samanta
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mercoledì 17 giugno 2020
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tre coppie in crisi ...
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Il film del 1949 ebbe un notevole successo: Joseph Mankiewicz conseguì nel 1950 2 Oscar per la regia e la sceneggiatura, doppietta che ripeterà l'anno successivo con Eva contro Eva.
Nella cittadina sobborgo di una grande città, vivono 3 coppie dell'alta borghesia: Brad (Jeffrey Lynn) importante manager che ha conosciuto e sposato l'ausiliaria Deborah (Jeanne Crain) di origini modeste; i suoi grandi amici fin dall'infanzia: Porter (Paul Douglas) ricco imprenditore che ha sposato la più giovane e bella Lora (Linda Darnell) sua impiegata di umili condizioni e in fine George (Kirk Dougla) un insegnante che si accontenta di uno stipendio modesto perchè infervorato dalla sua missione di educatore e che ha sposato la ricca Rita (Ann Sothern) anche lei amica d'infanzia totalmente presa dal lavoro di scrittrice di radiodrammi.
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Il film del 1949 ebbe un notevole successo: Joseph Mankiewicz conseguì nel 1950 2 Oscar per la regia e la sceneggiatura, doppietta che ripeterà l'anno successivo con Eva contro Eva.
Nella cittadina sobborgo di una grande città, vivono 3 coppie dell'alta borghesia: Brad (Jeffrey Lynn) importante manager che ha conosciuto e sposato l'ausiliaria Deborah (Jeanne Crain) di origini modeste; i suoi grandi amici fin dall'infanzia: Porter (Paul Douglas) ricco imprenditore che ha sposato la più giovane e bella Lora (Linda Darnell) sua impiegata di umili condizioni e in fine George (Kirk Dougla) un insegnante che si accontenta di uno stipendio modesto perchè infervorato dalla sua missione di educatore e che ha sposato la ricca Rita (Ann Sothern) anche lei amica d'infanzia totalmente presa dal lavoro di scrittrice di radiodrammi. Annualmente si svolge un picnic della scuola, mentre la sera si svolge un ballo nel club esclusivo, le 3 mogli accompagnano i bambini e mentre salgono sul traghetto che li porta al luogo del picnic, ricevono una lettera di un'amica Eva Ross che aveva lasciato la città che le informa che con lei era fuggito uno dei loro mariti. Eva, bella, ricca e di classe, voce parlante nel film, non si vedrà mai, ma era continuamente presente nei discorsi di ammirazione dei mariti ("gusto e discernimento .. sono cose che le donne imparono dalle riviste ma in Eva sono accessori naturali" e nelle maldicenze delle mogli, le donne non possono telefonare nel luogo del picnic ma rievocano in 3 lunghi flashback i momenti salienti dei loro matrimoni in crisi. Ritornate a casa Lora e Rita trovano i loro mariti, invece Deborah trova un biglietto di Brad che le dice che non ritorna casa se non il giorno dopo, La donna è distrutta ma convinta dalle amiche va al ballo, ma angosciata cerca di scappare. Porter informato della lettera la ferma e davanti a tutti confessa che lui era fuggito con Eva, ma pentito era ritornato. Deborah è sollevata e Porter dice alla moglie che potrebbe divorziare avendo confessato il tradimento, Lora risponde che non ha sentito nulla e i 2 si riconciliano.
Il film conferma l'abilità del regista a descrivere ritratti psicologici delle donne a tutto tondo in modo approfondito: Deborah è imbarazzata di frequentare ambienti di ricchi snob, Lora è ossessionata dal sospetto che il marito l'abbia comprata con i soldi per la sua avvenenza ma che non l'amasse, solo alla fine capisce che l'amore è reciproco. Il film è pervaso da una sottile ironia sulle abitudini della upper class: l'alcool, i pettegolezzi, le apparenze, Deborah afferma "io non so fingere come voi". I dialoghi sono brllanti, profetico il monologo di George sulla prevaricazione della pubblicità commerciale.
