Gianluca Tosi è un dirigente di una fabbrica di rubinetti, della quale è comproprietario col suocero, oberato dal lavoro e dalle responsabilità aziendali. Lo stress finisce per minare l'equilibrio di Gianluca e scatena i rimproveri della moglie Maria Luce e dell'amante Silvana che si lamentano del suo scarso rendimento sessuale.
Inoltre, i pettegolezzi in fabbrica, che assegnano all'operaio Luigi Carminati la fama di irresistibile tombeur de femmes dalle prestazioni mirabolanti, deprimono ancor più l'umore di Gianluca, scatenando un forte sentimento di invidia nei confronti del dipendente.
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Gianluca Tosi è un dirigente di una fabbrica di rubinetti, della quale è comproprietario col suocero, oberato dal lavoro e dalle responsabilità aziendali. Lo stress finisce per minare l'equilibrio di Gianluca e scatena i rimproveri della moglie Maria Luce e dell'amante Silvana che si lamentano del suo scarso rendimento sessuale.
Inoltre, i pettegolezzi in fabbrica, che assegnano all'operaio Luigi Carminati la fama di irresistibile tombeur de femmes dalle prestazioni mirabolanti, deprimono ancor più l'umore di Gianluca, scatenando un forte sentimento di invidia nei confronti del dipendente.
La lotta di classe rappresentata attraverso la libido: una soluzione apparentemente grossolana, ma che in realtà propone diversi spunti di riflessione. L'operaio è schiavo di un lavoro logorante e mal retribuito, ma finito il turno torna ad essere libero e spensierato; il padrone invece è perennemente schiavo, sia sul lavoro, in quanto responsabile della fabbrica, sia a casa, colpa dei familiari avvoltoi e degli obblighi borghesi che non gli consentono di pensare ad altro. Questo stile di vita va ad influire sulla vita sessuale del sggetto perchè, come dice lo psicologo nel film, "...lu cazz non vuole pensieri".
Il personaggio di Pozzetto disprezza i suoi sottoposti, ma quando si avvicina al loro mondo riscopre la spensieratezza persa da tempo, e con essa i propri impulsi primordiali, fino a quel momento racchiusi in dei ridicoli rituali(la statua del soldato, la musica, ecc...).
Curiosità: Per il ruolo dell'operaio, Steno fece un provino a Massimo Boldi, Umberto Smaila, e, appunto Teo Teocoli, che ebbe la parte.
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