viotto
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domenica 9 dicembre 2007
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il film all'altezza del videogioco
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La mia opinione è che il regista ha fatto un buon lavoro, sapendo mescolare elementi del videogioco ed una storia inedita, con pochi attriti tra le due cose: 47 veste come nel gioco, usa le stesse armi e Olyphant ha saputo interpretare molto bene il suo personaggio: addirittura cammina proprio come nel gioco! Spero ci sia un seguito, uno dei difetti del film è che è durato troppo poco per raccontare pienamente la storia, che ha un ritmo molto veloce, e il passato di Hitman è narrato in pochi minuti introduttivi. Ma nonostante questo, lo consiglio a tutti gli amanti del genere, anche a chi non ci ha mai giocato e vuole solo godersi un buon film d'azione! La trama è complessa e forse non la capirete la prima volta, poichè il film ha un ritmo davvero spedito! Questo è uno dei pochi film tratti da videogiochi che non li ha rovinati, come, a mio pensiero, i primi due film di Resident Evil.
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antonello villani
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mercoledì 19 dicembre 2007
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un killer venuto dai videogame
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Miniera d’oro quella dei videogiochi. Dalla playstation al grande schermo il passo è breve e poco importa se fioccano le polemiche per l’eccessiva violenza: diseducativi, pericolosi, antisociali, gli aggettivi si sprecano con questi passatempi non proprio edificanti eppure bisogna fare un passo indietro quando il cinema riesce ad interpretare egregiamente le storie che appassionano cosi’ tanto grandi e piccini. E’ il caso di “Hitman – L’assassino-“, un action movie girato con eleganza da un regista semisconosciuto: killer spietati, poteri corrotti, servizi segreti, trafficanti d’armi, c’è abbastanza materiale per una storia ad alta tensione perché gli ingredienti sono quelli classici ma non ci si annoia tra sparatorie ed intrighi di palazzo.
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Miniera d’oro quella dei videogiochi. Dalla playstation al grande schermo il passo è breve e poco importa se fioccano le polemiche per l’eccessiva violenza: diseducativi, pericolosi, antisociali, gli aggettivi si sprecano con questi passatempi non proprio edificanti eppure bisogna fare un passo indietro quando il cinema riesce ad interpretare egregiamente le storie che appassionano cosi’ tanto grandi e piccini. E’ il caso di “Hitman – L’assassino-“, un action movie girato con eleganza da un regista semisconosciuto: killer spietati, poteri corrotti, servizi segreti, trafficanti d’armi, c’è abbastanza materiale per una storia ad alta tensione perché gli ingredienti sono quelli classici ma non ci si annoia tra sparatorie ed intrighi di palazzo. Xavier Gens ha le idee chiare, dirige un thriller con qualche pretesa politica riportandoci ai tempi della Guerra fredda, mentre l’Interpol e’osteggiata dal governo russo ed i militari hanno sempre il mitra in bella mostra. Timothy Olyphant, l’agente 47 al servizio di una Organizzazione Internazionale, è perfetto nel ruolo del sicario venuto dal nulla che porta a termine i suoi incarichi senza lasciare tracce; una somiglianza con Jason Bourne, anche se più primitivo e meno propenso al dialogo, l’eroe della Playstation convince con quel codice a barre tatuato sulla testa rasata che inquieta più del sangue versato. Cinema come videogame, il resto e’ pura violenza.
Antonello Villani
(Salerno)
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(di aissa)
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diciassette
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mercoledì 8 dicembre 2010
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dal videogioco al film.operazione riuscita.
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In principio Hitman era solo un videogioco che in pochi anni ebbe un grande successo.Il film è riuscito a mixare tutti i contenuti dei 4 videogiochi:azione,fasi di sparatoria e di combattimenti corpo a corpo,travestimenti,ma soprattutto una trama molto coinvolgente.E' quindi da lodare il lavoro di Xavier Gens.E' da lodare anche la grande interpretazione di Timothy Oliphant nelle vesti dell'agente 47;sembra di vedere lo stesso personaggio dei videogiochi(stesse armi,ovviamente stessi vestiti,stessa camminata,carattere identico).Il personaggio principale e la trama sono i punti forti di questo film da cui mi aspettavo molto e certamente non mi ha deluso.Spero che ne sia fatto un seguito;Xavier e Timothy hanno un grande talento e sono sicuro che riusciranno a compiere un'altra impresa.
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andyflash77
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sabato 28 luglio 2012
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un abile assassino da un video-game
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Secondo film di Xavier Gens, dopo l’horror “Frontiere(s)” che ha riscosso molti consensi sia a Toronto che a Sitges, “Hitman” è al momento l’ultimo tra i personaggi videoludici ad essere stato trasferito su grande schermo.
