m.romita
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sabato 1 giugno 2013
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non era buono nè cattivo, ma era un uomo, almeno
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"Strzelecki" esagera, con i riferimenti a Pinocchio. Magari Peckinpah lo conosceva, ma il film è altro.
'E un capolavoro da vedere, da assaporare con attenzione ai dettagli, dove i personaggi protagonisti sono
figure universali del vivere umano. Dramma, momenti grotteschi e comici, crudeltà, amore e morte.
Peckinpah usa l'ambientazione western come un utile sfondo : non fatevi ingannare . Non è un western.
Meno ancora dei "I compari " di Altman , che è un ottimo film, ma inferiore a questo.
Neanche la recensione del Morandini mi soddisfa , che pure gli assegna 4 stelle.
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"Strzelecki" esagera, con i riferimenti a Pinocchio. Magari Peckinpah lo conosceva, ma il film è altro.
'E un capolavoro da vedere, da assaporare con attenzione ai dettagli, dove i personaggi protagonisti sono
figure universali del vivere umano. Dramma, momenti grotteschi e comici, crudeltà, amore e morte.
Peckinpah usa l'ambientazione western come un utile sfondo : non fatevi ingannare . Non è un western.
Meno ancora dei "I compari " di Altman , che è un ottimo film, ma inferiore a questo.
Neanche la recensione del Morandini mi soddisfa , che pure gli assegna 4 stelle.
Non c'è alcun intento politico anticapitalistico in Peckinpah , e il film non è una lucida demitizzazione dell'epopea pioneristica western.
Questo film ha valore universale, ed è bellissimo. Gli attori sono perfetti, tutti, dai protagonisti alle figure di contorno.
L'ambientazione western ci sta benissimo , ed è magnifica. Il deserto, le diligenze , il predicatore vero e quello fasullo ma più vero del vero.
La morte del protagonista per un banale incidente , ma che tanto banale non è, anzi . Il perdono ad un nemico che si rivela vile e debole , come sono spesso gli uomini ; insomma Cable Hogue muore come un eroe eponimo , circondato da un campionario di umanità esemplare : il predicatore ( falso ) ; la Prostituta ( vera , ma buona ) , il Banchiere intelligente e quello stupido e cattivo,
i proletari che vivono del proprio semplice lavoro ( condicenti della diligenza ) , che pure può essere fatto bene e con umanità
l'autista "nero " , con una straordinaria uniforme per cui l'uomo scompare assorbito nel ruolo .
Guardatelo e se non vi dovesse piacere ditemelo.
Massimo Romita
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strzelecki
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lunedì 11 marzo 2013
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ma sam peckinpah ha forse letto pinocchio?
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Sembrerebbe di sì a giudicare dai numerosi riferimenti al romanzo presenti nel film, cominciando dalla fisionomia dei due avversari del protagonista Cable / Pinocchio: uno - la volpe -ha il viso affilato, triangolare, l’altro – il gatto -ha il viso tondo irto di peli e baffi; il primo è il più deciso dei due e spietato, l’altro gli va dietro. Che i due corrispondano al gatto e alla volpe di Collodi non può essere messo in dubbio: all’inizio del film lo derubano di tutto, approfittando della sua fiducia nel prossimo, lo canzonano e lo lasciano solo in mezzo al deserto.
Che Cable corrisponda a Pinocchio lo rivelano altri riferimenti al romanzo:
La tentazione: Pinocchio è tentato dallo spettacolo dei burattini.
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Sembrerebbe di sì a giudicare dai numerosi riferimenti al romanzo presenti nel film, cominciando dalla fisionomia dei due avversari del protagonista Cable / Pinocchio: uno - la volpe -ha il viso affilato, triangolare, l’altro – il gatto -ha il viso tondo irto di peli e baffi; il primo è il più deciso dei due e spietato, l’altro gli va dietro. Che i due corrispondano al gatto e alla volpe di Collodi non può essere messo in dubbio: all’inizio del film lo derubano di tutto, approfittando della sua fiducia nel prossimo, lo canzonano e lo lasciano solo in mezzo al deserto.
