Tototruffa '62

Sono 50 anni e più che proiettano proponendo e riproponendo le consuete gag del
compianto Totò, si dice facesse un film ogni 50 giorni. Tante persone ridono altre no,
ma non ha oltrepassato il confine del paese diventando quel mito che avrebbe potuto.

Paradossalmente c'è poco da dire sui film che vedono la presenza di Totò,nel senso che fa sempre piacere vederli e rivederli.
Anche qui,con il solito garbo,viene raccontata una simpatica storia di un padre che cerca di soddisfare la felicità della propria figliola anche oltre il limite consentito.
Così inizia una girandole di truffe e personaggi che vi faranno sorridere e ridere  in più di un'occasione.
Impersonare una donna,un ministro africano,vendere la fontana di Trevi,creare un falso centro di collocamento,etc.etc.,i due lestofanti nelle personaggi di Antonio e Camillo daranno libero sfogo  a tutta la proria fantasia per portare a casa il malloppo giornaliero. [+]

Paradossalmente c'è poco da dire sui film che vedono la presenza di Totò,nel senso che fa sempre piacere vederli e rivederli.
Anche qui,con il solito garbo,viene raccontata una simpatica storia di un padre che cerca di soddisfare la felicità della propria figliola anche oltre il limite consentito.
Così inizia una girandole di truffe e personaggi che vi faranno sorridere e ridere  in più di un'occasione.
Impersonare una donna,un ministro africano,vendere la fontana di Trevi,creare un falso centro di collocamento,etc.etc.,i due lestofanti nelle personaggi di Antonio e Camillo daranno libero sfogo  a tutta la proria fantasia per portare a casa il malloppo giornaliero.
Ovviamente saranno contrastati dal commissario di turno,il cui figlio ha una certa simpatia per Diana (la brava e bella Estella Blain),guarda caso figlia del sopracitato truffatore.
Gli avvenimenti narrati nel collegio dove risiede la ragazza fanno simpatia al pari degli altri eventi narrati.
Non posso di certo svelarvi il finale,ma posso consigliarvi di dare uno sguardo alla pellicola che ,nonostante il trascorrere del tempo, non vi farà di certo annoiare.

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Una carrellata di sketch sulla scia de "Il Mattatore",per una trama un pò statica con scontati riferimenti alla gioventù ribelle di allora,ma con un Totò informissima nei suoi svariati travestimenti,perfettamente spalleggiato da Taranto(in una scena si travestono anche da Fidel Castro e Signora...).Divertimento genuino e classico lieto fine.Celebre la vendita della fontana di Trevi,e simpatica l'ultima scena con il "contatore".Ben invecchiato e piacevole da vedere e rivedere.

Perfetta simbiosi tra Taranto e Totò, che insieme danno vita ad uno dei più pirotecnici e geniali film comici degli anni sessanta.La scena della vendita della fontana di Trevi, è entrata a buon diritto nell'immaginario di tutti gli amanti del principe della risata,come del resto le gag a raffica del duo alle prese col padrone di casa.Da sottolineare la prova di un Ugo D'alessio che la ribalta  attuale ha completamente rimosso.Peccato che la memoria storica di noi italiani sia  così labile, è stato un versatile e talentuoso caratterista che ha confezionato macchiette strepitose e indimenticabili.

Totò in stato di grazia con un Nino taranto nel perfetto ruolo di spalla.gaga esilaranti,e sceneggiatura robusta.Si ride

La storia ,molto semplice e divertente,è impostata in modo tale che Totò e Nino Taranto possano mostrarci tutta la loro bravura.
Infatti ,nel tentativo costante di aiutare la propria figlia(la bella e brava Estella Blain) il povero signor Peluffo si cimenta in una serie di truffe ,assumendo più ruoli.
Agente di lavoro,capo cantiere,politico africano,nobile e addirittura donna.
Il tutto in un'Italia genuina ed ingenua che oggi non c'è più.
Mi sono davvero fatto un sacco di risate,al ritmo di cha cha cha,
A parte il Maestro De Curtis ci sono tanti altri bravissimi attori italiani anche in ruoli meno significativi.
Evviva questo cinema italiano,evviva queste commedie,evviva Totò. [+]

