roberto bi
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lunedì 15 giugno 2009
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commedia deliziosa e pure " osè "dati i tempi
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Commedia di altissimo livello.E pure coraggiosa:Kerr e Mitchum,i due protagonisti della scappatella extraconiugale,terminano la loro serata "brava" in albergo,quindi con un rapporto sessuale,ED ERA IL 1960!Un gesto quasi eroico da parte del regista,se si pensa che per tutto il decennio successivo (basta pensare ai film di Doris Day) questo non succede nemmeno tra coppie sposate e visibilmente innamorate.Anzi,per tutti gli anni '60 non esistono neppure i letti matrimoniali ma solo letti separati.Che poi è quello che rivedremo tra poco : negli anni '70 le persone che andavano a letto per fare l'amore si spogliavano,dagli anni '90 in poi si è ritornati a sottovesti,biancheria da orfanotrofio e lenzuola su tutto.
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Commedia di altissimo livello.E pure coraggiosa:Kerr e Mitchum,i due protagonisti della scappatella extraconiugale,terminano la loro serata "brava" in albergo,quindi con un rapporto sessuale,ED ERA IL 1960!Un gesto quasi eroico da parte del regista,se si pensa che per tutto il decennio successivo (basta pensare ai film di Doris Day) questo non succede nemmeno tra coppie sposate e visibilmente innamorate.Anzi,per tutti gli anni '60 non esistono neppure i letti matrimoniali ma solo letti separati.Che poi è quello che rivedremo tra poco : negli anni '70 le persone che andavano a letto per fare l'amore si spogliavano,dagli anni '90 in poi si è ritornati a sottovesti,biancheria da orfanotrofio e lenzuola su tutto.Comunque,sesso a parte,assolutamente da rimpiangere la brillantezza dei dialoghi, l'ottimo livello della lingua italiana,l'assoluta mancanza di volgarità e,protagonisti eccezionali a parte,la bravura dei comprimari,una delle grandi risorse di Hollywood di quei tempi
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elgatoloco
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giovedì 10 novembre 2016
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film teatrale, mai rinnegando la sua provenienza
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"The Grass is greener"di Stanley Donen, assolutamente teatrale rispettando la consegna autorevole del grande autore dell'"Ontologie du cinéma"Bazin rispetta i canoni: la spazialità e soprattutto i movimenti in essa sono concepiti teatralmente, come giusto. Commedia sì, ma"terribile", con alcuni punti fermi evidenziati dalla regia e dalla bravura degli/delle interpreti: Deborah Kerr versus Jean Simmons, Cary Grant versus Robert Mitchum, dove, nel caso degli uomini, è anche controversia tra GReat Britain vs. USA, dove escono"pari", come vuole il galateo. "Protervia"dell'élite inglese, cafonaggine dei"nouveaux riches"statunitensi.
