claibba
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giovedì 30 aprile 2009
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ticket to jerusalem
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Il cinema e il suo potere. Il cinema e il suo ruolo. Il cinema nella sua interezza.
Rashid Masharawi ci proietta in una dimensione sconosciuta. Nella dimensione dei significati. Questo film sintetizza il significato di “cinema”. Il significato di “proiezione” . Jaber è un proiezionista palestinese. Ogni giorno rischia la vita per proiettare un film, ma tra mille difficoltà riesce sempre a compiere il suo lavoro: quello di far sorridere i bambini (e non solo). Un giorno gli viene proposto, da una maestra elementare, l’opportunità di proiettare un film a Gerusalemme dove ai palestinesi è vietato l’ingresso.
Dentro questo film troviamo il nucleo del cinema. Il cinema come l’unione di persone, il cinema come sacrificio, il cinema come passione.
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Il cinema e il suo potere. Il cinema e il suo ruolo. Il cinema nella sua interezza.
Rashid Masharawi ci proietta in una dimensione sconosciuta. Nella dimensione dei significati. Questo film sintetizza il significato di “cinema”. Il significato di “proiezione” . Jaber è un proiezionista palestinese. Ogni giorno rischia la vita per proiettare un film, ma tra mille difficoltà riesce sempre a compiere il suo lavoro: quello di far sorridere i bambini (e non solo). Un giorno gli viene proposto, da una maestra elementare, l’opportunità di proiettare un film a Gerusalemme dove ai palestinesi è vietato l’ingresso.
Dentro questo film troviamo il nucleo del cinema. Il cinema come l’unione di persone, il cinema come sacrificio, il cinema come passione. Il cinema che non trova frontiere. Diretto da Rashid Masharawi.
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giovedì 19 gennaio 2017
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cinema in gerusalemme occupata
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Sanah e Jaber vivono in un campo profughi nei pressi di Ramallah. Lei è infermiera sulle autoambulanze e lui gira per i villaggi della Cisgiordania proiettando filmati per bambini con uno sgangherato proiettore trasportato da una ancor più sgangherata auto. La passione per il cinema e la fede nella sua missione lo aiutano a superare le mille restrizioni causate dall’occupazione. Lo vedremo superare i famigerati check-point dell’esercito israeliano, sfidare i bombardamenti e il pessimismo amaro di molti suoi connazionali. Ma una sfida più rischiosa lo attende: proiettare un film a Gerusalemme-Est in una casa occupata da coloni israeliani.
Ricordiamo che secondo le spartizioni ONU del 1947 lo status di Gerusalemme era quello di città internazionale aperta e condivisa.
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Sanah e Jaber vivono in un campo profughi nei pressi di Ramallah. Lei è infermiera sulle autoambulanze e lui gira per i villaggi della Cisgiordania proiettando filmati per bambini con uno sgangherato proiettore trasportato da una ancor più sgangherata auto. La passione per il cinema e la fede nella sua missione lo aiutano a superare le mille restrizioni causate dall’occupazione. Lo vedremo superare i famigerati check-point dell’esercito israeliano, sfidare i bombardamenti e il pessimismo amaro di molti suoi connazionali. Ma una sfida più rischiosa lo attende: proiettare un film a Gerusalemme-Est in una casa occupata da coloni israeliani.
Ricordiamo che secondo le spartizioni ONU del 1947 lo status di Gerusalemme era quello di città internazionale aperta e condivisa. Nel 1948 Israele conquista gran parte della città, relegando i palestinesi nella parte est. Nel 1967 Israele occupa anche questa zona, contravvenendo a tutte le risoluzioni dell’Onu, attuando una politica di espulsione e discriminazione nei confronti degli abitanti palestinesi. E’ in uso da parte di cittadini ebrei-israeliani sfrattare di casa le famiglie palestinesi ivi residenti da secoli e aggiudicarsi la proprietà con la connivenza del governo israeliano, come vedremo nel film.
La cultura come riappropriazione degli spazi, in Palestina, non è una metafora.
Rashid Masharawi è nato a Gaza nel 1962.
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