Uomini si nasce, poliziotti si muore |
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Un film di Ruggero Deodato.
Con Franco Citti, Adolfo Celi, Marc Porel, Renato Salvatori, Silvia Dionisio.
continua»
Poliziesco,
b/n
durata 92 min.
- Italia 1976.
MYMONETRO
Uomini si nasce, poliziotti si muore
valutazione media:
2,17
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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poliziottesco rozzo, brutale ma efficacedi davide_chiappettaFeedback: 7859 | altri commenti e recensioni di davide_chiappetta |
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venerdì 13 maggio 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
L'unico film poliziottesco di Ruggiero Deodato, ma non è uno dei suoi migliori film.
Il film ha sequenze mozzafiato di inseguimenti e anche uccisioni ma la cosa finisce qui. Si c'è molta cinica ironia e violenza nel comportamento dei due sbirri ma lo sono anche il resto dei personaggi, quindi lo spettatore è costantemente disorientato (in senso negativo del termine) sul mondo che il regista Deodato vuole mostrarci. Non c'è nessuna differenza tra i poliziotti e i delinquenti, eccetto che i sbirri hanno i distintivi, e li mostrano alle persone che fermano sempre se non li ammazzano, e proprio per questo non ci si riesce ad identificarsi nei protagonisti. I due non sanno fare altro che uccidere o fare sesso con tutte le bellezze che incontrano. Non c'è nessun vero sviluppo ne nei caratteri dei due protagonisti ne in quelli dei cattivi, il comportamento amorale della domestica di casa Pasquini è assolutamente sradicato di qualsiasi logica narrativa, non c'è sviluppo neanche nella storia principale figuriamoci nelle sottotrame, eppure il film funziona, se seguiamo i protagonisti è per il fatto che i cattivi sono leggermente peggiori dei 'buoni' infatti il Pasquini fa estirpare un occhio a una spia tossicomane, mentre i due sbirri si limitavano allegramente a spezzare il collo o a bruciare vivi i delinquenti tra una battuta e l'altra, inoltre c'è un sapiente uso della musica unita all'azione che a differenza di quelle concitate e melodiche dei vari Micalizzi De Angelis Morricone Cipriani Bacalov, le sue sono romantiche come quelle di Bob Marley per fare da contrasto alle azioni violente cosi come farà nel suo masterpiece Cannibal Holocaust (forse memore di alcune sequenze musicali di Arancia Meccanica). Inoltre se si segue fino alla fine la storia è anche merito del grande Adolfo Celi che qui non si prende mai sul serio, essendo nello stesso tempo molto severo nel tenere a bada i due scalmanati poliziotti, in tutto questo Deodato è un autore originale al pari di Di Leo Lenzi Castellari Dallamano Caiano e company . (Deodato è sempre stato un provocatore, in tutti i suoi film mostra il disprezzo per le donne cosi come per gli animali, vedi ancora Cannibal Holocaust, infatti in questa scena al posto di essere investito un cieco e proprio il suo cane guida a subire un orrenda fine e in modo gratuito, o forse l'ha fatto per sottolineare ancora di piu la crudeltà e il cinismo di questi personaggi... ai posteri la non tanto ardua sentenza)
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