Il killer il cui unico nome è 47, calvo e con tanto di codice a barre tatuato sulla nuca, viene infatti dalla fortunata saga della Eidos che lo vede protagonista, ormai giunta al quarto capitolo (Hitman: Blood Money). Il gioco originale lasciava il giocatore libero di scegliere come affrontare le missioni che gli venivano proposte, con un approccio stealth e più ragionato oppure con uno da sparatutto, più radicalmente votato al massacro.
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Secondo film di Xavier Gens, dopo l’horror “Frontiere(s)” che ha riscosso molti consensi sia a Toronto che a Sitges, “Hitman” è al momento l’ultimo tra i personaggi videoludici ad essere stato trasferito su grande schermo.
Il killer il cui unico nome è 47, calvo e con tanto di codice a barre tatuato sulla nuca, viene infatti dalla fortunata saga della Eidos che lo vede protagonista, ormai giunta al quarto capitolo (Hitman: Blood Money). Il gioco originale lasciava il giocatore libero di scegliere come affrontare le missioni che gli venivano proposte, con un approccio stealth e più ragionato oppure con uno da sparatutto, più radicalmente votato al massacro. Inutile dire che il 47 cinematografico preferisce optare per la seconda soluzione, molto più coreografica ed anche più gratificante per lo spettatore. Il primo e più spinoso problema che devono affrontare le trasposizioni dai videogiochi è quello di imbastire una sceneggiatura decente o almeno credibile, senza tradire il personaggio originario. Skip Woods (già sceneggiatore dell’inutile “Codice: Swordfish”) ci svela nel prologo l’esistenza di una misteriosa Organizzazione, che alleva orfani di tutte le nazionalità allo scopo di farli diventare dei killer professionisti, spietati e privi di emozioni. L’Agente 47, inviato in Russia per uccidere il Presidente Belicoff, si troverà invischiato in una rete di tradimenti e cambi di fronte, e finirà per ritrovarsi braccato anche dalla sua stessa organizzazione. Il plot è abbastanza tradizionale e non riserva grosse sorprese né stravolgimenti particolarmente audaci, con i consueti cambi di set a cui ci ha abituato il genere, in questo caso la Nigeria, Londra, Mosca, Istanbul e San Pietroburgo, perfidi doppiogiochisti, chirurgie plastiche truffaldine e conflitti tra Interpol, CIA e servizi segreti russi. E’ abbastanza visibile l’influenza di Luc Besson, che coproduce con la sua EuroCorp, non solo per quanto riguarda l’Organizzazione che addestra killer perfetti quanto letali (Nikita), ma anche per il rapporto tra l’Agente 47 e Nika, una prostituta tenuta pressochè in schiavitù dal cattivissimo fratello di Belicoff, che riecheggia quello tra Jean Reno e Natalie Portman in “Léon”, pur con tutti gli aggiornamenti seduttivi del caso.
Gens rispetta pienamente la consolidata iconografia del personaggio, abito nero, camicia bianca e cravatta rossa, e clona persino il design molto cool delle sue pistole ed il portatile che gli invia le informazioni, ma non riesce ad infondergli quell’alito di vita che avrebbe fatto la differenza, nonostante la buona prova di Timothy Olyphant (l’antagonista di Bruce Willis in “Live Free or Die Hard”) che cerca di donare al suo personaggio un pizzico di humour e di umanità.
Non mancano le strizzatine d’occhio autoreferenziali agli appassionati della serie dato che alcune inquadrature, come quelle in terza persona nell’albergo con la camera alle spalle dell’Agente 47, mimano quelle del videogioco, ed in una scena Olyphant sorprende due ragazzi che stanno giocando a Hitman. Dalla serie della Eidos discendono anche alcune ambientazioni, come la stazione ferroviaria e la chiesa a San Pietroburgo, ed in molti punti la fotografia di Laurent Barès insegue l’effetto di rendering fotorealistico dei filmati in CGI che intervallano le varie missioni, mentre nei momenti più squisitamente action entra in scena lo slow motion (o meglio, il bullet time di “Max Payne”) che comunque fa molto videogame.
La regia di Gens è sorprendentemente lontana dal parossismo delirante ma spassoso di molti suoi colleghi francesi (Kounen, Renoh, Siri, Gans), che mixano un po’ a casaccio l’action deviante di Hong Kong con quello testosteronico di Hollywood. Oltre a non risparmiare temibili bordate di kitsch allo spettatore (vedi l’uso dell’”Ave Maria” di Schubert), risulta anche troppo controllata e sui generis, persino in scene promettenti come quella del combattimento all’arma bianca in metropolitana tra l’Agente 47 e quattro killer dell’Organizzazione, tutti rigorosamente calvi e con il codice a barre. Alcuni recensori americani, esagerando, hanno bollato il film come Eurotrash.
In realtà “Hitman” non è una delle peggiori trasposizioni videoludiche degli ultimi tempi, ed è senz’altro superiore ad obbrobri come “Resident evil: Extinction”, “House of dead” o “Doom”, anche se l’ombra del “game over” è sempre dietro l’angolo.
