Il pretesto è una tesi di laurea in sociologia. Così la bellissima protagonista si trova a vivere straordinarie avventure nel mondo della prostituzione. Avventure, aneddoti e personaggi che vanno a comporre un quadro molto bonario e genuino della sessualità mercenaria. Una commedia divertente e mai volgare come si usava fare negli anni 70, e devo ammettere che oggi un film del genere sarebbe culturalmente impossibile da realizzare. Ma proprio oggi, a 35 anni di distanza risulta ancora più interessante e apprezzabile per il valore non solo artistico ma anche sociologico, di una società sempre più lontana.