dandy
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domenica 2 settembre 2018
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scorrevole.
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Un'idea davvero intrigante,che però Bava(sceneggiatore tra gli altri,con Dario Argento)riesce a sfruttare solo nella prima mezz'ora.Dopodichè forzature e nonsense si sprecano,e tutta la parte finale è esagerata:da antologia del trash i protagonisti che,in sella a una moto,scorrazzano a destra e a manca affettando i mostri con una katana.Gli interpreti sono manichini,e le musiche inadatte(ad opera di Claudio Simonetti,ma anche con brani di Scorpions,Saxon,Billy Idol,Motley Crue,Accept ecc che faranno felici i fan dell'heavy metal).E certi personagi fanno sorridere,come il vecchio cieco o la banda di punk cocainomani(però la sequenza della lametta fa ancora un certo effetto).
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Un'idea davvero intrigante,che però Bava(sceneggiatore tra gli altri,con Dario Argento)riesce a sfruttare solo nella prima mezz'ora.Dopodichè forzature e nonsense si sprecano,e tutta la parte finale è esagerata:da antologia del trash i protagonisti che,in sella a una moto,scorrazzano a destra e a manca affettando i mostri con una katana.Gli interpreti sono manichini,e le musiche inadatte(ad opera di Claudio Simonetti,ma anche con brani di Scorpions,Saxon,Billy Idol,Motley Crue,Accept ecc che faranno felici i fan dell'heavy metal).E certi personagi fanno sorridere,come il vecchio cieco o la banda di punk cocainomani(però la sequenza della lametta fa ancora un certo effetto).Il ritmo frenetico e i copiosi effettacci splatter di Stivaletti (ancora oggi assai discreti)lo rendono comunque abbastanza piacevole e gustoso.Un classico esempio di horror nostrano del periodo d'oro.Grande successo all'epoca(con un sequel ufficiale ed uno apocrifo),è oggi considerato un cult dali appassionati.Dario Argento è anche produttore.Sua figlia Fiore è Hannah.Michele Soavi è l'ambiguo bigliettaio(con un look che ricorda vagamente quello di Winslow Lee)e uno dei protagonisti del film nel film.2 anni più tardi Bigas Luna ne terrà conto per il suo "Angoscia".
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onufrio
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giovedì 1 settembre 2016
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una sala demoniaca
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Numerosa gente si riversa al cinema "Metropole", invitata da un misterioso uomo dal viso mezzo mascherato, per la proiezione di un film a sorpresa. Il film in questione è un horror, e passo dopo passo, ciò che accade nella pellicola accade anche fra gli spettatori all'interno del Metropole. Tutta colpa di una maschera demoniaca all'entrata della sala che una volta indossata darà il via ad una possessione demoniaca che invaderà prima gli stessi spettatori della sala cinematografica per poi diffondersi a macchia d'olio anche al di fuori di essa. Horror italiano pieno di sangue e vistosi effetti speciali, il regista si diverte con le scene più crudeli, peccato per la recitazione collettiva abbastanza scadente e per una trama che in fin dei conti risulta un pò scarna.
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Numerosa gente si riversa al cinema "Metropole", invitata da un misterioso uomo dal viso mezzo mascherato, per la proiezione di un film a sorpresa. Il film in questione è un horror, e passo dopo passo, ciò che accade nella pellicola accade anche fra gli spettatori all'interno del Metropole. Tutta colpa di una maschera demoniaca all'entrata della sala che una volta indossata darà il via ad una possessione demoniaca che invaderà prima gli stessi spettatori della sala cinematografica per poi diffondersi a macchia d'olio anche al di fuori di essa. Horror italiano pieno di sangue e vistosi effetti speciali, il regista si diverte con le scene più crudeli, peccato per la recitazione collettiva abbastanza scadente e per una trama che in fin dei conti risulta un pò scarna.
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themaster
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martedì 29 luglio 2014
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lamberto bava e il suo capolavoro
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Il più delle volte i film di genere (horror/splatter) soprattutto negli anni ottanta sono stati massacrati e snobbati,all'epoca in cui uscirono tutti i film più famosi che poi hanno lasciato un segno indelebile nella storia sono stati considerati orridi e i registi che li creavano scambiati per buffoni,è il caso di grandi come Fellini,Cronenberg,Carpenter,Lucio Fulci,Mario Bava e anche il figlio Lamberto Bava,che con Démoni segna un modo di fare horror,le sue creature infatti verranno copiate da tutto il mondo e entreranno nell'immaginario collettivo. Eppure questa pellicola continua ancora oggi ad essere massacrata dalla critica e dal pubblico entrambi sempre più stupidi e sempre più incompetenti.
