima irruzione dell'elemento ALTRO(Latino, cattolico, la grande città), nel piccolo microcosmo raccontato da Axel,danese, luterano, piccolo villaggio.La differenza tra Babette, altra francese(Perdipiù donna!) e lui, non a caso "Papista"secondo il prete, è che la cuoca si stabilisce all'interno della piccola comunità, mentre lui ritorna nei luoghi natii, come testimoniato da qualche didascalico rimpianto. [+]

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rebecca sabato 27 dicembre 2008
dio e cibo: evviva! Valutazione 5 stelle su cinque
33%
No
67%

condivido quasi tutto con quello che afferma Zennaro. E, importante, oltre all'arte è il rapporto tra dio e cibo, laddove la materia non è deteriore per l'elevazione spirituale. E' un capolavoro per questo: è cibo per gli occhi, cibo per l'anima.

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luigi pesce sabato 2 febbraio 2008
fiaba elegante Valutazione 4 stelle su cinque
67%
No
33%

Raramente si riesce a trovare una perla così garbata. La storia viene condotta sul filo della leggerezza e si è subito assorti nella narrazione fiabesca. La preparazione del pranzo è un trionfo visivo.

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a lunedì 14 gennaio 2008
ah Valutazione 2 stelle su cinque
50%
No
50%

ahahah

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gp62 mercoledì 7 novembre 2007
vera felicita? Valutazione 4 stelle su cinque
50%
No
50%

ARRIVISMO SCALATA SOCIALE EGOISMO , MI SONO CHIESTO: IO L'AVREI FATTO? SAPEVA GIA DALL'INIZIO CHE NESSUNO AVREBBE CAPITO PIENAMENTE LA SUA CUCINA... E NON SI ACCONTENTA DI OFFRIRE UN PRANZO NORMALE... NO... MA VUOLE OFFRIRE IL MASSIMO SPENDENDO TUTTO, QUEI SOLDI AVREBBERO POTUTO CAMBIARGLI LA VITA....MA HA CAPITO CHE LA VERA FELICITà NON è QUELLA DI ARRIVARE CHISSà DOVE... MA DI DONARSI TOTALMENTE AGLI ALTRI.

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francesco zennaro martedì 16 ottobre 2007
il cosmo in un film Valutazione 5 stelle su cinque
96%
No
4%

La grandezza del film sta nel "Far pensare" lo spettatore. Pensare alla ricchezza del genere umano, che non è data dal denaro o dai possedimenti materiali, bensì da ciò che l'Uomo coltiva dentro di sè. Al termine del film, felice di aver speso tutto ciò che di materiale possedeva pur di liberare la propria passione creativa almeno un'ultima volta, la Chef Babette pronuncia la celebre frase "Un artista non è mai povero". Pensare alla grandezza dell'umiltà, intimamente legata a Babette. Dote rara e preziosa. Babette apprende da chi ne sa molto meno di lei, senza ostentare la propria grandezza ma, al contrario, tacendola. Pensare al piacere che, nella sua forma migliore, va accolto come un dono divino. [+]

[+] è una recensione magnifica (di susannalbano)
[+] commento azzeccato (di iuravit)
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lisa domenica 14 gennaio 2007
bellissimo Valutazione 5 stelle su cinque
67%
No
33%

Ottima regia. Film coinvolgente e bellissimo!

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