Il diritto di uccidere |
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Un film di Nicholas Ray.
Con Gloria Grahame, Humphrey Bogart, Frank Lovejoy
Titolo originale In a Lonely Place.
Drammatico,
Ratings: Kids+16,
b/n
durata 91 min.
- USA 1950.
MYMONETRO
Il diritto di uccidere
valutazione media:
4,00
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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SONO NATO QUANDO TU MI HAI BACIATO....di fedeletoFeedback: 49430 | altri commenti e recensioni di fedeleto |
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mercoledì 3 ottobre 2012 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Dixon Steel e' uno sceneggiatore di successo,ma decisamente sofferente per non riuscire a creare soggetti propri visto che lo costringono a trarre sceneggiature dai libri.Una sera accompagnando una bella ragazza a casa sua per farsi raccontare un libro da cui dovra' trarre la sceneggiatura,incontra una donna che lo affascina terribilmente.Il giorno dopo la ragazza che stava a casa sua e che ha lasciato andare via pagandole il taxi,viene trovata morta.La sua vicina,ovvero la ragazza affascinante testimoniera' a favore,e tra i due poco dopo scoppiera' l'amore,peccato che Dixon sia un uomo dal temperamento violento e che la povera donna abbia paura di lui dopo averlo visto picchiare un ragazzo selvaggiamente fino quasi a ucciderlo.L'amore non trionfera',e i due si lascieranno con l'ultima frase-Sono nato quando tu mi hai baciato,sono morto quando tu mi hai lasciato,ho vissuto quelle poche settimane che mi hai amato.NIcholas Ray(la donna del bandito),dopo il trionfo con Bogart nei Bassifondi di San Francisco,dirige un'altra pellicola straordinaria,tratta dal romanzo di Dorothy Hughes.La bellezza del film sta nell'esprimere una mafia come quella di Hollywood che prende il sopravvento e che non permette agli artisti di esprimersi pienamente.Dixon e' un personaggio spezzato,dove da una parte e' rissoso,inquieto,violento,e dall'altra ha il suo opposto,dolce mite ,calmo.Tutto questo e' il frutto della passione verso la sua donna,una purezza in cui vede la sua bellezza(una sorta di bella e la bestia),e in tutto questo si snodano vari punti.Dixon e' dinamite come dice il suo agente.Ottima la fotografia di Burnett Guffrey,magistrale in varie sequenze(la scena in cui Dixon chiede al suo amico di emulare la scena dell'omicidio e gli occhi di dixon sono illuminati piu' di tutte la altre parti del corpo,uguale nella scena finale in cui perde il senno e sta' per uccidere la sua donna,quello sguardo e' illuminato come fosse un impeto di pazzia).Uno dei film migliori mai realizzati da Hollywood,con Bogart impeccabile e Gloria Grahame alla sua altezza.Non mancano pertanto i punti del cinema di Ray,la violenza come espressione della propria sofferenza,e la perdita di tutto come punizione.Interessante tra l'altro la prima mezz'ora,che sembra quasi una commedia(la guardarobiera che scherza e crede lui sia un uomo malintenzionato,soprattutto anche le musiche iniziali prive di qualsiasi suspence ma al contrario allegre),per diventare poi un giallo morboso.Indimenticabile la scena finale,e la complicita' dei due nello scambio delle sigarette.Capolavoro.Estremamente differente dal romanzo da cui e' tratto.E forse e' molto meglio cosi.
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