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pb47
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giovedì 1 maggio 2008
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volevo il commento su pubblico! cmq...
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Il film per alcuni punti di vista non è male:fotografia,recitazione,musica il piano tecnico diciamo,ma la storia è strutturata molto male,fatta in modo frettoloso;inoltre le cose + importanti e interessanti della storia d 47 sono statte cambiate come il fatto che nn è un clone geneticamente perfetto creato in un laboratorio rumeno cosa che ha influenzato tutte le trame del videogioco,nel film nn spiegano un bell nulla fanno solo vedere un gruppetto di bambini pelati addestrati ad uccidere(da chi?perchè?dove?).
Vorrei anche soffermarmi sull'attore che se pur bravo nn assomiglia x nienente all'originale 47,solo la pelata xchè d 10 anni + giovane di 20 cm + basso e nn ha assolutamenete una faccia inquietante,un carattere spitato,ne un fisico muscoloso.
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Il film per alcuni punti di vista non è male:fotografia,recitazione,musica il piano tecnico diciamo,ma la storia è strutturata molto male,fatta in modo frettoloso;inoltre le cose + importanti e interessanti della storia d 47 sono statte cambiate come il fatto che nn è un clone geneticamente perfetto creato in un laboratorio rumeno cosa che ha influenzato tutte le trame del videogioco,nel film nn spiegano un bell nulla fanno solo vedere un gruppetto di bambini pelati addestrati ad uccidere(da chi?perchè?dove?).
Vorrei anche soffermarmi sull'attore che se pur bravo nn assomiglia x nienente all'originale 47,solo la pelata xchè d 10 anni + giovane di 20 cm + basso e nn ha assolutamenete una faccia inquietante,un carattere spitato,ne un fisico muscoloso.
Ed infine concluderei dicendo che il film nn ha assoluta personalità,ha fatto un copia incolla del videogame quanto a dettagli inrilevanti e d cattivo gusto x un film quali inquadrature in 3a persona stile videogame (nn vi ricorda un certo Doom?) armi uguali al gioco pure la camminata uguale,ma la cosa + importante come le origini invece cambiate in modo patetico,spero in futuro che se faranno un sequiel lo faccio + un remake come hanno fatto con Hulk e The Incredible Hulk,una cosa del genere ecco xchè siamo molto distanti dalla inquietante eleganza de gioco.
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patrickbateman47
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giovedì 1 maggio 2008
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questo film non è un granchè!
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Il film per alcuni punti di vista non è male:fotografia,recitazione,musica il piano tecnico diciamo,ma la storia è strutturata molto male,fatta in modo frettoloso;inoltre le cose + importanti e interessanti della storia d 47 sono statte cambiate come il fatto che nn è un clone geneticamente perfetto creato in un laboratorio rumeno cosa che ha influenzato tutte le trame del videogioco,nel film nn spiegano un bell nulla fanno solo vedere un gruppetto di bambini pelati addestrati ad uccidere(da chi?perchè?dove?).
Vorrei anche soffermarmi sull'attore che se pur bravo nn assomiglia x nienente all'originale 47,solo la pelata xchè d 10 anni + giovane di 20 cm + basso e nn ha assolutamenete una faccia inquietante,un carattere spitato,ne un fisico muscoloso.
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Il film per alcuni punti di vista non è male:fotografia,recitazione,musica il piano tecnico diciamo,ma la storia è strutturata molto male,fatta in modo frettoloso;inoltre le cose + importanti e interessanti della storia d 47 sono statte cambiate come il fatto che nn è un clone geneticamente perfetto creato in un laboratorio rumeno cosa che ha influenzato tutte le trame del videogioco,nel film nn spiegano un bell nulla fanno solo vedere un gruppetto di bambini pelati addestrati ad uccidere(da chi?perchè?dove?).
Vorrei anche soffermarmi sull'attore che se pur bravo nn assomiglia x nienente all'originale 47,solo la pelata xchè d 10 anni + giovane di 20 cm + basso e nn ha assolutamenete una faccia inquietante,un carattere spitato,ne un fisico muscoloso.
Ed infine concluderei dicendo che il film nn ha assoluta personalità,ha fatto un copia incolla del videogame quanto a dettagli inrilevanti e d cattivo gusto x un film quali inquadrature in 3a persona stile videogame (nn vi ricorda un certo Doom?) armi uguali al gioco pure la camminata uguale,ma la cosa + importante come le origini invece cambiate in modo patetico,spero in futuro che se faranno un sequiel lo faccio + un remake come hanno fatto con Hulk e The Incredible Hulk,una cosa del genere ecco xchè siamo molto distanti dalla inquietante eleganza de gioco.
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[+] ah no ?
(di rudy_50)
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