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Il più delle volte i film di genere (horror/splatter) soprattutto negli anni ottanta sono stati massacrati e snobbati,all'epoca in cui uscirono tutti i film più famosi che poi hanno lasciato un segno indelebile nella storia sono stati considerati orridi e i registi che li creavano scambiati per buffoni,è il caso di grandi come Fellini,Cronenberg,Carpenter,Lucio Fulci,Mario Bava e anche il figlio Lamberto Bava,che con Démoni segna un modo di fare horror,le sue creature infatti verranno copiate da tutto il mondo e entreranno nell'immaginario collettivo. Eppure questa pellicola continua ancora oggi ad essere massacrata dalla critica e dal pubblico entrambi sempre più stupidi e sempre più incompetenti. Questa pellicola di genere è veramente sorprendente e penso che sia fondamentale per farsi una cultura cinematografica quantomeno sull'horror post anni ottanta. Lamberto Bava gira come se ogni inquadratura fosse l'ultima (questa frase la devo al mio caro mentore) e con una perizia e lucidità registica almeno pari a quella del padre se non anche superiore a mio modesto avviso,abbiamo infatti carrelli,primi piani,inquadrature che vanno nel dettaglio a descrivere le scene più sanguinolente,come se il regista volesse spiegarci in maniera schematica su che livelli avviene la trasformazione,e qui non si possono non citare i grandiosi effetti di Sergio Stivaletti che visti ancora oggi nel 2013 sembrano veri e non lasciano il minimo dubbio che ciò che stiamo vedendo stia veramente accadendo,per di più riescono ancora oggi a impressionare e disgustare. La sceneggiatura è veramente funzionale con dialoghi sì a volte un pochettino stupidi ma comunque di impatto,personaggi tagliati con l'accetta ma che mantengono per tutto il film un forte carattere,mentre invece quelli che non si vuole abbiano carattere rimangono piatti per tutto il film intenzionalmente è ovvio. Gli attori non sono proprio tutti all'altezza ma fanno la loro figura e il doppiaggio non è sempre ottimo. Il lato tecnico è il meno perchè se c'è una cosa che questo film grandioso ha fatto, è stata portare innovazione e idee semplicemente geniali sia a livello di messa in scena che in sceneggiatura,tra le tante ricordiamo il cieco che va al cinema e si fa raccontare il film dalla ragazza seduta accanto a lui,è una cosa fortemente grottesca e ironica portata in scena con lucidità incredibile,è interessante inoltre vedere come Démoni sia metacinematografico su più livelli,abbiamo infatti l'idea di base che è geniale ovvero il fatto di ambientare tutto in un cinema,già qui c'è l'idea di metacinema,è una cosa geniale,anche il fatto che ciò che i presenti guardano nel film è solamente lo specchio di ciò che di lì a poco capiterà a loro,quasi come se i demoni uscissero dallo schermo,il che all'epoca dev essere stato veramente spaventoso,immaginiamoci i presenti nel cinema che si vedono i demoni che escono dallo schermo,è semplicemente geniale,è inoltre un'allegoria di come il cinema sia lo specchio di ciò che accade nel mondo reale,cosa che è nella realtà,basti solo pensare a film come Arancia Meccanica che ha anticipato i tempi di decine d'anni,quindi in sintesi Démoni è un capolavoro per definizione,un film che ha portato a capo,che ha dettato nuove regole e nuovi canoni di fare l'horror anche se poi il cinema di Lamberto Bava è sempre stato più fantastico che horror cosa che si ritrova anche in Démoni,film che è stato sottovalutato all'epoca e sarà sottovalutato anche ora da tutta quella gente incompetente che crede di fare critica e invece fa solo pagliacciate,soprattutto quella italiana come gli stessi Laura,Luisa e Morando Morandini,Bertarelli e tutti quegli altri buffoni. Un capolavoro da non perdere assolutamente nonostante i difetti che tuttavia sono quei difettucoli che rendono il film e la sua fruizione ancor più gradevole.
