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esta libre_para el_precisamente
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sabato 26 aprile 2025
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fantascienza semplice ed edificante...ma funziona!
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Che dire, non mi aspettavo un film cosi snello e chiaro( forse anche troppo) nello sviluppo. La storia è più politica che fantascientica e io non la conoscevo, per fortuna non avevo visto il rifacimento del 2008 con Keanu e Jennifer quindi la visione è stata piena con bei momenti di tensione. Certo è un film edificante alla fine con un che di allegoria cristiana, ma pazienza e avercene di altri film simili data la raffinatezza del film, certe immagini abbinati con la colonna sonora di Hermann( quello dei film di Hitchcock e Taxi Driver) donano alla storia la giusta atmosfera( in bianco e nero poi...), in tutto questo quello che stona forse è il "robot" gigante, troppo macchietistico ma d'altronde a quei tempi.
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Che dire, non mi aspettavo un film cosi snello e chiaro( forse anche troppo) nello sviluppo. La storia è più politica che fantascientica e io non la conoscevo, per fortuna non avevo visto il rifacimento del 2008 con Keanu e Jennifer quindi la visione è stata piena con bei momenti di tensione. Certo è un film edificante alla fine con un che di allegoria cristiana, ma pazienza e avercene di altri film simili data la raffinatezza del film, certe immagini abbinati con la colonna sonora di Hermann( quello dei film di Hitchcock e Taxi Driver) donano alla storia la giusta atmosfera( in bianco e nero poi...), in tutto questo quello che stona forse è il "robot" gigante, troppo macchietistico ma d'altronde a quei tempi... Non conoscevo il regista( tra l'altro era il montatore di Quarto Potere!) ma ha impressionato la sua direzione che NON si nota( ed è un pregio cosi siamo nella storia immersi...) e si capisce perche è diventato un cult. Alieni, minacce terrestri, politica, inseguimenti... beh un bel film!!
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lu pichi
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venerdì 7 marzo 2025
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capolavoro senza tempo
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Ultimatum alla terra è un nobile esempio di fantascienza degli anni 50 con all'interno un messaggio di pace, fatto ancor più apprezzabile se consideriamo il momento storico in cui fu girato. Nel film non c'è nessuna predominanza degli effetti speciali, vive del suo monito sempre attuale e dell'originalita di una fantascienza non terroristica. E' un'autentico capolavoro di tensione narrativa, un'opera semplice, quasi elementare, con una struttura lineare, fluida, con l'a regia di Wise che non prende posizioni ma procede spedita a dispiegare l'intreccio mantenendo la giusta dose di realismo. E' da qiesto film che parte la prima vera vita dei film di fantascienza sociale che diverge anche dal racconto alla base infatti Farewell to the master (1946) di Harry Bates, è meno consolatorio,.
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Ultimatum alla terra è un nobile esempio di fantascienza degli anni 50 con all'interno un messaggio di pace, fatto ancor più apprezzabile se consideriamo il momento storico in cui fu girato. Nel film non c'è nessuna predominanza degli effetti speciali, vive del suo monito sempre attuale e dell'originalita di una fantascienza non terroristica. E' un'autentico capolavoro di tensione narrativa, un'opera semplice, quasi elementare, con una struttura lineare, fluida, con l'a regia di Wise che non prende posizioni ma procede spedita a dispiegare l'intreccio mantenendo la giusta dose di realismo. E' da qiesto film che parte la prima vera vita dei film di fantascienza sociale che diverge anche dal racconto alla base infatti Farewell to the master (1946) di Harry Bates, è meno consolatorio,. Ultimatum alla terra è un classico tra i primi del genere insieme a "La cosa da un'altro mondo" che aveva una visione degli alieni diametralmente opposta ma generata dalla stessa fobia nucleare (la Guerra Fredda) è dall'ignoto (la ricerca spaziale muoveva i primi passi importanti). L'espediente della creatura "divina" venuta dal cielo, diretta emancipazione del Giudizio Universale (Klaatu assume il nome di Carpenter "falegname" e resuscita) è il migliore per ridimensionare la portata dell'uomo, rimarcare l'ottusità e riconoscerne i progressi e la civilizzazione. Nel 2018 la 20th Century Fox ha prodotto un remake con Keanu Reeves e Jennifer Connelly per la regia di Scott Derrickson (The Exorcism of Emily Rose) che si è dichiarato un grande fan di Robert Wase e che ha potuto conoscere quand'era studente, ma nonostante questo seppur il film è visivamente interessante manca di quella profondità che ha il film di Wise. Ultimarum alla Terra 1951 è stato scelto per essere conservato nel National Film Registry della Biblioteca degli Stati Uniti che è davvero un grande riconoscimento per un film, i criteri per entrare a farne parte sono che la pellicola sia "culturalmente, storicamente o esteticamente significativa."
