A mezzanotte circa

Non si comprende appieno se il film racconti la vita di Lester Young o dello stesso Dexter Gordon, ma una cosa la si comprende immediatamente: ogni nota che Dexter suona, è una immensa lezione di Jazz, genere più sintetico ed "arrivabile" di quello che si possa pensare. I colori della pellicola sono straordinariamente avanti, ogni frase è piazzata nel posto e al momento giusto suonando meglio delle note stesse, e di Dexter si respira la sua meravigliosa ed imminente fine, ad ogni suo soffio sul sax, in ogni sua espressione. Si può essere stanchi di tutto, tranne che della musica, dice Dexter. Anche del buon cinema non ci si stanca mai. Film alcolico e gentile che fa male. [+]

Non si comprende appieno se il film racconti la vita di Lester Young o dello stesso Dexter Gordon, ma una cosa la si comprende immediatamente: ogni nota che Dexter suona, è una immensa lezione di Jazz, genere più sintetico ed "arrivabile" di quello che si possa pensare. I colori della pellicola sono straordinariamente avanti, ogni frase è piazzata nel posto e al momento giusto suonando meglio delle note stesse, e di Dexter si respira la sua meravigliosa ed imminente fine, ad ogni suo soffio sul sax, in ogni sua espressione. Si può essere stanchi di tutto, tranne che della musica, dice Dexter. Anche del buon cinema non ci si stanca mai. Film alcolico e gentile che fa male. Capolavoro [-]

Chet Baker era un eroinomane, così come Charlie Parker che compensava l'eventuale carenza con l'alcol, idem Miles Davis ed idem Billie Holiday che tra alcol e droghe non ci andava proprio alla leggera. E poi c'era Bud Powell, e... Sì, beveva pure lui, come una spugna e anche di più e ad ogni modo le spugne non bevono alcolici. L'alcol l'ha portato alla tomba ma in fin dei conti lui ne era pienamente consapevole, il suo unico "interesse" era la musica, il resto era un pesante fardello. Oltre alla dipendenza da alcol soffriva anche di disturbi psichici (dovuti ad un pestaggio da parte della polizia). [+]

Chet Baker era un eroinomane, così come Charlie Parker che compensava l'eventuale carenza con l'alcol, idem Miles Davis ed idem Billie Holiday che tra alcol e droghe non ci andava proprio alla leggera. E poi c'era Bud Powell, e... Sì, beveva pure lui, come una spugna e anche di più e ad ogni modo le spugne non bevono alcolici. L'alcol l'ha portato alla tomba ma in fin dei conti lui ne era pienamente consapevole, il suo unico "interesse" era la musica, il resto era un pesante fardello. Oltre alla dipendenza da alcol soffriva anche di disturbi psichici (dovuti ad un pestaggio da parte della polizia). Come Lou Reed, fu curato tramite l'elettroshock e quindi non fu curato. La cura tuttavia non gli impedì di esibirsi al piano nei suoi fumosi concerti. Stanco, stremato da nuove esperienze carcerarie nonché altre cure elettriche decise di rintanarsi a Parigi. Ecco, questo film favoleggia in qualche modo su quel suo soggiorno a Parigi. Favoleggia fino ad un certo punto. Decostruisce una storia realmente accaduta. Powell diventa Dale Turner e non suona il piano ma il sax tenore ed è interpretato (grandiosamente) dal musicista Dexter Gordon. François Cluzet (Quasi amici) dovrebbe incarnare invece lo scrittore Francis Paudras, qui in veste di disegnatore. Nel fumoso locale parigino Blue Note, dove si suona bebop, sembra quasi di starci dentro o comunque forte è il desiderio di passarci almeno una serata. Ottimo film, relazionato al jazz. Si intuisce la malinconica elettricità che costituiva il mix tra bisogno di fare musica e bisogno di fuggire dal mondo. 

Piccola particina per Martin Scorsese. 'Round Midnight è un pezzo scritto dall'introspettivo Thelonious Monk, tema ripreso secoli dopo da Amy Winehouse (un'altra amante dell'acqua corretta). Oscar per la migliore colonna sonora firmata da Herbie Hancock.