Jonathan degli orsi |
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Un film di Enzo G. Castellari.
Con John Saxon, Franco Nero, Rodrigo Obregon, Floyd Red Crow Westerman, David Hess.
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Avventura,
durata 100 min.
- Italia, Russia 1995.
- Penta Distribuzione
uscita venerdì 21 aprile 1995.
MYMONETRO
Jonathan degli orsi
valutazione media:
2,84
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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passione ecologica e per gli"indiani"di elgatolocoFeedback: 257582 | altri commenti e recensioni di elgatoloco |
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giovedì 14 giugno 2018 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Enzo G.Castellari, autore di questo"JOnathan degli orsi"(1995), con l'aiuto di Franco Nero, che qui non è solo protagonista, ma anche produttore e coautore(ha scritto con il regista soggetto e sceneggiatura), un perto'rimembrando il suo vecchio"Keoma", precedente di quasi vent'anni, un po'guardando al modello di"A Man Called Horse"(1970, di Elliot Siverstein)di buona memoria, un po'al proprio"Koema", precedente di circa vent'anni rispetto a questo"Jonathan degli orsi", ripropone la tematica della difesa della natura(spazi liberi e incontaminati, ma soprattutto gli animali e la flora, dove quintessenza-emblema archetipico della natura è comunque l'orso, per resistenza, bellezza e forza e Nero non può non aver rimembrato anche"Zanna bianca",dal grande Jack London), ma anche quella degli"Indiani d'America", detti anche, sciattamente"pellerossa", ma meglio ancora, ionvece, "Nativi Americani", ci narra di un ragazzo"bianco"cresciuto tra i Nativi e fiero di difenderne diritti e memoria. Pur se il film tende talora a perdersi"in mille rivoli", come accade, in effetti, a chi ha molto da dire e/o vuol dire troppo(scene d'azione, intimistiche, rituali), bisogna apprezzarne il coragggio e la volontà di comunicare, oltre il solito, molto commerciale, "restingersi all'azione", alla facile ricerca del consenso in chi ha ormoni a mille e tende, appunto, alla sola azione e magari alla violenza, ideali importanti quali quelli citati. Insieme a John Saxon, il vilain, a Melody Robertson, il vero e unico sogno d'amore, a Floyd Rew Crow Westerman(un nativo USA vero ci vuole e qui è opportuno), oltre a un po'di floklore, non sappiamo fino a che punto ricostruito, il film, senza voler essere un capolavoro e senza attingere quel livello, risulta comunque piacevole, oltre ad essere, appunto, evocatore di altri tempi e di altri film... El Gato
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