"Mc Q"di John Sturges(1974, John Sturges)rappresenta non dico un"hapax", osisa l'unica eccezione, per Wayne, in un film poliziesco, ma quasi. La sua immagine , anche qui, è quella di un"duro", integerrimo, che non rispetta tanto i superiori(anzi, dovessimo dire il vero, ben poco)che anzi si muove abbastanza provocatoriamente nei loro confronti, come altrimenti sa essere il duro cowboy che esorta severamente i figli(a me è sempre parsa l'immagine peggiore, autoritaria, più antipatica perché portatrice del germe dell0imperialismo della"dmeocrazia americana", ma ognuno/a vede le cose con la propria testa....)a seguire le tradizioni, il "buon padre"autoritario(per me un ossimoro, una contradictio in adiecto, ma ognuno/a la pensa a modo proprio, appunto,...), mentre qui, non dovendo esternare"i valori dell'old West le cose vanno meglio, dato che la retorica inerente a ciò non viene fuori(non parlo, per pietà, di opere come quelle inneggainti alla guerra imperialistica condotta dagli States contro il Vietnam, di cui Wayne è stato anche regisita o almeno cooregista), mentre il tenente Parker appunto va fino in fondo, non risparmaindo parenti di colleghi coinvolte in loschi traffici di droga con ovvie implicazioni criminali che arrivano"tranquillamente"anche all'omicidio). Decisamente, però, il cliché del cowboy o del miliare"puro" a Wayne rimane addosso, tanto che in un film come questo appare più perplesso, meno convinto,. può aver giocato anche il fatto che qui Wayne fosse deicsamente "sul viale del tramonto"a causa di una malattia terribile e implacabile che in pochi anni lo avrebbe condott alla fine, ma il risultato è, per l'appunto, non sempre troppo convincente. Il"miglor"Wayne p da ricercare altrove, sia nei film veramente grandi (anche western, certo)di un regista come John Ford(sarebbe stato grande anche se avesse diretto l'elenco telefonico, parafrasando Boris Vian, che però parlava di Edith Piaf....), sia in quelli meno belli, in cui sapeva esprimere però, finb troppo decisamente, i suoi valori, quello di un conservatore che, a differenza di Barry Goldwater, era invece, neppure inconsciamente, un puro reazioanrio, Virtù di un film che non è un capolavoro,a zni, ma che è decisamente migliore di quegli altri che invece il "più americano degli americani"vedeva come pienamente suoi, come reale espressione della sua grandezza attoriale. Il plot è tutt'altro che mal concepito, la realizzazione del film decisamente all'altezza del plot in questionme, appunto, Gli altri/le altre interpreti non arrancano, a differenza che altove(ossia appunto in altri film)dietro il grande eroe. Ed già qualcosa, anzi decisamente non poco,.. El Gato
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