chriss
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giovedì 26 agosto 2010
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scorsese più newman e cruise uguale successo...
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Quando Eddie Felson (P.Newman) "lo svelto" sente "la frustata" della stecca di Vincent (T.Cruise), intuisce immediatamente che, sotto la scorza di quel ragazzo un pò ingenuo e sbruffone, si possa celare un vero talento del biliardo. Nonostante ora Eddie si occupa di alcolici, non ha mai smesso di amare il tavolo verde. Il denaro vinto col gioco è molto più dolce di quello guadagnato: è questa la sua filosofia. Così, senza nemmeno pensarci più di tanto, dopo aver conosciuto il ragazzo, gli regala una Balabushka, la miglior stecca con cui giocare e fari affari. Il trucco per fare i soldi veri è sempre lo stesso di 25 anni fa: perdere per poi risorgere.
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Quando Eddie Felson (P.Newman) "lo svelto" sente "la frustata" della stecca di Vincent (T.Cruise), intuisce immediatamente che, sotto la scorza di quel ragazzo un pò ingenuo e sbruffone, si possa celare un vero talento del biliardo. Nonostante ora Eddie si occupa di alcolici, non ha mai smesso di amare il tavolo verde. Il denaro vinto col gioco è molto più dolce di quello guadagnato: è questa la sua filosofia. Così, senza nemmeno pensarci più di tanto, dopo aver conosciuto il ragazzo, gli regala una Balabushka, la miglior stecca con cui giocare e fari affari. Il trucco per fare i soldi veri è sempre lo stesso di 25 anni fa: perdere per poi risorgere. Bisogna far credere all' avversario che sei un pollo; quando questi si convince, lo spenni per bene. Eddie insegna a Vincent (ed alla sua ragazza Carmen) tutte le strategie per spillare più soldi possibili. Ma anche il biliardo esige le sue regole: prima di usare la stecca, bisogna far funzionare il cervello. Quando lo spaccone perde con Amos, un giocatore professionista che aveva sottovalutato, la comitiva si scioglie: Vincent e Carmen se ne vanno per i fatti loro, mentre Eddie si rimette a giocare sul serio; sbaraglierà tutti, finché non giunge ad Atlantic City. Proprio in quella città, meta dei più grandi giocatori professionisti del classico 9-palle, si troverà faccia a faccia col suo vecchio pupillo Vincent. Il finale, contrariamente a quanto hanno scritto, è degno del film. Vincent tira un colpo basso ad Eddie (scommette su di lui), ma lo spaccone gli ricambia immediatamente il favore: non accettando quei soldi, dimostra di avere carattere. Non è importante come finirà la vicenda, ma quanto il film ci aveva già dato prima. La regia di Scorsese funziona alla grande, così come gli attori. Paul Newman, che vinse l' Oscar come miglior attore protagonista, ha lo stesso carisma del primo film. La scena, nella quale si appoggia disperato al muro per aver perso con Amos, ne è la dimostrazione. Tom Cruise, che non era ancora all' apice della sua carriera, è fenomenale quasi quanto Newman. Io credo che nessun altro attore di quei tempi avrebbe indossato meglio di lui i panni di Vincent. Guardatelo bene: si esalta come nessuno quando vince e si dispera come un ragazzino quando perde. Lo stesso avremmo fatto noi, se avessimo avuto un "dono di Dio". Però, possedere "il naturale talento per la stecca", non basta: bisogna pure lavorare su sé stessi. Chi ha più carattere, determinazione ed un pizzico di fortuna va avanti, altrimenti resta indietro finendo per essere spazzato via. Quando un film vince un Oscar merita almeno 4 stelle. Io ne do 5 un pò per la simpatia che ho del grande regista italo-americano, un pò per la bravura di tutti gli attori, compresa M.E.Mastrantonio. Scorsese più Newman più Cruise uguale successo: è questo il mio pensiero. "Lo spaccone" era un altro film; forse migliore, d' accordo, ma questo ha un altro tipo di fascino proprio perché da quello ne riprende il meglio: Se un film riparte 25 anni dopo da una storia finita sul più bello (Eddie Felson che massacra Minnesota Fats), perché non possiamo ancora stupirci di vedere sullo schermo due grandi attori che prima "si attraggono" (diventando amici) e poi si respingono come i peggiori nemici farebbero? Tutto l' impianto del "Colore dei Soldi" regge il confronto col primo. Magari non avrà la stessa importanza storica (1 film sul biliardo). Quattro stelle più una mia personale uguale cinque: glielo dobbiamo anche a Paul Newman che non vinse l' Oscar con "Lo spaccone". Io la vedo così. Christian...
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lunedì 25 giugno 2012
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scorsese ci ha provato
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Vincent è un commesso di un negozio di giocattoli con la passione per il biliardo. Vivacchia tra i circoli di basso rango, e ha la fortuna di essere attenzionato dal grande Eddie Felson, un tempo asso imbattibile del tavolo verde, con la pecca di essere uno spaccone. Eddie decide di porlo sotto la propria ala, rivivendo in Vincent gli stessi suoi pregi e difetti di quando era giovane. Ma i due hanno un bel caratterino, sebbene il talento abbia sempre la meglio.
Proporre un sequel de Lo spaccone è un vero azzardo e solo un grande come Scorsese poteva provarci. Dalla sua, oltre che il coraggio, c'è il non aver forzato riferimenti con lo stupendo film; al punto che non è un vero e proprio sequel.
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Vincent è un commesso di un negozio di giocattoli con la passione per il biliardo. Vivacchia tra i circoli di basso rango, e ha la fortuna di essere attenzionato dal grande Eddie Felson, un tempo asso imbattibile del tavolo verde, con la pecca di essere uno spaccone. Eddie decide di porlo sotto la propria ala, rivivendo in Vincent gli stessi suoi pregi e difetti di quando era giovane. Ma i due hanno un bel caratterino, sebbene il talento abbia sempre la meglio.
Proporre un sequel de Lo spaccone è un vero azzardo e solo un grande come Scorsese poteva provarci. Dalla sua, oltre che il coraggio, c'è il non aver forzato riferimenti con lo stupendo film; al punto che non è un vero e proprio sequel. Il risultato finale non è da buttare, soprattutto grazie all'astro nascente Cruise e a un vecchio leone di Hollywood con qualche ruggito in canna ancora Paul Newman.
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