La storia ,molto semplice e divertente,è impostata in modo tale che Totò e Nino Taranto possano mostrarci tutta la loro bravura.
Infatti ,nel tentativo costante di aiutare la propria figlia(la bella e brava Estella Blain) il povero signor Peluffo si cimenta in una serie di truffe ,assumendo più ruoli.
Agente di lavoro,capo cantiere,politico africano,nobile e addirittura donna.
Il tutto in un'Italia genuina ed ingenua che oggi non c'è più.
Mi sono davvero fatto un sacco di risate,al ritmo di cha cha cha,
A parte il Maestro De Curtis ci sono tanti altri bravissimi attori italiani anche in ruoli meno significativi.
Evviva questo cinema italiano,evviva queste commedie,evviva Totò.
Almeno in tv ,vista la penuria attuale di opere significative,dovrebbero riproporre questi film con maggiore continuità.
Guardatelo e divertetivi.
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Antonio Peluffo è un ex attore di varietà, che utilizza questa sua professione ormai solo per mettere in piedi delle truffe e mantenere la figlia in un collegio, spacciandosi ai suoi occhi per un ambasciatore. E' aiutato dall'amico ed ex collega Felice. A cercare di smascherarli, l'ex compagno di scuola di Antonio e ora commissario tutto d'un pezzo, Franco Malvasia.
Totò e Nino Taranto mettono su una serie di gag esilaranti (alcune passate alla storia), truccati di volta in volta in modo diverso e sempre geniale. Il film infatti si basa molto sugli sketch dei due, e in fondo, visti i risultati, è cosa buona e giusta.

e un colossal nessuno avrebbe potuto fare meglio

Non servono tante parole per descrivere un capolavoro dell'arte comica di Toto'. Una delle migliori prove del grandissimo artista napoletano. Nino Taranto è come sempre straordinario come spalla, pur se a me piace molto di più in 'Il Monaco di Monza'. Quasi leggendaria ormai la scena della Fontana di Trevi. Unico neo: le scene dove non si ride (quelle del collegio: io le salto pedissequamente, sempre). Bene anche Ernesto Calindri, elegantissimo e misurato.

Toto' si spaccia per un ricco industriale di fronte alla direttrice del costosissimo collegio dove la figlia e' istruita e anche lei ingannata dal padre. In realta' Insieme al vecchio compagno di teatro (Nino Taranto) Toto' vive di espedienti e di truffe propinate alle ingenue vittime per pagare le salatissime tasse del collegio. Aiutato dalla compassione del commissario (Ernesto Calindri), tra intrecci sentimentali del filgio di questi (Geronimo Meyer) e della figlia birichina di Toto' (Estella Blain) ci sara' un lieto fine dove i truffatori diverranno ricchi ereditieri, eclissando l'inganno iniziale. Toto' e' affiancato per la seconda volta da Nino Taranto in pellicola immortala alcune delle gag comiche divenute ormai icone della cinema e della cultura italiani. [+]

Toto' si spaccia per un ricco industriale di fronte alla direttrice del costosissimo collegio dove la figlia e' istruita e anche lei ingannata dal padre. In realta' Insieme al vecchio compagno di teatro (Nino Taranto) Toto' vive di espedienti e di truffe propinate alle ingenue vittime per pagare le salatissime tasse del collegio. Aiutato dalla compassione del commissario (Ernesto Calindri), tra intrecci sentimentali del filgio di questi (Geronimo Meyer) e della figlia birichina di Toto' (Estella Blain) ci sara' un lieto fine dove i truffatori diverranno ricchi ereditieri, eclissando l'inganno iniziale. Toto' e' affiancato per la seconda volta da Nino Taranto in pellicola immortala alcune delle gag comiche divenute ormai icone della cinema e della cultura italiani. La vendita della fontana di Trevi, il falso ufficio di collocamento titolato a tal Cav. Russo Lanotte (!), l'adescamento dell'amministratore condominiale da Lola/Toto' rendono il film degno delle quattro stelle anche se la trama restante e' entertainment nazional popolare dell'epoca. [-]