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Commedia di costume degli anni '70, ad opera di M.Fondato, sceneggiatore e regista. Gabriella. una splendida C.Cardinale, conduce un'esistenza dorata e noiosa a fianco di Andrea, faccendiere senza scrupoli sempre alla ricerca dell'affare del secolo e perennemente rincorso dalle banche. Un giorno, la sua tranquilla esistenza viene scossa da un evento straordinario; viene nominata in qualità di Giudice Popolare in processo per omicidio. Dopo lo sconvolgimento iniziale, la Signora si appassione al caso, proprio perchè si tratta di un delitto passionale. Una coppia di proletari, amanti prima e poi coniugi, passa il suo tempo a litigare e a riconciliarsi. Dicono di amarsi alla follia, si picchiano, si lasciano si ritrovano , fanno l'amore. Fino al giorno in cui, dopo l'ennesimo litigio si arriva alle estreme conseguenze; non si torna più indietro, almeno così sembrerebbe. Tina, M,Vitti, in un impeto più forte degli altri avrebbe ucciso il coniuge,Gino, G. Giannini. E quindi verrà processata come uxoricida. Durante il processo emergeranno molti elementi contradditori, niente affatto lineari che indurranno Gabriella a riflettere anche sul suo legame con Andrea, il Mattatore V.Gassmann, che la tratta sempre con sufficienza, come se fosse una dipendente e non una compagna di vita. Mette in discussione sè stessa ed il suo legame.Poi , un'ennesima sorpresa; un intreccio inaspettato in una vicenda già di per sè complicata, cambierà ancora di più le carte in tavola. Ottima vicenda, ben articolata con la giusta dose di fustigazione dei costumi. La morale è una sola; nessuno è innocente, anche il più ingenuo degli individui.
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