Ottima la recitazione delle 3 mogli: Linda Darnell considerata una delle donne più belle del mondo dopo un decennio di successi(Ambra, Infedelmente tua) declinò per l'alcolismo e morì tragicamente a 41 anni nell'incendio della sua casa, Jeanne Crain ebbe una vita tranquilla dopo alcuni film notevoli (Pinki la negra bianca, La gente mormora) sparì dalle scene, Ann Sothern bravissima attrice teatrale non riusci a sfondare nel cinema. Ottimi Kirk Douglas e Paul Douglas, in una parte minore la brava Thelma Ritter (La finestra sul cortile). Il commento finale di Eva "nessun cavaliere per una donna di classe". Un film ottimo da vedere.
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barbara83
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lunedì 24 agosto 2009
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una lettera, tre storie.
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Eva Ross: una donna capace di fare innamorare di se tre uomini, o almeno questo è quello che pensano le rispettive mogli.
Una commedia aggraziata che si diverte a raccontare con ironia la media e alta borghesia di una cittadina divisa tra provincialismo e desiderio di mondanità.
La misteriosa e affascinante Eva Ross, che lo spettatore conosce soltanto attraverso e le parole invidiose delle tre protagoniste e gli sguardi languidi che le rivolgono i loro consorti,invia alle sue più care amiche la medesima lettera: proprio mentre loro stanno partendo per una gita coni bambini dell’orfanotrofrio lei sta lasciando la città con uno dei loro mariti.
Eva Ross è bellissima, sofisticata e sempre adeguata: Deborah, Lora e Rita lo sanno benissimo e, ancora di più, si rendono conto di come questo sia anche il pensiero dei loro mariti.
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Eva Ross: una donna capace di fare innamorare di se tre uomini, o almeno questo è quello che pensano le rispettive mogli.
Una commedia aggraziata che si diverte a raccontare con ironia la media e alta borghesia di una cittadina divisa tra provincialismo e desiderio di mondanità.
La misteriosa e affascinante Eva Ross, che lo spettatore conosce soltanto attraverso e le parole invidiose delle tre protagoniste e gli sguardi languidi che le rivolgono i loro consorti,invia alle sue più care amiche la medesima lettera: proprio mentre loro stanno partendo per una gita coni bambini dell’orfanotrofrio lei sta lasciando la città con uno dei loro mariti.
Eva Ross è bellissima, sofisticata e sempre adeguata: Deborah, Lora e Rita lo sanno benissimo e, ancora di più, si rendono conto di come questo sia anche il pensiero dei loro mariti. Se ci fosse una donna capace di sedurre la loro dolce metà, bhe quella sarebbe proprio lei.
E il dubbio, meschinamente, si insinua. Quell’uomo sarà mio marito?
Per tentare di rispondere a questo interrogativo non resta che affidarsi ai ricordi.
Di qui tre lunghi flash back a raccontare allegramente come nelle diverse vite di coppia si insinui spesso, anche se discretamente, la figura di Eva Ross.
Sulla prima (esilerante) uscita in società della campagnola e impacciata Deborah si allunga l’ombra di Eva che, come le ricordano in questa occasione, è l’unica in città ad essere veramente di classe come il di lei marito.
Ma anche per Lora, la forte e combattiva donna in carriera, essere quella che porta i pantaloni in casa (cosa non da poco nel 1949) potrebbe rivelarsi un rischio.
Per la bellissima Rita, Eva è una foto rimasta a lungo in una cornice d’argento sul pianoforte di quello che era uno scapolo d’oro prima che lei riuscisse a farlo innamorare.
Situazioni che fanno ridere e sorridere in un film che, nonostante gli anni, non ha perso la capacità di divertirci e di guidarci con un tocco leggero verso un romantico lieto fine che non sempre appare scontato.
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