fedeleto
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mercoledì 3 ottobre 2012
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sono nato quando tu mi hai baciato....
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Dixon Steel e' uno sceneggiatore di successo,ma decisamente sofferente per non riuscire a creare soggetti propri visto che lo costringono a trarre sceneggiature dai libri.Una sera accompagnando una bella ragazza a casa sua per farsi raccontare un libro da cui dovra' trarre la sceneggiatura,incontra una donna che lo affascina terribilmente.Il giorno dopo la ragazza che stava a casa sua e che ha lasciato andare via pagandole il taxi,viene trovata morta.La sua vicina,ovvero la ragazza affascinante testimoniera' a favore,e tra i due poco dopo scoppiera' l'amore,peccato che Dixon sia un uomo dal temperamento violento e che la povera donna abbia paura di lui dopo averlo visto picchiare un ragazzo selvaggiamente fino quasi a ucciderlo.
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Dixon Steel e' uno sceneggiatore di successo,ma decisamente sofferente per non riuscire a creare soggetti propri visto che lo costringono a trarre sceneggiature dai libri.Una sera accompagnando una bella ragazza a casa sua per farsi raccontare un libro da cui dovra' trarre la sceneggiatura,incontra una donna che lo affascina terribilmente.Il giorno dopo la ragazza che stava a casa sua e che ha lasciato andare via pagandole il taxi,viene trovata morta.La sua vicina,ovvero la ragazza affascinante testimoniera' a favore,e tra i due poco dopo scoppiera' l'amore,peccato che Dixon sia un uomo dal temperamento violento e che la povera donna abbia paura di lui dopo averlo visto picchiare un ragazzo selvaggiamente fino quasi a ucciderlo.L'amore non trionfera',e i due si lascieranno con l'ultima frase-Sono nato quando tu mi hai baciato,sono morto quando tu mi hai lasciato,ho vissuto quelle poche settimane che mi hai amato.NIcholas Ray(la donna del bandito),dopo il trionfo con Bogart nei Bassifondi di San Francisco,dirige un'altra pellicola straordinaria,tratta dal romanzo di Dorothy Hughes.La bellezza del film sta nell'esprimere una mafia come quella di Hollywood che prende il sopravvento e che non permette agli artisti di esprimersi pienamente.Dixon e' un personaggio spezzato,dove da una parte e' rissoso,inquieto,violento,e dall'altra ha il suo opposto,dolce mite ,calmo.Tutto questo e' il frutto della passione verso la sua donna,una purezza in cui vede la sua bellezza(una sorta di bella e la bestia),e in tutto questo si snodano vari punti.Dixon e' dinamite come dice il suo agente.Ottima la fotografia di Burnett Guffrey,magistrale in varie sequenze(la scena in cui Dixon chiede al suo amico di emulare la scena dell'omicidio e gli occhi di dixon sono illuminati piu' di tutte la altre parti del corpo,uguale nella scena finale in cui perde il senno e sta' per uccidere la sua donna,quello sguardo e' illuminato come fosse un impeto di pazzia).Uno dei film migliori mai realizzati da Hollywood,con Bogart impeccabile e Gloria Grahame alla sua altezza.Non mancano pertanto i punti del cinema di Ray,la violenza come espressione della propria sofferenza,e la perdita di tutto come punizione.Interessante tra l'altro la prima mezz'ora,che sembra quasi una commedia(la guardarobiera che scherza e crede lui sia un uomo malintenzionato,soprattutto anche le musiche iniziali prive di qualsiasi suspence ma al contrario allegre),per diventare poi un giallo morboso.Indimenticabile la scena finale,e la complicita' dei due nello scambio delle sigarette.Capolavoro.Estremamente differente dal romanzo da cui e' tratto.E forse e' molto meglio cosi.
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samanta
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martedì 28 maggio 2024
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lo sceneggiatore violento
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Il film uscito nel 1950 è un noir commedia drammatica con risvolti "giallo poliziesco". La regia è di Nicholas Ray passato alla storia per il film "Gioventù bruciata", Ray aveva iniziato la direzione con film noir e drammatici (Ti ho sempre mentito, La seduttrice) fece un'incursione nel western con l'insolito Johnny Guitar per poi passare ad altri generi compresi colossal storici (Il Re dei re, 55 giorni a Pechino).
Siamo nel 1950 ad Hollywood, Dix Steele (Humphrey Bogart) è un noto sceneggiatore di successo che dopo 3 anni di guerra, ritorna ad Hllywood ma è in fase calante, non riesce più a scrivere, è una persona geniale, spiritosa anche romantica, ma ha un punto debole: un carattere paranoide che lo induce ad atti di violenza nei confronti di chi lo insulta o pensa gli abbia fatto un torto.
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Il film uscito nel 1950 è un noir commedia drammatica con risvolti "giallo poliziesco". La regia è di Nicholas Ray passato alla storia per il film "Gioventù bruciata", Ray aveva iniziato la direzione con film noir e drammatici (Ti ho sempre mentito, La seduttrice) fece un'incursione nel western con l'insolito Johnny Guitar per poi passare ad altri generi compresi colossal storici (Il Re dei re, 55 giorni a Pechino).
