luigicaimi
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sabato 18 settembre 2010
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capolavoro
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Vidi il film nel 1975.Rammento che nel corso della proiezione diverse persone abbandonarono la sala e due ragazze svennero ( ci furono due interruzioni e fu chiamata anche l'ambulanza). Ricordo inoltre che il giorno seguente fu tolto dalla programmazione della sala, dopo appena due giorni. Da allora non ho piu' visto una rappresentazione di tale intensita' e drammacita dove il dolore ed il disagio del vivere dominano la vita'; il film trasuda di un pathos autodistruttivo che e' lancinante.
L'interpretazione della Schneider e' superlativa cosi' come e' magistrale la capacita' del regista di estrapolare dagli attori il loro animus.
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Vidi il film nel 1975.Rammento che nel corso della proiezione diverse persone abbandonarono la sala e due ragazze svennero ( ci furono due interruzioni e fu chiamata anche l'ambulanza). Ricordo inoltre che il giorno seguente fu tolto dalla programmazione della sala, dopo appena due giorni. Da allora non ho piu' visto una rappresentazione di tale intensita' e drammacita dove il dolore ed il disagio del vivere dominano la vita'; il film trasuda di un pathos autodistruttivo che e' lancinante.
L'interpretazione della Schneider e' superlativa cosi' come e' magistrale la capacita' del regista di estrapolare dagli attori il loro animus. A distanza di tempo il film sembra il prologo delle drammatiche vicende che hanno contrassegnato la vita di una delle migliori attrici degli anni 90.
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rita
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lunedì 12 febbraio 2007
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un capolavoro...
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L'importante è amare (1974) è un film franco-italo-tedesco del regista polacco Andrzej Żuławski.
Vietato ai minori di 16 anni, il film prima di tutto una storia d'amore passionale a cui si aggancia un ritratto dell'universo violento, perverso e carnale del mondo dello spettacolo - terribile e sconvolgente come il viso di Romy Schneider nella prima scena: attrice fallita, non riesce a dire "ti amo" sul set di un film e la sua disperazione viene imprigionata dallo sguardo di un fotografo, Fabio Testi. Gli sguardi, le parole, i gesti sono i protagonisti di una storia d'amore, di passione, di disperazione e di bellezza allo stesso tempo violenta e poetica.
La storia è ispirata al romanzo "Notte americana" di Christopher Frank, che ha collaborato col regista per scrivere lo scenario.
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L'importante è amare (1974) è un film franco-italo-tedesco del regista polacco Andrzej Żuławski.
Vietato ai minori di 16 anni, il film prima di tutto una storia d'amore passionale a cui si aggancia un ritratto dell'universo violento, perverso e carnale del mondo dello spettacolo - terribile e sconvolgente come il viso di Romy Schneider nella prima scena: attrice fallita, non riesce a dire "ti amo" sul set di un film e la sua disperazione viene imprigionata dallo sguardo di un fotografo, Fabio Testi. Gli sguardi, le parole, i gesti sono i protagonisti di una storia d'amore, di passione, di disperazione e di bellezza allo stesso tempo violenta e poetica.
La storia è ispirata al romanzo "Notte americana" di Christopher Frank, che ha collaborato col regista per scrivere lo scenario. Il film è uscito quando Romy Schneider era al culmine della sua gloria (cinque anni dopo La Piscina e quattro dopo Le Cose della vita), e l'attrice ottiene un enorme successo, sia di pubblico che di critica, col film d'Andrzej Żuławski - per il quale le viene attribuito il premio César per la migliore attrice, nel 1976.
Oltre al premio César vinto da Romy Schneider, il film fu nominato in altre due categorie: Migliore montaggio (per Christiane Lack) e Migliore ambientazione (per Jean-Pierre Kohut-Svelko).
Il film fu inoltre la grande rivelazione del cantante e attore francese Jacques Dutronc, che vi tiene il suo primo ruolo drammatico ed è sconvolgente d'ironia e di disperazione.
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