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Nato per sfruttare, almeno nel titolo, il successo ottenuto dai film del filone iniziato con “Poveri ma belli”, questo lavoro diretto da Giorgio C. Simonelli non riesce a essere del tutto convincente. La storia tende a sfilacciarsi in mille rivoli che spesso difettano di congruenza e la tensione interna sembra talora cadere. Le canzoni, che in questo genere di film hanno normalmente la funzione di collante, appaiono spesso slegate dal contesto e contribuiscono non poco ad allentare il ritmo. Lo stesso Claudio Villa sembra più preoccupato di dare il meglio di sé nei momenti musicali che concentrato dalla recitazione. A tratti appare svagato, assente e non in sintonia con la sua parte. Non contribuisce a risollevare l’insieme neppure l’ambientazione a Napoli. La città, infatti, è poco caratterizzata e, se non ci fossero alcuni riferimenti riconoscibili, lo spettatore potrebbe tranquillamente pensare di trovarsi in qualunque città d’Italia. Nonostante tutto il film ottiene un buon successo, segno evidente che il nome di Claudio Villa è, di per sé, una garanzia.
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