Tre amici, le mogli e (affettuosamente) le altre |
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Un film di Claude Sautet.
Con Michel Piccoli, Gérard Depardieu, Serge Reggiani, Yves Montand, Jean Rochefort.
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Titolo originale Vincent, François, Paul et les autres.
Commedia,
durata 120 min.
- Francia 1974.
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Non abbiamo più vent'anni...di "Joss"Feedback: 9165 | altri commenti e recensioni di "Joss" |
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domenica 22 aprile 2018 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Infatti i tre protagonisti sono tutti sulla cinquantina, sebbene animati da uno spirito giovanile granitico, indistruttibile. Con questo film-capolavoro Claude Sautet tocca davvero la vetta più alta della commedia amara francese degli anni '70. Certo, Sautet è noto come regista abile ed elegante, gli viene riconosciuta una dote unica: riesce a trattare il tema dei sentimenti con una tale delicatezza e maestria che solo Wong Kar-wai proporrà molti anni dopo. Leggerezza e totale mancanza di volgarità sono i suoi punti vincenti. Lo si può definire, è un'opinione personale, "il regista dei sentimenti sussurrati". In questo film poi dirige i più grandi attori che il cinema francese proponeva all'epoca. Yves Montand, Michel Piccoli, Serge Reggiani e un giovane Gerard Depardieu: più la splendida Audran e i nostri Umberto Orsini e Antonella Lualdi. Vincent, un piccolo ma determinato industriale, condivide una solida amicizia con Paul, giornalista-scrittore, e François, medico affermato. Sono soliti trovarsi, con mogli e fidanzate, nei weekend in casa di Paul. Ogni domenica si ride, si parla, si discute e, a volte, ci si arrabbia. Della compagnia fanno parte anche Jean, pugile dilettante, e Jacques, un tecnico tornato a Parigi dopo qualche anno in trasferta. Tutti attraversano momenti difficili: Vincent, separato dalla moglie (che lo ama ancora) e fidanzato con una splendida ragazza più giovane di lui, ha problemi economici e dovrà vendere la fabbrica. François è talmente preso dal lavoro in clinica che trascura la moglie, così lei senza scrupoli colleziona amanti a ciclo continuo. Il più tranquillo è Paul, amato teneramente dalla moglie Julia che gli perdona tutto, soprattutto il libro iniziato anni prima che non è ancora terminato. Ogni domenica c'è sempre anche Clovis, proprietario di un avviato bistrot a Parigi. Proprio nel suo locale un giorno Vincent accusa un malore e viene curato da François: Vincent ha il cuore stanco, deve riposarsi un pò e niente più sigarette e alcolici. François, che si sta separando da Lucie che va a vivere con Jacques, gli dice apertamente: "Non hai più vent'anni... Non abbiamo più vent'anni". Tre sequenze da citare. La prima quando Paul, sfinito, si addormenta sulla macchina da scrivere e viene svegliato da Julia all'alba: si fanno un caffè e la vita ricomincia. La seconda, straordinaria, vede François protagonista: sono a pranzo e Paul critica con ironia François, intento a tagliare un arrosto non molto tenero. Seccato, François si alza, urla e impreca contro tutti rinfacciando a ognuno le proprie debolezze. Poi esce e va in giardino. Paul lo raggiunge, si scusa e fanno pace. La terza sequenza è la scena finale. Vincent, François, Paul e Jean escono dal locale di Clovis e passeggiano a Parigi, malinconici ma felici di essere insieme. Parlano del passato, del futuro e sono tranquilli, amici più di prima. Parte integrante del film è la musica inconfondibile di Philippe Sarde. - di "Joss" -
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