Michele Lupo dirige un film che probabilmente era molto ambizioso. Il titolo e la trama sono suggeriti dal più famoso (e riuscito) "Sette uomini d'oro" di Marco Vicario, e comunque la sceneggiatura è piuttosto originale. Gastone Moschin è convincente e spassoso, così come Raimondo Vianello e tutti i complici di questo colpo ideato con astuzia in un carcere di Londra. Questa sfavillante città, in quell'epoca chiamata "swinging London" per il buon periodo che stava vivendo, poteva essere sfruttata molto di più per gli esterni, invece non viene valorizzata nella giusta maniera. Certo la scelta di usare il classico bus inglese a due piani "Double Decker" per gli spostamenti è un'idea vincente, ma non basta.
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Michele Lupo dirige un film che probabilmente era molto ambizioso. Il titolo e la trama sono suggeriti dal più famoso (e riuscito) "Sette uomini d'oro" di Marco Vicario, e comunque la sceneggiatura è piuttosto originale. Gastone Moschin è convincente e spassoso, così come Raimondo Vianello e tutti i complici di questo colpo ideato con astuzia in un carcere di Londra. Questa sfavillante città, in quell'epoca chiamata "swinging London" per il buon periodo che stava vivendo, poteva essere sfruttata molto di più per gli esterni, invece non viene valorizzata nella giusta maniera. Certo la scelta di usare il classico bus inglese a due piani "Double Decker" per gli spostamenti è un'idea vincente, ma non basta. L'ingegnoso sistema per oscurare e ingannare le telecamere del servizio di videosorveglianza del carcere è bello e in parte innovativo per l'epoca, ma è tutto il raffinato sistema per attuare il colpo ideato da Benjamin Burton che è davvero interessante. Tutto studiato nei minimi dettagli eppure... Lo sciagurato Sam (Lionel Stander) è l'artefice di tutti gli imprevisti patiti dal gruppo. Non è un personaggio simpatico, pasticcione e lamentoso, e infatti porterà il piano a fallire miseramente! La donna conturbante del film è Erika Blanc, sexy e ammaliante come sempre, e un po' di spazio in più lo avrebbe meritato. Vianello nei panni di Bodoni è un po' sottotono mentre Adolfo Celi e Turi Ferro recitano benissimo la loro parte. Il finale non lascia neppure l'amaro in bocca perché, visto l'ottimismo del gruppo per ritentare un altro colpo (tornando volutamente subito in carcere!) lascia lo spettatore con la speranza che il prossimo ingegnoso lavoro di Burton vada finalmente a buon fine. - di "Joss" -
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