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ciccio benzina
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sabato 26 maggio 2012
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demoni !
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davvero ben fatto questo "demoni " . il regista si dimostra capace di dirigere un film di qualità .
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ibracadabra 8
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lunedì 20 settembre 2010
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movie italholliwood
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E' UNO DEI FILM ITALIANI HORROR,PIU' AMERICANI(U.S.A)MAI REALIZATI,SE PER SCHERZO AVESSERO DETTO CHE IL REGISTA ERA G.ROMERO CHI AVREBBE DETTO IL CONTRARIO?IO NON HO MAI VISIONATO PELLICOLE DI BAVA SENIOR(MARIO) MA SONO SICURO CHE BAVA JUNIOR(LAMBERTO)ABBIA FATTO(CON L'AIUTO DEL MAESRTO DARIO ARGENTO-soggetto-sceegiatura è da dire èh) UN FILM CHE METTE I BRIVIDI,SARA'L'RIGINALITA',GLI EFFETTI SPECIALSTIVIALETTI,LA MUSICA I RUMORI E L'ABIENTAZIONE.UN FILM DEL 1985,CHE IO VIDI 2 ANNI DOPO E AVEVO 11 ANNI,MI SPAVENTO'UN CULT.
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nicolòmatta
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domenica 2 maggio 2010
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dèmoni
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Il cinema italiano pullula di figli d'arte che spesso stanno dietro l'ombra del padre: il fato ha voluto anche per Lamberto Bava, figlio del più celebre Mario, un futuro da cineasta relegato però solo al campo dell'horror e del fantastico. L'esordio con Macabro, scritto con i fratelli Avati, non nascondeva una certa accuratezza per i particolari raccapriccianti, con tanto di teste mozzate nel frigorifero, ma al tempo stesso anche un buon mestiere e una certa sagacia nel puntare più sull'atmosfera che sullo splatter per la ricerca della suspense. Dopo tre film poco memorabili (il film per la TV La casa con la scala nel buio, il fantascientifico Blastfighter e Shark: Rosso nell'oceano dove i richiami a Spielberg sono evidenti), è la volta di Dèmoni in cui può contare, sotto l'ala protettiva di Dario Argento produttore e cosceneggiatore, su una squadra di prim'ordine con in testa il mago dei trucchi Sergio Stivaletti e il compositore Claudio Simonetti.
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Il cinema italiano pullula di figli d'arte che spesso stanno dietro l'ombra del padre: il fato ha voluto anche per Lamberto Bava, figlio del più celebre Mario, un futuro da cineasta relegato però solo al campo dell'horror e del fantastico. L'esordio con Macabro, scritto con i fratelli Avati, non nascondeva una certa accuratezza per i particolari raccapriccianti, con tanto di teste mozzate nel frigorifero, ma al tempo stesso anche un buon mestiere e una certa sagacia nel puntare più sull'atmosfera che sullo splatter per la ricerca della suspense. Dopo tre film poco memorabili (il film per la TV La casa con la scala nel buio, il fantascientifico Blastfighter e Shark: Rosso nell'oceano dove i richiami a Spielberg sono evidenti), è la volta di Dèmoni in cui può contare, sotto l'ala protettiva di Dario Argento produttore e cosceneggiatore, su una squadra di prim'ordine con in testa il mago dei trucchi Sergio Stivaletti e il compositore Claudio Simonetti. Il soggetto, vagamente ispirato a Zombi di George A. Romero, vede un gruppo di spettatori che, durante la visione di un film dell'orrore in una sala cinematografica di Berlino, vengono contagiati tramite una maschera maligna (la stessa del film che stanno guardando) da un virus micidiale che li trasforma in demoni orripilanti. Da notare il presunto moralismo: il male (nel contagio del morbo) arriva da una prostituta che s'è ferita con la maschera, esposta all'ingresso del cinema Metropol. Nonostante l'idea di base del copione (che Argento e il regista firmarono con Franco Ferrini e Dardano Sacchetti) funzioni, il film avanza a colpi di macelleria truculenta non lasciando niente di efferato all'immaginazione - con l'apice nel pus che scoppia e nel demone che esce dalla schiena - per un excursus nell'orrore in cui il contributo della squadra di Stivaletti è un'arma a doppio taglio: da un lato sfama i più assetati di gore tra gli spettatori, dall'altro penalizza il lavoro di Bava junior che, comunque, schiaccia troppo sul pedale dell'eccesso. E alla fine anche i trucchi per quanto efficaci stuccano e rivelano la piattezza di un film privo di suspense e spessore psicologico, con un cast di attori tanto giovani quanto incapaci (il fin troppo espressivo Barberini ricorda i marmi greci) con qualche vecchia conoscenza del cinema di Dario Argento: la figlia Fiore (la prima vittima di Phenomena) e Nicoletta Elmi, la bambina che torturava gli insetti in Profondo rosso. "Il sonno della ragione genera mostri", dice una voce fuori campo citando Goya. Quel che è certo è che Bava la sua ragione non l'ha mai avuta.