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"The Grass is greener"di Stanley Donen, assolutamente teatrale rispettando la consegna autorevole del grande autore dell'"Ontologie du cinéma"Bazin rispetta i canoni: la spazialità e soprattutto i movimenti in essa sono concepiti teatralmente, come giusto. Commedia sì, ma"terribile", con alcuni punti fermi evidenziati dalla regia e dalla bravura degli/delle interpreti: Deborah Kerr versus Jean Simmons, Cary Grant versus Robert Mitchum, dove, nel caso degli uomini, è anche controversia tra GReat Britain vs. USA, dove escono"pari", come vuole il galateo. "Protervia"dell'élite inglese, cafonaggine dei"nouveaux riches"statunitensi. Poi la gestione dell'"onore e del tradimento consumato", dove il"Niente sesso, siamo inglesi"cede il passo ad altro, chiaramente. Di sesso non si parla ancora in modo esplicito(1960, anche la"Dolce vita"di Fellini in quell'anno viene condannato per immoralità etc.)ma le allusioni abbondano e, soprattutto nel ruolo di Jean Simmons, l'amica londinese di Deborah Kerr, tutto"vine al pettine", pur se, naturalmente, in maniera sempre metaforica e indiretta.Finto (o quasi, in quanto è anche"quasi vero")duello e reazioni, varie sfumature della cosa, dall'omicidio(in duello, ormai ampiamente proibito), in un contesto culturale alto ma arretrato, nel quale però l'irruzione di un"gringo"amante della moglie, pur se miliardario, provoca vari scompigli. Uno spaccato anche sociologico, certamente riferito, però, a 56 anni fa... Sornione ma non solo Grant, Mitchum sulle sue ma"provocante-insinuante", le due interpreti anche superlative, quando si salutano, ritrovano, parlano insieme e altro.Commedia che dunque"fa ridere", ma anche altro, commedia seria, ossia meglio su tematiche serie ma mai affrontate con troppa intelligenza, purtroppo. Vale la pena di rivederlo come spaccato del tempo e come commedia di grande intelligenza, estremamente godibile, certamente quasi una sorta di contrappasso rispetto al dramma di Albee"Chi ha paura di Virgina Woolf", interpretato a teatro e in un film ancora una volta molto teatrale(cfr.sopra)dalla coppia Richard Burton- Elizabeth Taylor, interpreti assolutamente fuori da ogni confronto. El Gato
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iltrequartista
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domenica 2 luglio 2017
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the grass is greener
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Grande scalpore fece all'epoca (parliamo del 1960) per la disinvoltura con cui vengono affrontati tradimenti ed eventuali separazioni.
Non a caso,ad un certo punto del film,in televisione viene raccontata la storia dell'assoluzione di un marito geloso che ha ucciso il "compagno" della moglie.
Anche qui ad un certo punto si spara,ma le schermaglie si fermano sostanzialmente a strategie amorose e ad una sorta di partita a scacchi per riprendersi prole e coniugi.
Inevitabile dunque,che siano lunghi dialoghi a farla da padrone,di certo raffinati ma che mancano sostanzialmente di quella doverosa verve,gelosia e carica emotiva quando entrano in ballo i nostri sentimenti più profondi,tutto in stile meramente "British" e non so fino a che punto questa scelta possa rivelarsi credibile e condivisa.
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Grande scalpore fece all'epoca (parliamo del 1960) per la disinvoltura con cui vengono affrontati tradimenti ed eventuali separazioni.
Non a caso,ad un certo punto del film,in televisione viene raccontata la storia dell'assoluzione di un marito geloso che ha ucciso il "compagno" della moglie.
Anche qui ad un certo punto si spara,ma le schermaglie si fermano sostanzialmente a strategie amorose e ad una sorta di partita a scacchi per riprendersi prole e coniugi.
Inevitabile dunque,che siano lunghi dialoghi a farla da padrone,di certo raffinati ma che mancano sostanzialmente di quella doverosa verve,gelosia e carica emotiva quando entrano in ballo i nostri sentimenti più profondi,tutto in stile meramente "British" e non so fino a che punto questa scelta possa rivelarsi credibile e condivisa.
Gli attori sono strepitosi,la pellicola vi rimarrà comunque impressa nella memoria e parliamo indubbiamente di cinema di qualità,ma per gusti personali non riesco ad assegnare più di tre stelle.
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elgatoloco
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mercoledì 8 dicembre 2021
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commedia intelligente, di chiara oriigne teatrale
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"The Grass is greener"(Stanley Donen, soggetto e sceneggiatura di Hugh Williams, autore della commedia teatrlae di provenienza e di Margaret Wyner, 1960)è un film che racconta dell'arrivo in Inghilterra, precisamente presso la"magione"di una coppia aristocratica very british di un petroliere USA milairdario, che "mette gli occhi"con successo sulla lady di casa, creando un moderato, molto contenuto ma comunque reale dissenso dato dalla gelosia(come si sa, in GB la gelosia non si esprime, rimane piuttosto nascosta)che, con l'aiuto di un'amica, un po'"svitata" della moglie, che aveva coltivato aspirazioni a sposarsi con lo stesso lord(spesso molte amicizie nascondono rvalità incofessate, capaci però di esprimersi)risucirà a liverarsi dell'"intruso", che sparirà dall magione in compagnia dellla famosa"seconda donna".
