Stalker

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Un film di Andrei Tarkovsky. Con Anatoliy Solonitsyn, Nikolaj Grinko, Aleksandr Kaydanovskiy, Alisa Frejndlikh.
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Fantascienza, durata 161 min. - URSS, Russia, Germania 1979. MYMONETRO Stalker * * * * - valutazione media: 4,03 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
tunaboy martedì 29 giugno 2021
recensione stalker Valutazione 5 stelle su cinque
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No
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Quando sentii parlare per la prima volta di “Stalker” non gli diedi troppa attenzione: d’altronde sembrava essere il solito film intellettualoide di un qualche regista russo sconosciuto. In qualche modo, però, il suo nome continuava a comparirmi in faccia: navigando su Internet, tra i post consigliati di Instagram, leggendo pagine e siti di cinema. [+]

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emanuele1968 sabato 23 giugno 2018
senza parole 1979 Valutazione 5 stelle su cinque
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No
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 Più che fantascienza, un viaggio nella mente umana, film per pochi.

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lupusinfabula giovedì 24 marzo 2016
"per addetti ai lavori" Valutazione 4 stelle su cinque
50%
No
50%

Un film straordinario. Alquanto unico per quanto riguarda specialmente la figura di notevole spessore dell' "accompagnatore/istruttore, (senza bisogno di scomodare i "soliti Maestri" ...) Credo che quest'opera sia stata anche di grande ispirazione per la poi più nota e successiva saga di "Lost". p.s. l'ho visto sottotitolato, ma considerata l'importanza (e a volte la velocità) dei dialoghi, consiglio la visione in lingua italiana.

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noia1 lunedì 2 novembre 2015
fantascienza esistenzialista. Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
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Tre uomini sono diretti verso la Zona, li guida lo stalker. Arrivati, ogni loro desiderio sarà avverato. Un film di fantascienza che della fantascienza ha tutti i dettagli meno che il ritmo e tanti intermezzi. Più che altro possiamo definirlo un film d’autore, tutto ciò che consegue la categoria penso sia superfluo indicarlo, sostanzialmente si può sintetizzarlo come: non per tutti. Su due ore e un quarto, già dopo la prima mezz’ora – anche dopo i primi dieci minuti – si capisce d’aver davanti un regista che sa il fatto suo. La scena iniziale, quando chiude la porta della camera e si volta verso la telecamera, penso sia una delle più impressionanti della storia del cinema. La scena della sparatoria è fantastica, credibile, adrenalinica malgrado i mezzi del tempo. [+]

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tarantinofan96 domenica 24 maggio 2015
stalker Valutazione 5 stelle su cinque
100%
No
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Un viaggio interiore alla ricerca del senso dell'esistenza, il viaggio definitivo dell'umanità verso la conoscenza delle risposte alle domande che da sempre affliggono l'uomo.
La "zona" diventa quindi metafora della continuità della vita, in cui l'uomo rischia di perdersi o rimanere schiacciato nella sua costante ricerca di risposte e, inevitabilmente, diventa anche allegoria della fede dell'uomo, sempre messa in dubbio e ormai quasi del tutt[+]

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stefano giasone da-fré mercoledì 19 dicembre 2012
e che diventino indifesi come bambini. Valutazione 0 stelle su cinque
78%
No
22%

Nei nidi altrui la femmina del cuculo depone la sua prole. Un uovo per volta, a giorni alterni, confezionato e maculato su misura poiché ciascun individuo è parassita di una specie sola. Allo schiudersi il neonato si sbarazza dei gusci più legittimi rimanendo adottivo l’unico, per congedarsi poi ad età matura. Tra i Veda metafora dell’anima, provvisoria dall’involucro. Una porta seppiata è spiraglio tra i dormienti al dramma fatiscente di un esserci in rovina, traballato e sopito da quei suoi stessi meccanici fragori. Il risveglio è inevitabilità d’ impulso al ridestare ed introdurre a. Maestra si palesa possibilità d’accompagnamento tra quei sentieri naturali di cui ne è impalpabile il movimento, flebile la via, incerta ed atona la meta, là dove fallace la speme si rigetta nel sordo abisso di un tonfo che risuona. [+]

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mattbaker sabato 8 settembre 2012
buon film, ma non decolla Valutazione 4 stelle su cinque
57%
No
43%

C'è da premettere che Stalker non è un film che fa del suo punto di forza le scene d'azione, i colpi di scena o la trama. E' un film di riflessione sull'animo umano, sulla ricerca della verità, sulla capacità di affrontarla e di accettare la nostra parte più nascosta. Sono i dialoghi a farla da padrona, spesso brillanti e tuttavia adatti ad ogni genere di pubblico, anche a chi non è abituato alla prosa dei romanzieri russi. Fa da sfondo una scenografia ben costruita, con scenari desolati, inquinati e cupi, capaci da soli di infondere inquietudine e disagio. La colonna sonora si fa sentire poco per una precisa scelta di regia di dare spazio ai lunghi silenzi in cui la Zona - l'inaccessibile luogo dell'impatto di un meteorite o un'astronave - è immersa. [+]

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gurdjieff mercoledì 29 agosto 2012
questo è cinema? Valutazione 2 stelle su cinque
11%
No
89%

Questo non è cinema, il cinema è tutt'altro,credo che quando si vuole fare un prodotto del genere è meglio dedicarsi al teatro.
Credo che il testo da cui è tratto il film sia molto più adatto ad una opera teatrale.
Ripeto: il cinema è tutt'altra cosa!

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kronos domenica 22 luglio 2012
arcano Valutazione 4 stelle su cinque
57%
No
43%

Non pochi registi contemporanei s'ispirano (o talvolta omaggiano) Tarkovsky, rifacendosi in particolare all'estetica di 'Stalker', certamente uno degli esiti più alti del regista russo.
Ma nonostante i deliri di molti critici, lo spettatore sano di mente difficilmente potrà appassionarsi a cose tipo "Faust' di Sokurov o "Valhalla Rising" di Winding Refn...
Non basta l'ambizione, l'estetica ricercata, l'allusione metafisica per ottenere un grande film; serve un'ispirazione, una convinzione, una passione che solo un vero artista può avere, e magari solo in alcuni momenti della vita.
Ecco, la sensazione è che Tarkovsky abbia girato quest'opera al momento giusto, con l'ispirazione e la convinzione necessarie. [+]

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giuseppinamara lunedì 2 gennaio 2012
un film importante,senz'altro da vedere.anche per Valutazione 0 stelle su cinque
0%
No
100%

Film affascinante, effettivamente troppo lento e troppo cerebrale, forse e' bene leggere prima il romanzo. Giuseppinamara

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