aristoteles
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venerdì 31 luglio 2015
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povero popeye!
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Il Film si riduce a una sottospecie di musical poco convincente anche per i bambini.
Teoricamente ironico ma con poca qualita'.
Le musiche sono ridicole come le scazzottate.
La trama e' inconsistente ,si salvano l'ambientazione del piccolo paesino e l'impegno di Robin Williams
I personaggi complessivamente sono irritanti tranne Pisellino.
Mi dispiace dirlo ma e' assolutamente insufficiente anche per i fan piu' accaniti.
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ciccio300791
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mercoledì 6 gennaio 2016
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insuccesso decisamente immeritato
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"Popeye - Braccio di Ferro" fu un fiasco al botteghino, tanto è vero che quasi nessuno ne conosce l'esistenza. Altri lo paragonano a futili live action di cartoni animati, fumetti e videogiochi (per esempio "Super Mario Bros") solo per via dell'appartenenza a tale genere. In realtà, si tratta di un'opera molto fedele all'originale i cui personaggi non appaiono come banali rifacimenti in carne ed ossa delle proprie controparti animate, ma come promotori di messaggi che, nei cartoni originali di Braccio di Ferro, non figurano, in particolare il legame di appartenenza alla propria famiglia, la consapevolezza del luogo da cui si proviene e, soprattutto, il dilemma da affrontare quando si diventa genitori e si hanno i propri ancora in vita: essere figli o padri? Il film mostra anche la differenza fra un matrimonio voluto dai genitori della sposa (quello fra Olivia e Bluto) e uno animato da un amore più vero (che, nel film, appare sotto forma di relazione fra Olivia e Braccio di Ferro).
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"Popeye - Braccio di Ferro" fu un fiasco al botteghino, tanto è vero che quasi nessuno ne conosce l'esistenza. Altri lo paragonano a futili live action di cartoni animati, fumetti e videogiochi (per esempio "Super Mario Bros") solo per via dell'appartenenza a tale genere. In realtà, si tratta di un'opera molto fedele all'originale i cui personaggi non appaiono come banali rifacimenti in carne ed ossa delle proprie controparti animate, ma come promotori di messaggi che, nei cartoni originali di Braccio di Ferro, non figurano, in particolare il legame di appartenenza alla propria famiglia, la consapevolezza del luogo da cui si proviene e, soprattutto, il dilemma da affrontare quando si diventa genitori e si hanno i propri ancora in vita: essere figli o padri? Il film mostra anche la differenza fra un matrimonio voluto dai genitori della sposa (quello fra Olivia e Bluto) e uno animato da un amore più vero (che, nel film, appare sotto forma di relazione fra Olivia e Braccio di Ferro). In alcune scene, il film ironizza addirittura sul Big Crash ambientando la vicenda in un periodo storico ben definito, quasi lo stesso in cui Elzie Segar inventò i suoi personaggi nella realtà. Buono anche l'umorismo di Dante Bertolio (il fratello di Olivia), quasi onnipresente nei fumetti, ma, purtroppo, del tutto omesso dai cartoni (e qui recuperato).
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luca scialò
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mercoledì 23 marzo 2011
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le avventure di popeye
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Popeye è un marinaio in circa del padre, che non vede da piccolo. Approda nella ridente cittadina di mare Sweethaven, sperando di trovarlo. Dopo aver incontrato ostilità perché straniero, riesce a trovare ospitalità presso degli affittacamere, e tra i proprietari c'è anche Olivia, ragazza gracilina destinata in sposa al burbero e forzuto Bluto. In fuga proprio durante la sua festa di fidanzamento, Olivia incontrerà Popeye messo ai margini dagli invitati, e i due troveranno anche un trovatello cui Popeye darà nome Pisellino. Di qui comincerà una serie di avventure e disavventure.
L'avulso da ogni schema Robert Altman traspone il famoso e fortunato fumetto nato dalla matita di Elzie C.
