
Anno | 1982 |
Genere | Thriller, Horror |
Produzione | Italia |
Durata | 92 minuti |
Regia di | Lucio Fulci |
Attori | Jack Hedley, Howard Ross, Almanta Keller, Andrea Occhipinti, Daniela Doria Paolo Malco, Antonella Interlenghi, Barbara Cupisti. |
Tag | Da vedere 1982 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 18 |
MYmonetro | 2,97 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 25 ottobre 2024
Una serie di omicidi a New York fanno pensare che ci sia un serial killer in città. Un tenente e un giovane professore iniziano a indagare.
CONSIGLIATO SÌ
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New York. Il cadavere di una donna viene trovato casualmente da un uomo a spasso con il cane. Una giovane studentessa in bicicletta prende lo Staten Island Ferry e, mentre cerca di vendicarsi bonariamente di un automobilista con cui aveva avuto uno screzio, viene barbaramente uccisa da uno sconosciuto. Il tenente Fred Williams indaga su quelli che sembrano essere omicidi di un serial killer, dato che il modus operando è il medesimo. Data la scarsità di indizi, Williams chiede aiuto a un esperto, il dottor Paul Davis, perché gli tracci un ritratto psicologico del killer, facilitandone così l'identificazione. Ma intanto il misterioso omicida, che parla in modo strano con la voce di un paperino, continua a uccidere in modo crudele prendendo di mira donne indifese.
In un periodo in cui si stava dedicando compiutamente agli horror, Fulci realizza questo classico thriller che incontra decisamente l'horror nelle modalità selvagge e di compiaciuta efferatezza dei numerosi delitti.
La trama è molto esile e procede per accumulo di delitti, ciascuno dei quali è un magistrale siparietto che Fulci, da esteta del macabro, riesce a massimizzare nell'effetto spingendo il pedale dell'efferatezza e creando un'atmosfera cupa e disperata nella quale si muovono personaggi oppressi dalle loro inadeguatezze e, talvolta, perversioni. La motivazione del serial killer, una volta svelata, si rivela piuttosto pretestuosa e non particolarmente credibile, ma, arrivati a quel punto, non ha più nemmeno molta importanza: ciò che è stato importante è stato il viaggio per giungervi che Fulci ha governato sapientemente nelle parti che più gli sono congeniali, quelle, va da sé, in cui il killer colpisce. Certo, il film perde un po' di potenza espressiva nelle sequenze investigative che fungono da contraltare a quelle dei delitti. Il tenente Williams è una fiacca riproposizione del cliché dell'investigatore, provato dal suo lavoro e stanco degli orrori che la società malata in cui vive continuamente gli propone e anche i suoi dialoghi con l'esperto interpretato con misura e ironia da Paolo Malco risentono di una forse inevitabile banalità e forzatura psicologica, oltre che di un ancora più forzato tentativo di introdurre elementi di dubbio e incertezza, come quando si indulge sul particolare acquisto a un'edicola da parte del rinomato esperto.
Ma Fulci, che si ritaglia, come gli capitava spesso, un piccolo cameo attoriale nella parte del superiore del tenente Williams, tratta queste fasi del film come un obbligo narrativo che funge da momento di relax per lo spettatore tra un truce delitto e l'altro e nell'insieme il film funziona e genera una discreta suspense. Di particolare rilievo è il cast femminile con Alexandra Della Colli in evidenza nel ruolo di una signora alla ricerca di emozioni forti, dal voyeurismo al bondage, con l'acquiescenza e anzi addirittura la benevolenza del marito. Ma sono significative anche le presenze di Daniela Doria, Zora Kerowa, Cinzia De Ponti e Almanta Keller, con quest'ultima a svolgere il ruolo, in sostanza, della protagonista femminile e della final girl, Il veterano e sempre efficace Howard Ross funge da classico red herring, mentre Andrea Occhipinti, con lo pseudonimo di Andrew Painter, ricopre con il dovuto candore il suo ruolo di fidanzato preoccupato.
Definito (da quelli che ne capiscono...) il giallo più sanguinoso e crudele del cinema italiano, "Lo squartatore di New York" si avvale di una sceneggiatura abbastanza vuota, concentrando la propria forza cinematografica nelle numerose scene erotiche che il più delle volte coincidono poco dopo con efferati squartamenti di bellissime donne.
Tra i più amati dei film del regista,che ritorna al thriller dopo la parentesi horror.Girato quasi totalmente a New York,è un fumettaccio morboso e malato.Almeno nella prima parte.Come sempre gli effettacci truculenti(in questo caso di Rosario Prestopino) abbondano è le scene memorabili pure,dagli omicidi alle sequenze erotiche che vedono protagonista l'appetiosa Delli Colli.Ma [...] Vai alla recensione »
Thriller in stile Argento con tanto di colonna sonora che sottolinea le apparizioni in scena del serial killer, ma non sono i Goblin a suonare e si sente. La riproduzione mimetica di Fulci questa volta non riesce a pieno; la suspense risulta quasi assente, cosa non da poco in questo genere, ed il colpo di scena finale si intuisce a tre quarti del film, quindi si continua a guardare fino alla fine [...] Vai alla recensione »
Uno dei tanti "filmacci" di Fulci,quando il budget era scarso ed il film...quasi. Ci sono Paolo Malco,anni dopo "Profondo rosso" ed Occhipinti,non nuovo a B movies anni '80,prima di diventare produttore. La sceneggiatura tocca temi audaci,forse l'aspetto più interessante dell'opera:bondage,voyeurismo,ecc. Molto sexy la matura,bionda,perversa signora ed apertissima [...] Vai alla recensione »