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lu pichi
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giovedì 6 marzo 2025
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capolavoro conservato al national film registry
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Capolavoro assoluto del cinema di fantascienza anni 50 quando a primeggiare erano le idee e non gli effetti speciali, Ultimatum alla Terra e un film ricco di tematiche e suggestioni ancora attuali, e una pellicola che ancora oggi riesce ad affascinare, coinvolgere e far riflettere. Nel 2008 la 20th Century Fox ha prodotto un remake con Keanu Reeves e Jennifer Connelly e nonostante le buone intenzioni del regista Scott Derrickson (The Exorcism Emily Rose) che si è dichiarato super fan di Robert Wise che ha potuto conoscere quand'era uno studente, il film non è riuscito ad omaggiare degnamente il primo, il risultato è stato di un film visivamente più interessante grazie agli effetti speciali ma senza la profondità morale di quello di Wise.
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Capolavoro assoluto del cinema di fantascienza anni 50 quando a primeggiare erano le idee e non gli effetti speciali, Ultimatum alla Terra e un film ricco di tematiche e suggestioni ancora attuali, e una pellicola che ancora oggi riesce ad affascinare, coinvolgere e far riflettere. Nel 2008 la 20th Century Fox ha prodotto un remake con Keanu Reeves e Jennifer Connelly e nonostante le buone intenzioni del regista Scott Derrickson (The Exorcism Emily Rose) che si è dichiarato super fan di Robert Wise che ha potuto conoscere quand'era uno studente, il film non è riuscito ad omaggiare degnamente il primo, il risultato è stato di un film visivamente più interessante grazie agli effetti speciali ma senza la profondità morale di quello di Wise. Personalmente adoro Ultimatum alla Terra (1951) non me lo ricordavo l'ho rivisto e mi ha affascinato come la prima volta, è perfetto così. Nel 1995 e stato scelto per essere conservato al National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti (ATTENZIONE ADESSO SPOILERO) Tempo dopo l'uscita di questo film alcuni critici hanno fatto notare che il personaggio principale (Klaatu) arriva dal cielo a parlare di pace e mostra i suoi poteri soprannaturali provocando un black out mondiale, poi viene tradito, viene ucciso dai soldati, impedisce al robot Gort di punire i suoi assassini, tutto questo richiama un po' alle tematiche cristiane, lui arriva quasi come fosse un creatore, la sua navicella non si può aprire o scalfire, il suo Robot non si può abbattere ed è talmente forte che può distruggere tutto, ma Klaatu può morire, è fatto umano. Il regista è il produttore hanno ribadito la totale casualità di questa analogie, ma lo sceneggiatore ha ammesso che erano volute, aggiungendo che comunque "per più di 10 anni non se n'è accorto nessuno".
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onufrio
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mercoledì 29 aprile 2020
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klaatu, barada, nikto!
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Classico cult movie del genere fantascienza che ha come protagonista l'alieno Klaatu venuto sulla Terra acquisendo sembianze umane per lanciare un Ultimatum al pianeta. Gli alti vertici non sembrano del tutto interessati al valore della notizia che l'alieno vuole dire a tutto il mondo, e dovrà a suo modo mettere in chiaro le cose, avvertendo la popolazione. Un fantasy che va oltre, affrontando la natura umana e le loro brame di potere e mancanza di empatia e sensibilità.
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taxidriver
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domenica 6 marzo 2016
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un cult per tutti gli amanti della sci-fi
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L'ho visto molto tempo fa e sinceramente non ricordo quasi nulla di questo film.
A costo di rendermi ridicolo, scrivo questa pseudo-recensione per dare 4 stelle al film e alzare la media.
Dico solo che il film è a suo modo un piccolo capolavoro della Fantascienza, quella degli anni 50 spesso incentrata sulla figura dell'extraterrestre, che veniva utilizzata come metafora per rappresentare le contraddizioni della società americana dell'epoca (rapporti sociali compromessi, politica imperialista, paura del comunismo, fordismo, guerra fredda...).
"Ultimatum alla Terra" rientra a pieno titolo in questa tradizione. Inoltre è anche un film da non perdere per tutti gli amanti degli effetti speciali artigianali che hanno contraddistinto la Fantascienza come uno dei generi più "spettacolari" fino ai nostri giorni.