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Popeye è un marinaio in circa del padre, che non vede da piccolo. Approda nella ridente cittadina di mare Sweethaven, sperando di trovarlo. Dopo aver incontrato ostilità perché straniero, riesce a trovare ospitalità presso degli affittacamere, e tra i proprietari c'è anche Olivia, ragazza gracilina destinata in sposa al burbero e forzuto Bluto. In fuga proprio durante la sua festa di fidanzamento, Olivia incontrerà Popeye messo ai margini dagli invitati, e i due troveranno anche un trovatello cui Popeye darà nome Pisellino. Di qui comincerà una serie di avventure e disavventure.
L'avulso da ogni schema Robert Altman traspone il famoso e fortunato fumetto nato dalla matita di Elzie C. Segar nel 1929. Non può dirsi certo un capolavoro, né un successo commerciale. Sta di fatto che il film si attiene discretamente al fumetto, grazie soprattutto alle mimiche e movenze degli attori protagonisti. Molto bravo Robin William, all'epoca ancora agli esordi, nell'interpretare Popeye. Ottima anche la scelta di Shelley Duvall, che molti ricorderanno per essere la moglie del folle scrittore in Shining, nei panni di Olivia. Un altro pezzo di cinema conosciuto ai più è Ray Walston, storico coach di Rocky Mickey, dello sgorbutico Braccio di legno, il padre di Braccio di ferro. Insomma una trasposizione che tra l'azione, il sentimento e sprazzi di musical, è riuscita. E visti i tanti fallimenti cinematografici vecchi e recenti, specie quando si tratta di trasporre un fumetto, è già un miracolo.
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alexander 1986
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venerdì 29 agosto 2014
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quando si cerca un padre e si trova un figlio
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Sweethaven è una piccola cittadina affacciata sul mare, ospitante una comunità placida e sottomessa alla tirannia di un Commodoro invisibile e del suo troppo visibile braccio destro Bluto. Vi giunge inaspettatamente il classico elemento esterno che smuoverà le acque: Popeye (Robin Williams), marinaio dall'aspetto strambo e dai modi gentili, alla ricerca di un padre perduto. L'incontro con Olivia (Shelley Duvall) lo condurrà forse a mettere finalmente radici.
Girato in un magnifico angolo di Malta e coprodotto da Paramount e Disney, i quali non hanno badato a spese nello scegliere nientedimeno che Altman alla sua conduzione, 'Popeye' fu un insuccesso su tutta la linea. Insuccesso non derivante dalla sua fattura, che anzi è magnifica: una regia coi controfiocchi presenta uno spettacolo di effetti speciali verisimili e una storia divertente, spesso esilarante, intrisa di un avvolgente tono fiabesco.
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Sweethaven è una piccola cittadina affacciata sul mare, ospitante una comunità placida e sottomessa alla tirannia di un Commodoro invisibile e del suo troppo visibile braccio destro Bluto. Vi giunge inaspettatamente il classico elemento esterno che smuoverà le acque: Popeye (Robin Williams), marinaio dall'aspetto strambo e dai modi gentili, alla ricerca di un padre perduto. L'incontro con Olivia (Shelley Duvall) lo condurrà forse a mettere finalmente radici.
Girato in un magnifico angolo di Malta e coprodotto da Paramount e Disney, i quali non hanno badato a spese nello scegliere nientedimeno che Altman alla sua conduzione, 'Popeye' fu un insuccesso su tutta la linea. Insuccesso non derivante dalla sua fattura, che anzi è magnifica: una regia coi controfiocchi presenta uno spettacolo di effetti speciali verisimili e una storia divertente, spesso esilarante, intrisa di un avvolgente tono fiabesco. Se non piacque al pubblico, la cosa si spiega o con lo scarso fascino esercitato già in quegli anni dalla figura di 'Braccio di Ferro' o con la complessità di questo divertissement grondante ironia e riferimenti metaforici a una società - quella della Grande Depressione del '29, non a caso anno di nascita del forzuto marinaio - percepita ormai come lontana.
Memorabili le interpretazioni di Shelley Duvall e di Robin Williams, impossibile o quasi fare meglio di loro nell'incarnare i loro personaggi. Il film è da vedere nella versione americana, dacché quella italiana presenta un taglio di 20 minuti e un doppiaggio scadente.
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