Mario Gromo
La Stampa
Con Marlene Dietrich è sorta una nuova stella che per ora oscura molte altre, è nato un nuovo idolo per le folle pigiate nel buio. Piccola attrice di operette, i suoi primi film (Signora, Enigma, La nave degli uomini perduti) non furono molto notati, Marlene alternava le sue modeste esibizioni negli studi berlinesi con il piccolo palcoscenico di una taverna. Qui la vide Josef Von Sternberg, in cerca di un'attrice per la Lola-Lola del suo Angelo azzurro. È probabile che il regista vedesse senz'altro in lei, vivente, il «suo» personaggio; e tutti ricordano il trionfo dell'attrice sconosciuta al fianco di Emil Jannings. [...]
di Mario Gromo, articolo completo (3441 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 1957