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spalla
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mercoledì 14 aprile 2010
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discreto horror nostrano
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Horror italiano di discreta fattura. Dario Argento compare nel ruolo di produttore e sceneggiatore, e questa è già una mezza garanzia. Poi, è ottima l'idea di base di ambientare la vicenda in un cinema in cui viene proiettato un film dell'orrore, con gli spettatori che si trasformano in demoni proprio come nel film, creando una sorta di parallelismo tra la scena proiettata e la realtà. Lo svolgimento della storia poi, con un numero sempre maggiore di persone che vengono uccise o si trasformano in mostri, ricorda molto quello quello di altri horror precedenti, forse primo fra tutti "La Notte Dei Morti Viventi", da cui mi sembra si sia compiata qualche idea, come le barricate contro i mostri, i falliti tentativi di fuga e via dicendo.
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Horror italiano di discreta fattura. Dario Argento compare nel ruolo di produttore e sceneggiatore, e questa è già una mezza garanzia. Poi, è ottima l'idea di base di ambientare la vicenda in un cinema in cui viene proiettato un film dell'orrore, con gli spettatori che si trasformano in demoni proprio come nel film, creando una sorta di parallelismo tra la scena proiettata e la realtà. Lo svolgimento della storia poi, con un numero sempre maggiore di persone che vengono uccise o si trasformano in mostri, ricorda molto quello quello di altri horror precedenti, forse primo fra tutti "La Notte Dei Morti Viventi", da cui mi sembra si sia compiata qualche idea, come le barricate contro i mostri, i falliti tentativi di fuga e via dicendo. Tuttavia, pur non essendo proprio il massimo dell'originalità, questo svolgimento sembra essere sempre molto gradito dagli amanti dell'horror, ne è la prova il fatto che sia stato sfruttato anche per diversi horror successivi, quali "Dal Tramonto All'alba" o "28 giorni dopo". Un alto livello di tensione e di respiri trattenuti è quindi assicurato. La storia è poi supportata da efficaci effetti speciali (soprattutto considerando il fatto che nel 1985 ancora non vi era ancora la tecnologia digitale) e da belle colonne sonore. Peccato che l'epilogo della vicenda sia forse un po' troppo precipitoso e inverosimile. Il maggior difetto del film sta comunque nel fatto che per creare la tensione si sia puntato più sugli effetti speciali e sulle scene macabre che non sulla storia che, a tratti, è un po' esile. Anche i personaggi in generale non hanno molto spessore, alcuni addirittura, come il tipo che distribuisce gli inviti, non si sa nemmeno chi siano. Si sarebbe dovuto cercare di caratterizzarli meglio e di definire meglio la loro personalità, come avviene di solito negli altri horror simili già citati. Gli interpreti nel complesso se la cavano abbastanza bene, ma stando così le cose appunto, i loro ruoli non erano certo molto impegnativi. "Demoni" nel complesso rimane sempre un horror discreto che piacerà sicuramente ai fan del genere ma, come ha appunto notato la critica, è davvero un peccato che abbia queste mancanze, perchè altrimenti aveva tutte le carte in regola per diventare un vero piccolo classico.
