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Michele Massimo Tarantini ha dichiarato che la sua regia si ispira al teatro francese (Feydeau, uno dei massimi autori dopo Molière) e napoletano dell'Ottocento e ha ribadito giustamente che per far ridere ci volgliono ottimi attori. Ma al di là della (almeno per il momento) scarsa considerazione della critica intellettuale il cugino di Mariano Laurenti è stato autore di alcune delle più buffe commedie sexy all'italiana. Nadia Cassini ricorda il successo anche presso le signore che la fermavano per strada con simpatia come quella del "caro coglionello" interpretato da Lino Banfi interprete di una trentina di film del genere, spesso in coppia con Alvaro Vitali in un duetto tradizionale di comicità popolare con innestati i loro caratteristici motivi dialettali e plebei. Il divertimento è sfrontatamente volgare, ma come mitigato dalla particolare amabile autoironia della (stupenda) protagonista. Non si capisce perchè la comicità da "caserma" (l'esercito è presente in molti di questi film) non debba avere una dignità estetica come altre, certo ha una sua giustificazione confermata dal gradimento popolare, questo almeno oggetto di profonde interpretazioni sociologiche.
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