Che Cable corrisponda a Pinocchio lo rivelano altri riferimenti al romanzo:
La tentazione: Pinocchio è tentato dallo spettacolo dei burattini. Non resiste, vende l’abbecedario e compra il biglietto. Cable è tentato dalla prostituta, cede alla tentazione.
La doccia: Pinocchio chiede la carità e riceve una secchiata di acqua in testa. Cable rovescia una caraffa di acqua sui pantaloni di chi non vuole dargli un prestito.
Il funerale: Pinocchio subisce un finto funerale inscenato dalla fatina che vuole indurlo a prendere la medicina. Durante il funerale grande spiegamento di conigli bardati di nero. Cable, a letto come Pinocchio, organizza il proprio funerale. Poi morirà davvero e sarà sepolto dagli amici vestiti tutti di nero, come i conigli di Pinocchio.
La morte:.Pinocchio “muore” e diventa un bambino. Cable muore veramente. Sembra che voglia morire, come Don Chisciotte. Vuole morire forse perché la vita non ha più attrattive per lui: si è vendicato della volpe, ha perdonato al gatto ( dimostrando così di essere diventato buono; così come Pinocchio “ muore” dopo aver dimostrato di essere diventato un bravo bambino ); ha conquistato l’amore della bella; lo attende un avvenire senza problemi in cui non dovrà più combattere per l’esistenza, un avvenire senza storia. Per questo la sua storia finisce.
E la fatina?
La fatina è la prostituta di cui Cable è innamorato. E’ lei che, come in Pinocchio provoca la “morte” del burattino, così nel film provoca con la sua auto e con la sua proposta la morte di Cable.
Non manca, nel film, il grillo parlante: è il giovane predicatore che predica bene, ma razzola male. Che corrisponda al grillo parlante di Pinocchio lo rivelano le sue lunghe gambe, le falde svolazzanti della sua marsina e il nero del suo abbigliamento.
Un’altra corrispondenza fra film e romanzo: l’episodio del film in cui i due avversari del protagonista cercano, invano, il suo “ tesoretto “scavando una buca profonda nel terreno corrisponde in toto all’episodio del libro nel quale Pinocchio, gabbato dal gatto e dalla volpe, scava una grande buca nel terreno, nel tentativo vano di recuperare le sue monete.
Tutto ciò dimostra in Peckinpah una conoscenza profonda e diretta ( non mediata dal Pinocchio disneyano ) del capolavoro collodiano.
Pinocchio è stato scritto negli anni 80 del XIX secolo, gli anni della conquista del West; è sempre stato considerato un romanzo pieno di violenza e di crudeltà.
Pieni di violenza e di crudeltà sono sempre stati considerati anche i film di Peckinpah.
Il libro di Collodi insegna, proprio per queste sue caratteristiche, a vivere: così va il mondo, ragazzi.
Il film di Peckinpah fa lo stesso e si richiama ad un illustre precedente, il testo collodiano che descrive i rapporti umani in Italia alla fine del XIX secolo, proprio l’epoca in cui nel west americano avveniva la colonizzazione.
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renato c.