Siamo nel 1950 ad Hollywood, Dix Steele (Humphrey Bogart) è un noto sceneggiatore di successo che dopo 3 anni di guerra, ritorna ad Hllywood ma è in fase calante, non riesce più a scrivere, è una persona geniale, spiritosa anche romantica, ma ha un punto debole: un carattere paranoide che lo induce ad atti di violenza nei confronti di chi lo insulta o pensa gli abbia fatto un torto. Un produttore gli ha chiesto di sceneggiare un romanzo best seller, ma Dix non ha voglia di leggerlo, ne dà una copia alla guardarobiera del suo ristorante Mildred (Martha Stewart), l'invita casa sua una sera perchè gli racconti la trama, dopo una mezz'ora la congeda e le dà i soldi per il taxi, una vicina di casa Laurel (Gloria Grahame) osserva la scena. Il mattino seguente Dix è svegliato dal sergente di polizia Nicolai (Frank Lovejoy), suo amico e che aveva combattuto con lui, che lo invita a venire alla centrale di polizia dove il capitano Lochner (Carl Benton Reid) gli contesta la presenza di Mildred che è stata ritrovata uccisa e buttata fuoiri da un'auto, Dix fa presente che aveva congedato Mildred e che alla scena lo aveva visto la vicina, Laurel convocata conferma, ma Lochner rimane dell'avviso che lui sia il colpevole. Laurel e Dix si presentano e cominciano a frequentarsi innamorandosi, Dix grazie all'amore riprende la voglia di scrivere e i 2 progettano di sposarsi. Ma Dix ha improvvisi scatti d'ira, ad esempio va con Laurel a cena con Nicolai e la moglie, quando quest'ultima si lascia sfuggire che Lochner aveva suggerito l'incontro, Dix capisce che Lochner lo perseguita e va via con Laurel guidando con un pazzo, un lieve incidente con un automobilita che lo insulta fa scatenare Dix che lo pesta e sta per ammazzarlo trattenuto da Laurel atterrita. Laurel comprende i disturbi di Dix ma è appena uscita da una relazione con un violento e decide andare via proprio il giorno in cui sarebbe dovuta andare a Las Vegas con Dix per sposarsi, l'uomo la sorprende con la valigia e le mette le mani al collo e solo all'ultimo lascia la presa e se ne va via comprendendo che tutto era finito con Laurel. Quanto a Mildred Lochner aveva arrestato il vero colpevole: il fidanzato che ha confessato.
Il film non è un thriller o un poliziesco, piuttosto un dramma con risvolti polizieschi, il soggetto è originale anche se rientra nel filone "Hollywood guarda sé stessa". Dix però è il centro della vicenda, il dramma è incentrato sulla personalità contraddittoria e disturbata dello scrittore che pur generoso e romantico (come rivolgere frasi galanti e sentimentali a Laurel che riempe di regali) non riesce a controllare gli impulsi violenti che sopravvengono anche quando ha raggiunto 2 obiettivi: una donna che ama e che lo ama e scrivere una sceneggiatura che entusiasma il produttore. Nel fim avverto alcune criticità: non viene spiegato quale sia il trauma da cui deriva la violenza incontrollata che sconvolge Dix e il il risvolto poliziesco è poliziesco e non si comprende il perchè della confessione del fidanzato di Mildred. Bogart riesce a superare i punti deboli del racconto con un'interpretazione che forse è la sua migliore in assoluto e comunque una delle migliori della carriera, nel pestaggio dell'automobilista il suo volto adirato si trasforma quando sale in macchina in un volto sereno e tranquillo, con poca gestualità esprime sentimenti opposti. Il regista si vanta il merito di aver diretto "un Bogart senza pistola" non il solito poliziotto o bandito, però grazie all'attore il film ha un salto di qualità. Il regista comunque ha diretto bene le scene e i vari eventi, brava anche Gloria Grahame che era sua moglie, l'anno successivo nell'aprile del 1951 la sorprese a letto con il figlio Tony di 13 anni avuto dalla prima moglie divorziò dalla Grahame che però, dopo un altro marito, 8 anni dopo sposò Tony da cui ebbe 2 figli. Gli altri personaggi sono interpretati modestamente, 4 stelle ma una è dovuta a Bogart.
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luca scialò
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lunedì 11 luglio 2011
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dixon steel, uomo dalla doppia personalità
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Dixon Steele è uno sceneggiatore di Hollywood in crisi, che ospita in casa sua un'altra dipendente della casa di produzione per cui lavora. Da lei annoiato, decide di mandarla subito via chiamandole un taxi. L'indomani mattina presto però, viene convocato dalla polizia che gli riferisce che la donna è stata violentemente uccisa.
L'uomo resta freddo, ma quando comincia a frequentare la sua vicina, teste importante per le indagini, comincia a tirar fuori il suo lato violento represso. Destando più di un sospetto che l'assassino fosse proprio lui.
Come sovente è accaduto nella carriera di Nicholas Ray, la trasposizione di romanzi da lui proposta ha retto quasi sempre ed esclusivamente sulla bravura di Humphrey Bogart, che come sempre, risponde alla grande all'appello.
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Dixon Steele è uno sceneggiatore di Hollywood in crisi, che ospita in casa sua un'altra dipendente della casa di produzione per cui lavora. Da lei annoiato, decide di mandarla subito via chiamandole un taxi. L'indomani mattina presto però, viene convocato dalla polizia che gli riferisce che la donna è stata violentemente uccisa.
L'uomo resta freddo, ma quando comincia a frequentare la sua vicina, teste importante per le indagini, comincia a tirar fuori il suo lato violento represso. Destando più di un sospetto che l'assassino fosse proprio lui.
Come sovente è accaduto nella carriera di Nicholas Ray, la trasposizione di romanzi da lui proposta ha retto quasi sempre ed esclusivamente sulla bravura di Humphrey Bogart, che come sempre, risponde alla grande all'appello. Il film sbanda di tanto in tanto, e quello che dovrebbe essere un thriller-giallo, si trasforma in una commedia che si infittisce solo nel finale.
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