Adamo e Amanda, felici coniugi e brillanti avvocati newyorkesi, si ritrovano coinvolti in una causa legale che fa scalpore: un uomo con la sua amante è stato messo sotto tiro dalla moglie trascurata - e soggetta a violenze - che li ha presi a revolverate senza nemmeno ferirli, tanta era la sua paura di agire in tal modo. La particolarità sta nel fatto che Adamo assume la difesa dell'uomo, mentre Amanda, che vede nella donna una vittima del maschilismo imperante all'epoca, ne diviene avvocato difensore. La causa, se dapprima appare disperata per l'imputata, viene man mano riequilibrata dal brillante operato di Amanda. Peccato che la sua contrapposizione con Adamo si riveli perniciosa nella loro vita di coppia, tanto da portarli sull'orlo della rottura.
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Adamo e Amanda, felici coniugi e brillanti avvocati newyorkesi, si ritrovano coinvolti in una causa legale che fa scalpore: un uomo con la sua amante è stato messo sotto tiro dalla moglie trascurata - e soggetta a violenze - che li ha presi a revolverate senza nemmeno ferirli, tanta era la sua paura di agire in tal modo. La particolarità sta nel fatto che Adamo assume la difesa dell'uomo, mentre Amanda, che vede nella donna una vittima del maschilismo imperante all'epoca, ne diviene avvocato difensore. La causa, se dapprima appare disperata per l'imputata, viene man mano riequilibrata dal brillante operato di Amanda. Peccato che la sua contrapposizione con Adamo si riveli perniciosa nella loro vita di coppia, tanto da portarli sull'orlo della rottura... Sapiente commedia capace di trattare con leggerezza ed efficacia un tema piuttosto all'avanguardia per l'epoca, il lavoro di Cukor si avvale delle ottime interpretazioni degli inseparabili Katharine Hepburn e Spencer Tracy. La parte cruciale della pellicola è strutturata dividendo le singole giornate in due: la mattina, in tribunale, e la sera, a casa dei due avvocati. La causa legale è sviluppata in maniera avvincente. Il tono in cui è trattato un problema concreto e spinoso come quello del maschilismo è mirabile, perchè riesce sempre a mantenere quella leggerezza propria della commedia senza mai perdere la necessaria vena di drammaticità e serietà, acuite dai continui colpi di scena, che rendono quantomai viva la sceneggiatura. Anche il finale, ovviamente lieto - come si conviene ad un film del genere -, lascia aperto spazio a qualunque presa di posizione da parte dello spettatore: chi ha ragione? Il bonario conservatorismo di Adamo o il progressismo pasionario (giusto o in alcuni frangenti un po' strumentalizzatore?) di Amanda? Ad ognuno di voi la scelta, anche se l'efficacia con cui Cukor mette in luce, con leggerezza, immediatezza ed un taglio immediatamente recepibile dagli occhi di qualsiasi tipo di pubblico, una questione così scottante e le sacrosante istanze di chi si batte per risolverla partendo da una condizione di debolezza, contribuisce ad aprire uno squarcio, cordiale ma deciso, nella mentalità dell'epoca (dell'epoca?). Lodevole.
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