Un uomo, una città |
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Un film di Romolo Guerrieri.
Con Enrico Maria Salerno, Luciano Salce, Françoise Fabian, Anna Campori, Attilio Dottesio.
continua»
Drammatico,
durata 92 min.
- Italia 1974.
MYMONETRO
Un uomo, una città
valutazione media:
3,00
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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poliziottesco"altro"di elgatolocoFeedback: 257582 | altri commenti e recensioni di elgatoloco |
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giovedì 27 aprile 2017 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
"Un uomo, una città"di Romolo Guerrieri, ma scritto da molti altri(nel 1974)è un"poliziottesco"che svela gli"altarini"della "Torino bene"(Torino come capitale ideale del neocapitalismo italiano, in parte europeo, ma potenzialmente il discorso è mondiale), con un ritmo serrato, ma non solo e non necessariamente da thriller: il commissario, interpretato da Enrico Maria Salerno(attore vero, non "manichino"da rivistina patinata o "popolare")non esita a metterli in mostra, dopo averli scovati, dietro la patina della"borghese apparenza", supportato in questo da un"giornalista democratico", un po'avvinazzato ma sempre lucido quando scrive, un sorprendente Luciano Salce, le ottime Paola Quattrini e Françoise Fabian, per non dire di Tino Carraro nella parte di un ex-dipendente FIAT"sciupà"...funambolico, per dire poco. Poliziottesco più che altro in apparenza, dunque, più che altro per far passare una produzione di senso di durissima critica sociale, implacabile in certi momenti e che lo sia solo"in apparenza"o comunque quale copertura lo dimostrano i citati grandi interpreti(il che vale anche al femminile, ça va de soi...); film d'attori/attrici veri/e, non fotoromanzi filmati... Duramente anche di quegli anni, questo film, ma senza la patina fascistoide"law and order"tipica di altri"poliziotteschi"(volendo rimanere alla definizione di genere, così com'è, nuda e cruda)ma declinato come volano di critica sociale e(se si intende il termine in senso ampio) anche politica, questo film he vede anche il grande cantautore piemontese Gipo Farassino, anch'egli scomparso, in un piccolo ruolo, di cantante popolare in un locale. "Glorydays"di altri anni, di un altro tempo, diremmo(critica sociale, si diceva, cosa bisognerebbe fare oggi?), di un"altro mondo", possibile o im/possibile che esso sia. El Gato
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