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L'ho visto molto tempo fa e sinceramente non ricordo quasi nulla di questo film.
A costo di rendermi ridicolo, scrivo questa pseudo-recensione per dare 4 stelle al film e alzare la media.
Dico solo che il film è a suo modo un piccolo capolavoro della Fantascienza, quella degli anni 50 spesso incentrata sulla figura dell'extraterrestre, che veniva utilizzata come metafora per rappresentare le contraddizioni della società americana dell'epoca (rapporti sociali compromessi, politica imperialista, paura del comunismo, fordismo, guerra fredda...).
"Ultimatum alla Terra" rientra a pieno titolo in questa tradizione. Inoltre è anche un film da non perdere per tutti gli amanti degli effetti speciali artigianali che hanno contraddistinto la Fantascienza come uno dei generi più "spettacolari" fino ai nostri giorni.
Il film se le merita tutte 4 stelle.
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gianleo67
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venerdì 11 ottobre 2013
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fanta-politica pacifista del giovane wise
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Misterioso disco volante atterra nel centro di Washington accolto da un pronto schieramento militare e da una folla di curiosi. Ne discendono un flemmatico umanoide ed un impenetrabile robot d'acciaio. Ferito e catturato, il conciliante alieno rivelerà di essere ambasciatore di una federazione di mondi che temono lo sviluppo bellico della tecnologia atomica da parte dei popoli terrestri e ne reclamano l'immediato disarmo: pena la distruzione del pianeta da parte dell'implacabile robot. Finale rocambolesco ed edificante.
Tratto dal racconto 'Farewell to the Master' di Harry Bates e sceneggiato da Edmund H. North, l'opera del giovane ma già prolifico Robert Wise dimostra una decisa predilezione per il fantastico ed il thriller qui declinato secondo il 'gusto' del tempo per la (neanche tanto) velata metafora antimilitarista in tempo di guerra fredda.
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Misterioso disco volante atterra nel centro di Washington accolto da un pronto schieramento militare e da una folla di curiosi. Ne discendono un flemmatico umanoide ed un impenetrabile robot d'acciaio. Ferito e catturato, il conciliante alieno rivelerà di essere ambasciatore di una federazione di mondi che temono lo sviluppo bellico della tecnologia atomica da parte dei popoli terrestri e ne reclamano l'immediato disarmo: pena la distruzione del pianeta da parte dell'implacabile robot. Finale rocambolesco ed edificante.
Tratto dal racconto 'Farewell to the Master' di Harry Bates e sceneggiato da Edmund H. North, l'opera del giovane ma già prolifico Robert Wise dimostra una decisa predilezione per il fantastico ed il thriller qui declinato secondo il 'gusto' del tempo per la (neanche tanto) velata metafora antimilitarista in tempo di guerra fredda.
Pur con diverse leggerezze e incongruenze a livello di sceneggiatura (dovute ad uno sviluppo eccessivamente lineare di un soggetto decisamente didascalico) ed un comparto scenografico votato al risparmio, è un film che gioca le sue carte più sulla costruzione dell'atmosfera che sulla credibilità dei personaggi, precipitando gli eventi nel vortice di una frettolosa escalation in cui si rivelano la meschinità dei caratteri umani (l'ambizioso agente assicurativo) o il loro ingenuo e coraggioso idealismo (la bella segretaria) e dove la salvezza del mondo viene affidata ad una oscura e incomprensibile formula recitata davanti alla impenetrabile maschera di un implacabile distruttore metallico («Klaatu, Barada, Nikto!»). Regista di sicuro mestiere e di qualche arguzia, Wise dissemina il film degli ingannevoli indizi di una ironica ambiguità (la pensionante che fa illazioni sulla natura terrestre del fenomeno) e centra una descrizione scenografica dei simboli del potere (il campidoglio) in una dialettica di forze contrapposte in cui si propende più per la ragionevolezza del messaggio alieno (marziano?) piuttosto che per la scelleratezza autodistruttiva di una autoctona civiltà marziale o sulle ricadute negative dei progressi scientifici (la visita al cimitero monumentale di Arligton, la rigida ottusità del comando militare, la burocratica stupità dei governi della Terra). Girato in economia dalla 20th Century Fox è una ingenua parabola pacifista che prelude al maccartismo e fu sconfesssata dall'autore del libro da cui è tratta. Ottimi comunque i protagonisti principali: un penetrante e misurato Michael Rennie nella parte dell'ambasciatore alieno nei panni di un impostore umano (di nome Carpenter!) e la bella Patricia Neal intrepida mammina impegnata a salvare il mondo. Remake del 2008 con l'insipido blockbuster interpretao da Keanu/Klaatu Reeves e dalla sempreverde Jennifer Connelly. Conservato nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.
