The Night Flier |
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Un film di Mark Pavia.
Con Dan Monahan, Miguel Ferrer, Julie Entwisle, Michael H. Moss, John Bennes.
continua»
Titolo originale Stephen King's The Night Flier.
Horror,
durata 97 min.
- USA 1997.
- Medusa
uscita mercoledì 30 aprile 1997.
MYMONETRO
The Night Flier
valutazione media:
2,50
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Chi di penna ferisce...di gianleo67Feedback: 61482 | altri commenti e recensioni di gianleo67 |
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domenica 4 novembre 2012 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Cinico e spregiudicato cronista di un giornale scandalistico si mette sulla tracce di un imprendibile aviatore che, nottetempo, atterra in piccoli e sperduti aeroporti della provincia americana e vampirizza i malcapitati che trova sul suo cammino. Il suo sarà un viaggio di sola andata verso l'orrore e la dannazione. Versione, riveduta e corretta, del "Phantom der nacht' sotto le mentite spoglie di un misterioso aviatore notturno e insieme spietato killer seriale con tanto di maschera e mantello nero; oscuro connubio tra sfuggente ed inafferabile soggetto della cronaca nera e misteriosa incarnazione di una astrusa leggenda metropolitana. La rilettura del mito si avvale dei classici topoi del genere: un Cessna Skymaster nero come la leggendaria 'Zarina Katrina' con tanto di cumuli di terra putrida a bordo; l'invincibile potere di suggestione e sottomissione con cui l'immonda e affascinante creatura ipnotizza i suoi fedeli servitori (con beffarda ironia egli si fa chiamare proprio Renfield), persino la ricerca impossibile del suo perduto ed eterno amore. Ironica e macabra messa alla berlina del giornalismo scandalistico che ricercando ossessivamente l'oggetto (il soggetto) del suo morboso interesse, finisce per rinvenire l'essenza stessa del male come misteriosa e invincibile forza di manipolazione della realtà in grado di capovolgere i rapporti di forza e ritorcersi contro i suoi deboli figli degeneri: patetiche e tragicomiche parodie del mito faustiano. Pur con queste velleità da pamphlet morale, il film mantiene una sua coerente logica narrativa, giocando con le atmosfere brumose dell'opera di Stocker e attingendo a piene mani dall'universo del bizzarro e del fantastico che irrompe, inaspettato e sconcertante, nell'ordinario quotidiano: marchio di fabbrica dellinesauribile vena creativa del maestro dell'orrore Stephen King. Non ostante i limiti di racconto di genere, è condotto con mano sicura dal bravo Mark Pavia che si avvale della convincente prova di un attonito e cinico Michel Ferrer. Macabro battesimo del sangue per la praticante Julie Entwisle che fa proprio il motto del suo sciagurato mentore: 'Mai credere in quello che scrivi, mai scrivere quello in cui credi'. Efficace finale ad effetto. Faustiano.
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