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"The Grass is greener"(Stanley Donen, soggetto e sceneggiatura di Hugh Williams, autore della commedia teatrlae di provenienza e di Margaret Wyner, 1960)è un film che racconta dell'arrivo in Inghilterra, precisamente presso la"magione"di una coppia aristocratica very british di un petroliere USA milairdario, che "mette gli occhi"con successo sulla lady di casa, creando un moderato, molto contenuto ma comunque reale dissenso dato dalla gelosia(come si sa, in GB la gelosia non si esprime, rimane piuttosto nascosta)che, con l'aiuto di un'amica, un po'"svitata" della moglie, che aveva coltivato aspirazioni a sposarsi con lo stesso lord(spesso molte amicizie nascondono rvalità incofessate, capaci però di esprimersi)risucirà a liverarsi dell'"intruso", che sparirà dall magione in compagnia dellla famosa"seconda donna". Donen, autore di famosi musicals( Singin in the Rain", 1952 e"Seven Brides for Seven Brothers", 1954), di tante commedie, ma anche di thriller psicologici intelligenti come"Charade", 1963 e"Arabesque", 1966), qui ci dà una commedia "perfetta"nel rispettare tempi ed entrate.uscite di scena teatrali(vale sempre l'i"ontologia del cinema" di André Bazin), basata sia sul classico contrasto, anche comportamentale, tra Britannici e Yankees, che qui trova una notevolissima espresisone(certo ben più vistosa nella versione originale, dove tale cointasto linguistico emerge clamorosamente, tra il"british"di Cary Grant, naturalizzato americnao ma britannico e l'"american english"di Robert Mitchum, che è anche contrasto sociale di provenienza(aristocratica ma a corto di soldi la coppia nobiliare inglese, ricchissimo l'americano , di umili origini)come anche l'apparentemente quasi"asessuato"britannico e il conquistatore made in the USA... Luoghi comuni?Sì, ma chiaramente non nsolo, anzi profondamente radicati nelle due società alleate da sempre ma poi anche rivali, a livello di concorrenza econiimica e lingustica tra"madre patria"ed ex.colonia resasi libera con la"GUerra d'ìndiperendenza".. Si diceva degli intepreti maschili, dove non va trascurato il bravissimo Moary Watson, nel ruolo di Sellers, il maggiordomo scrittore e dai trascorsi di prof,di scienze, ma soprattutto emergono Deborak Kerr , la lady Jean Simmons, nei panni dlella sua amica .rivale, in un gioco che certo non è"al massacro", ma sottolinea appunto i contrasti destinati a"ricomporsi"senza venire mai completamente sopiti-la funizoone, in realtà, precipua della commedia come genere letterario e spettacolare. El Gato
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mondolariano
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giovedì 12 maggio 2011
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antipatico e sopravvalutato
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Gran Bretagna e America a confronto in questa commedia leggera, coi piedi radicati nell’opulenza tutta anglosassone degli antichi possidenti terrieri (Cary Grant per l’Inghilterra) e dei “nuovi” petrolieri miliardari (Robert Mitchum per gli Stati Uniti). Ambiente nobiliare sofisticato e antipatico, che oggi fatica a rinverdire come vorrebbe l’erba del vicino. Si riguarda se non altro per godere la rivalità tra le due star, in cui il ruolo meno odioso spetta al cornuto Cary Grant. Dall’altra parte, la coppia Simmons-Kerr è sciocchina e monotona. Qualche frase interessante nell’analisi psicologica dell’uomo tradito e nella sua incapacità di essere indifferente.
Sopravvalutato.
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