enrico
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domenica 17 agosto 2008
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straordinaria interpretazione di depardieu
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Un film capolavoro per la trama in se, Depardieu riesce a coinvolgere lo spettatore con una delle sue più magistrali interpretazioni, catturando così un pubblico più vasto e non solo gli amanti di questa opera.
Gli scenari così come i costumi sono di impatto e si completano a perfezione nel film dando allo spettatore quella sensazione di realismo, una storia d'amore senza tempo che merita di essere vissuta sia vedendo questo film sia leggendo l'opera.
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pupina
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domenica 23 dicembre 2007
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bellissimo....
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che meraviglia... per chi non conoscesse la canzone "Cyrano" di Francesco Guccini consiglio di ascoltarla... Buone feste a tutti!!!!
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great steven
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mercoledì 23 gennaio 2013
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"spiacere è il mio piacere! io amo essere odiato".
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CYRANO DE BERGERAC (FR, 1990)
Diretto da JEAN-PAUL RAPPENEAU. Interpretato da GéRARD DEPARDIEU (Cyrano Ercole Savastano De Bergerac), VINCENT PEREZ (Cristiano De Neuvillette), ANNE BROCHET (Rossana), JACQUES WEBER (Conte De Guiche), ROLAND BERTIN (Ragueneau).
Dall'opera in cinque atti del drammaturgo Edmond Rostand (1868-1918), il regista, insieme allo sceneggiatore Jean-Claude Carrière, ha tratto un interessantissimo film che, attraverso un impiego intelligente del mezzo cinematografico, ha valorizzato tanto la pagina scritta dell'autore quanto l'ottima recitazione di tutti gli interpreti, avendo l'accortezza di rispettare la struttura dell'originale, articolata in versi alessandrini di grand'effetto.
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CYRANO DE BERGERAC (FR, 1990)
Diretto da JEAN-PAUL RAPPENEAU. Interpretato da GéRARD DEPARDIEU (Cyrano Ercole Savastano De Bergerac), VINCENT PEREZ (Cristiano De Neuvillette), ANNE BROCHET (Rossana), JACQUES WEBER (Conte De Guiche), ROLAND BERTIN (Ragueneau).
Dall'opera in cinque atti del drammaturgo Edmond Rostand (1868-1918), il regista, insieme allo sceneggiatore Jean-Claude Carrière, ha tratto un interessantissimo film che, attraverso un impiego intelligente del mezzo cinematografico, ha valorizzato tanto la pagina scritta dell'autore quanto l'ottima recitazione di tutti gli interpreti, avendo l'accortezza di rispettare la struttura dell'originale, articolata in versi alessandrini di grand'effetto. Una memorabile interpretazione di Depardieu (candidato all'Oscar) con protuberanza nasale, mantello e mustacchi fluenti, spada e stivaloni che regala al pubblico un Cyrano vitale, malinconico, altruista e impavido (eccezionali il suo sguardo e la sua mimica). Grazie alla sua maestosa presenza, tutti gli altri personaggi (non ce n'è nessuno che non abbia un volto veramente appropriato!) prendono il decollo, dal Cristiano di Perez, impacciato ma pieno di determinazione e proiettato verso una morte eroica, alla delicata Rossana di A. Brochet, cugina del protagonista e sua superba idealizzazione della poesia, come Beatrice per Alighieri o Laura per Petrarca. Colpiscono intensamente la scena introduttiva, con lo spettacolo serale movimentato dall'intrepido spadaccino che combatte tanto di lingua quanto di fioretto contro un aristocratico pomposo e ignorante, e il discorso di Cristiano al balcone di Rossana sotto la pioggia con Cyrano che gli fa da suggeritore (splendida reinvenzione dell'episodio shakespeariano). Infine, una ricostruzione coi fiocchi dell'ambiente parigino ai tempi di Luigi XIII e un'apprezzabile fotografia. Uscito in patria il 28 marzo 1990. Riccamente premiato in più di un Festival internazionale: premio per l'interpretazione maschile a Depardieu e premio tecnico per il direttore della fotografia Pierre Lhomme a Cannes 1990, dieci César nel 1991, Oscar ai costumi di Franca Squarciapino, David di Donatello per il miglior film straniero.
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