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martedì 8 ottobre 2013
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il crepuscolo ....del vecchio west
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Sam Peckinpah è famoso per essere sempre andato un po'controcorrente, soprattutto nel genere western. Lontano dal western tradizionale con i buoni e giusti tutto di un pezzo ed i cattivi supercattivi, mostrava un west realista di come, forse è veramente stato. Anche in questo film, privo di duelli e lotte, salvo il duellino finale in cui muore il più cattivo dei due "cattivi" (tra l'altro "gay", argomento ancora tabù nel 1970, anno di produzione del film) è quasi un western commedia che descrive bene l'ambiente du quei tempi! Il pioniere vagabondo e analfabeta che trova il modo di farsi strada scoprendo una sorgente d'acqua nel deserto.Il reverendo ambiguo anche nel vestire (porta il colletto doppio uso!) che consola le anime di belle donne tramite approcci sessuali! La religiosità puritan
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Sam Peckinpah è famoso per essere sempre andato un po'controcorrente, soprattutto nel genere western. Lontano dal western tradizionale con i buoni e giusti tutto di un pezzo ed i cattivi supercattivi, mostrava un west realista di come, forse è veramente stato. Anche in questo film, privo di duelli e lotte, salvo il duellino finale in cui muore il più cattivo dei due "cattivi" (tra l'altro "gay", argomento ancora tabù nel 1970, anno di produzione del film) è quasi un western commedia che descrive bene l'ambiente du quei tempi! Il pioniere vagabondo e analfabeta che trova il modo di farsi strada scoprendo una sorgente d'acqua nel deserto.Il reverendo ambiguo anche nel vestire (porta il colletto doppio uso!) che consola le anime di belle donne tramite approcci sessuali! La religiosità puritana e bigotta della così detta "gente per-bene" che fa da contrasto con quella genuina di Cable Hogue che vicino alla morte accetta che Dio lo mandi dove più si merita! L'innamoramento di una prostituta da parte del protagonista! Del resto, nelle piccole città di frontiera un vagabondo che si fa un po' da se non è che trovava facilmente d'altro perchè le ragazze delle così dette famiglie per-bene gli erano escluse e le altre erano o ballerine ed entraneuse di saloon, o prostitute, o, più facilmente, entrambe le cose! Ed alla fine il vecchio west dei cavalli e dei pionieri viene spazzato via dalla prima automobile che si vede da quelle parti; il protagonista muore in una maniera apparentemente "stupida", schiacciato dall'automobile che voleva fermare mentre scivolava giù per una discesa, priva del freno a mano! E con lui la macchina travolge anche il vecchio west che se ne va con l'arrivo dei motori! Bravo Peckinpah! E' una bella rappresentazione del tramonto del vecchio west!
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paolodilautreamont
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domenica 1 giugno 2014
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un western all'italiana, firmato da sam peckinpah
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Il Morandini sbaglia decisamente il taglio, quando parla di critica al "capitalismo", cosa che a Peckimpah interessava poco (condivido il commento di M. Romita). E' in realtà un film crepuscolare, ma con in più la enatura ironica del Peckinpah di Convoy (un altro western con le auto).
In realtà nel film entra il tema classico del western della lotta tra allevatori e coltivatori; tra indiani e il "Cavallo di ferro" (la ferrovia). In questo caso tra diligenza e auto. Ma quello è solo uno dei temi, e prenderlo troppo in considerazione, con piglio leninista, rischia di far prendere delle cantonate. Cable Hogue è una bella storia d'amore pop (è una ballata!), con innesti di temi come la vendetta, i predicatori bacchettoni (la coppia che finisce sotto il tendone) e i finti predicatori/colpoltori (si pensi al bellissimo e quasi coevo Paper moon di Bogdanovich).
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Il Morandini sbaglia decisamente il taglio, quando parla di critica al "capitalismo", cosa che a Peckimpah interessava poco (condivido il commento di M. Romita). E' in realtà un film crepuscolare, ma con in più la enatura ironica del Peckinpah di Convoy (un altro western con le auto).
In realtà nel film entra il tema classico del western della lotta tra allevatori e coltivatori; tra indiani e il "Cavallo di ferro" (la ferrovia). In questo caso tra diligenza e auto. Ma quello è solo uno dei temi, e prenderlo troppo in considerazione, con piglio leninista, rischia di far prendere delle cantonate. Cable Hogue è una bella storia d'amore pop (è una ballata!), con innesti di temi come la vendetta, i predicatori bacchettoni (la coppia che finisce sotto il tendone) e i finti predicatori/colpoltori (si pensi al bellissimo e quasi coevo Paper moon di Bogdanovich). Ci sono tutti gli elementi del western, toccati con garbo e un fondale affascinante come il deserto di Gila.
Molti stilemi fanno parte anche della lettura texwilleriana del western fatta in Italia, anche se non dico affatto che il vecchio Sam P. abbia fatto una cover dello spaghetti western come il Tarantino di Django. Peckinpah è -come sempre- immenso: basterebbero gli ultimi fotogrammi di Getaway, con la strada finale, lunga e diritta, infinita, verso il Messico, per farlo inserire tra i grandi.
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