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sponge 2
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giovedì 3 marzo 2011
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immortale--da vedere sempre da qui al 2999
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gia' il mio film guida della mia gioventu' a cui sono legato in maniera indissolubile---
non posso che parlarne bene...dall'inizio alla fine..
non posso catalogarlo come capolavoro ,ma super ottimo film si!!!
la trama .il messaggio di pace, gli effetti speciali discreti per l'epoca...
il grande ROBERT WISEalla regia di un classico senza tempo...
il remake non puo' assolutamente competere con l'inventiva e l'estro degli attori
del film del 1951....4 super stellone e forse piu..
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claudus
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giovedì 30 settembre 2010
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ricatto alla terra con molta fanta e poca scienza
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I film di fantascienza sono troppo dipendenti dalla tecnologia...Ecco perchè è necessario non cadere nelle trappole del tempo per fare un grande film di genere.
Chi considera questo film un capolavoro non ha visto abbastanza film e quindi è un ignorante.
Robert Wise è un ottimo regista, ma qui commette tre errori imperdonabili.
1) La banalità dei motivi per cui gli alieni vengono sulla Terra,ad avvertire cioè che verrano distrutti se procederanno ad agire in un certo modo. Praticamente un ricatto.
La scienza non deve , quindi, essere usata per i materiali bellici...Ma allora per quale motivo il robot poteva disintegrare chi voleva? Significa che il progresso della scienza a loro è stato permesso ! E come ne hanno capito gli errori, se non attraverso l'esperienza del loro sbagliato utilizzo?
2) Il grossolano equivoco di utilizzare certi costumi, che nel tempo si sarebbero mostrati davvero noiosamente carnevaleschi.
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I film di fantascienza sono troppo dipendenti dalla tecnologia...Ecco perchè è necessario non cadere nelle trappole del tempo per fare un grande film di genere.
Chi considera questo film un capolavoro non ha visto abbastanza film e quindi è un ignorante.
Robert Wise è un ottimo regista, ma qui commette tre errori imperdonabili.
1) La banalità dei motivi per cui gli alieni vengono sulla Terra,ad avvertire cioè che verrano distrutti se procederanno ad agire in un certo modo. Praticamente un ricatto.
La scienza non deve , quindi, essere usata per i materiali bellici...Ma allora per quale motivo il robot poteva disintegrare chi voleva? Significa che il progresso della scienza a loro è stato permesso ! E come ne hanno capito gli errori, se non attraverso l'esperienza del loro sbagliato utilizzo?
2) Il grossolano equivoco di utilizzare certi costumi, che nel tempo si sarebbero mostrati davvero noiosamente carnevaleschi.Del Gort non ne parliamo neanche...Davvero ridicolo, un pompiere dello spazio, camminava come un palombaro ma si vedeva benissimo che aveva delle gambe umane !
Era una cosa da prevedere, Kubrick insegna...(vedi monolite).
3) Mostrare l'interno dell'astronave...I dispositivi di funzionamento risultano a oggi poco più che dei fossili, tanto che possiamo guardare questi alieni avanzati come a dei cavernicoli.
Per il resto il ritmo del film, la regia e le interpretazioni sono davvero buone. Il film non è affatto antiquato nella sua parte poliziesca...
Il ritorno dalla morte solo temporaneo...è interessante...Come è stata buona l'idea di togliere la corrente elettrica dal mondo...Anche se trattata superficialmente( come lasciarla negli ospedali etc...Non ci viene spiegato ).
Ma non si può per questo far finta di non aver notato le suddette lacune.
Troppo approssimativo
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(di andrea_65)
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cinedemo
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lunedì 29 dicembre 2008
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un classico imperdibile
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Un classico della fantascienza,
con poco (film del 51)... molti risultati!
Da vedere e da non paragonare.
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trestelle
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domenica 28 dicembre 2008
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un film vuoto
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Ma Wise ha mai sentito parlare di pathos?
Se uno come Sergio Leone impiega diversi minuti soltanto per far estrarre un'arma a un tizio incalzando con la musica a accelerando gli stacchi tra uno sguardo ed un altro un motivo ci sarà! Wise caro mio ti mando il DVD di Leone visto che alla lezione di pathos hai preferito probabilmente fare un salto da I-Hop.
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