elena
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mercoledì 10 settembre 2008
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film tremendamente attuale e impegnato
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"L'uomo spezzato" di Stefano Calvagna sa scuotere gli animi di quanti si trovino a stretto contatto con il distorto mondo degli adolescenti di oggi.
E' un film encomiabile per la delicatezza morale con cui il regista riesce a gestire un tema scabroso come quello delle false accuse e della pedofilia. Il realismo buca lo schermo e si fa beffe delle decine di film costipati e volgari che tentano di affrontare l'argomento, riuscendo solo a fare sensazione con scene da censura.
Calvagna non si piega al mercato dell'ostentazione e rilancia con questa pellicola intensa, dal profondo senso morale e dall'indubbia capacità espressiva. A cementare i punti di forza di questo film un lancinante Flavio Bucci che dimostra quel talento mai tramontato dell'attore di sostanza e di esperianza e un sempreverde Ivo Garrani.
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"L'uomo spezzato" di Stefano Calvagna sa scuotere gli animi di quanti si trovino a stretto contatto con il distorto mondo degli adolescenti di oggi.
E' un film encomiabile per la delicatezza morale con cui il regista riesce a gestire un tema scabroso come quello delle false accuse e della pedofilia. Il realismo buca lo schermo e si fa beffe delle decine di film costipati e volgari che tentano di affrontare l'argomento, riuscendo solo a fare sensazione con scene da censura.
Calvagna non si piega al mercato dell'ostentazione e rilancia con questa pellicola intensa, dal profondo senso morale e dall'indubbia capacità espressiva. A cementare i punti di forza di questo film un lancinante Flavio Bucci che dimostra quel talento mai tramontato dell'attore di sostanza e di esperianza e un sempreverde Ivo Garrani. Non concepisco come possano esistere persone capaci di non apprezzare un film del genere che, pur essendo frutto del bistrattato cinema indipendente italiano, riesce magnificamente a convincere su tutti i fronti. Un consiglio a tutti coloro che non sono riusciti a coglierne l'essenza: riguardatelo con gli occhi un po' più aperti e il cinismo un po' più chiuso.
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frizzina
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lunedì 29 gennaio 2007
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nel tentativo di....
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Film che io ho trovato davvero brutto.
Personaggi caratterizzati al minimo, recitazione per nulla convincente, trama vaga e superficiale (laddove c'erano invece molti spunti di riflessione che sarebbe stato interessante approfondire), sviluppi che piombano dal cielo come meteore del tutto scontate, scenografie pessime, attori per nulla coinvolgenti,...
L'unico punto a favore di questo film è il fatto che tratta argomenti "piccanti", facilmente fraintendibili e molto discussi: quello della pedofilia, dei rapporti insegnante-allievi, delle ambizioni del tutto superficiali e comuni degli adolescenti d'oggi, dell' opinione pubblica e dei mass media che troppo spesso vengono considerati come "detentori della verità assoluta".
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Film che io ho trovato davvero brutto.
Personaggi caratterizzati al minimo, recitazione per nulla convincente, trama vaga e superficiale (laddove c'erano invece molti spunti di riflessione che sarebbe stato interessante approfondire), sviluppi che piombano dal cielo come meteore del tutto scontate, scenografie pessime, attori per nulla coinvolgenti,...
L'unico punto a favore di questo film è il fatto che tratta argomenti "piccanti", facilmente fraintendibili e molto discussi: quello della pedofilia, dei rapporti insegnante-allievi, delle ambizioni del tutto superficiali e comuni degli adolescenti d'oggi, dell' opinione pubblica e dei mass media che troppo spesso vengono considerati come "detentori della verità assoluta". Notabile è il tentativo (e non a caso parliamo solo di TENTATIVO!!!) di vivere il dramma di un uomo che, a causa di un tiro mancino, perde tutto: la famiglia il lavoro, la dignità e, infine, se stesso, nella totale impossibilità di reagire. E come se non bastasse l'opininione comune non esita a infierire e aggravare la situazione, ingigantendola.
E come ci insegnava qualche anno fa il buon vecchio Pirandello (per chi non lo conoscesse, uno dei massimi scrittori e drammaturghi italiani del Novecento): la società fissa di noi un'immagine, ci impone di portare una maschera (in questo caso quella del pedofilo)che il più delle volte non ci rispecchia affatto, ma dalla quale, una volta vestita, diventa impossibile liberarci.
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critichetti
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giovedì 6 ottobre 2016
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insomma...
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Voglio essere sincero:è un peccato dover dare un voto così basso ad un film del genere,ma purtroppo credo di non poter fare altrimenti.Mi spiego:il film tratta dei temi interessantissimi:la pedofilia,il rapporto insegnanti-allievi,la facilità con cui i mass media possono o esaltare o rovinare una persona riuscendo a manipolare le menti delle persone con una facilità a volte imbarazzanti e tante altre tematiche che viste in un film INDIPENDENTE e ITALIANO sono una cosa non da tutti i giorni.Ma ahimè ci sono degli errori abbastanza grossolani.A cominciare dalla caratterizzazione dei personaggi:il protagonista appare una persona eccellente,senza difetti,che deve giostrarsi in una situazione familiare e lavorativa molto complessa ma riesce a cavarsela sempre alla grande,mentre il personaggio di Federica Sbrenna (che tra le altre cose dimostra chiaramente di essere più grande di 13 anni) è la classica "smorfiosa",una che fin dalle prime scene appare subito fastidiosa e cattiva (e sono gentile con i termini,vi lascio immaginare le parole che vorrei usare).
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Voglio essere sincero:è un peccato dover dare un voto così basso ad un film del genere,ma purtroppo credo di non poter fare altrimenti.Mi spiego:il film tratta dei temi interessantissimi:la pedofilia,il rapporto insegnanti-allievi,la facilità con cui i mass media possono o esaltare o rovinare una persona riuscendo a manipolare le menti delle persone con una facilità a volte imbarazzanti e tante altre tematiche che viste in un film INDIPENDENTE e ITALIANO sono una cosa non da tutti i giorni.Ma ahimè ci sono degli errori abbastanza grossolani.A cominciare dalla caratterizzazione dei personaggi:il protagonista appare una persona eccellente,senza difetti,che deve giostrarsi in una situazione familiare e lavorativa molto complessa ma riesce a cavarsela sempre alla grande,mentre il personaggio di Federica Sbrenna (che tra le altre cose dimostra chiaramente di essere più grande di 13 anni) è la classica "smorfiosa",una che fin dalle prime scene appare subito fastidiosa e cattiva (e sono gentile con i termini,vi lascio immaginare le parole che vorrei usare).Il problema di una caratterizzazione così forte è che lo spettatore non riesce ad immedesimarsi in nessuno dei personaggi,perchè sono o troppo perfetti o troppo fastidiosi!A questo aggiungiamoci una fotografia piuttosto scarsa (capisco il poco budget,però è proprio brutta da vedere).Poi onestamente mi chiedo a cosa serviva quel video che ad un certo punto la ragazza gira con un'amica,ma pazienza.Il finale ha un bel messaggio,ma reso così non riesce ad essere pienamente capito.Ed è un peccato.
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