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dian71cinema
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domenica 30 agosto 2009
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film fanta horror riuscito ed innovativo
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QUESTO DEMONI RISULTA ORIGINALE E DIFFERENTE DAI FILM SULL'ARGOMENTO DEMONI, SPIRITI DEL MALE, ZOMBIE.. QUI LAMBERTO BAVA DESCRIVE LA SITUAZIONE IN CHIAVE MODERNA IN UNA METROPOLI EUROPEA.. UN DEMONE SENZA CHIESA O ACQUA SANTA.. SENZA RITI MAGICI OCCULTI.. IL LUOGO E' ANCHE ESSO ORIGINALE..UN CINEMA DOVE SI PROIETTA CIO' CHE LA MALEFICA PROFEZIA AVEVA PREVISTO.. IL FILM E' RICCO DI EFFETTI SPECIALI BEN REALIZZATI E SUFFICIENTEMENTE IMPRESSIONANTI. LA MUSICA E' DI DISCRETO EFFETTO (STIVALETTI LO CONOSCIAMO BENE NEI FILM DI DARIO ARGENTO..QUI STIVALETTI PRIVILEGIA UNA MUSICA DI AZIONE PIUTTOSTO CHE INCUTERE PAURA ATTRAVERSO DI ESSA. LA TENSIONE COMUNQUE SI AVVERTE PER BUONA PARTE DEL FILM. VERSO IL FINALE SI SPEGNE L'AZIONE.
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QUESTO DEMONI RISULTA ORIGINALE E DIFFERENTE DAI FILM SULL'ARGOMENTO DEMONI, SPIRITI DEL MALE, ZOMBIE.. QUI LAMBERTO BAVA DESCRIVE LA SITUAZIONE IN CHIAVE MODERNA IN UNA METROPOLI EUROPEA.. UN DEMONE SENZA CHIESA O ACQUA SANTA.. SENZA RITI MAGICI OCCULTI.. IL LUOGO E' ANCHE ESSO ORIGINALE..UN CINEMA DOVE SI PROIETTA CIO' CHE LA MALEFICA PROFEZIA AVEVA PREVISTO.. IL FILM E' RICCO DI EFFETTI SPECIALI BEN REALIZZATI E SUFFICIENTEMENTE IMPRESSIONANTI. LA MUSICA E' DI DISCRETO EFFETTO (STIVALETTI LO CONOSCIAMO BENE NEI FILM DI DARIO ARGENTO..QUI STIVALETTI PRIVILEGIA UNA MUSICA DI AZIONE PIUTTOSTO CHE INCUTERE PAURA ATTRAVERSO DI ESSA. LA TENSIONE COMUNQUE SI AVVERTE PER BUONA PARTE DEL FILM. VERSO IL FINALE SI SPEGNE L'AZIONE..E SI SPEGNE UN PO' IL FILM..DANDO FORSE PER SCONTATO ANCHE LA TRASFORMAZIONE DEI PRIMI DUE DEMONI DI EFFICACE EFFETTO NON LA RITROVEREMO PIU' IN TUTTO IL FILM E LE TRASFORMAZIONI AVVENGONO UN PO' RAPIDAMENTE..(TROPPO RAPIDAMENTE).. L'INTERPRETAZIONE E' SUFFICIENTE MA I PERSONAGGI SONO APPENA ACCENNATI. BELLA SCENOGRAFIA DEL CINEMA SEPPURE UN PO' IRREALE NELLA SUA COSTRUZIONE.. INDOVINATA L'IDEA DI UN VERO ELICOTTERO CHE PRECIPITA DAL SOFFITTO. NEL COMPLESSO UN FILM CHE SUPERA LA SUFFICIENZA MA ANCHE QUI LA RETORICA FRASE..CHE SI POTEVA E DOVEVA LAVORARLO MEGLIO.. VOTO 7-
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lupita
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martedì 30 giugno 2009
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strafigata
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1 strafigata di film cn quei demoni e cn tutti i fifoni
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sonia
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giovedì 1 gennaio 2009
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giovanna pini
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Ho trovato Giovanna Pini su facebook le hanno creato un gruppo Fans club Prof. Giovanna Pini.
Ho scoperto che è una Pedagogista e ha una sua teoria sul teatro d'animazione che in molti condividono, ha coniato una nuova visione del termine animazione. Spero si esserti stata utile nella tua ricerca.
Ha pubblicato più di un libro l'ultimo è l'animazione nella Pedagogia Teatrale.....per me è un genio !!!!
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