paolp78
|
mercoledì 6 gennaio 2021
|
soggetto male sviluppato
|
|
|
|
Questa pellicola di Neal Jordan del 1989 reca lo stesso titolo di un film di Michael Curtiz di oltre trent'anni prima (1955), di cui però conserva unicamente l'idea iniziale (alcuni evasi si nascondono in una tranquilla cittadina per non essere riconosciuti, in attesa di scappare oltre confine), risultando invece grandemente modificato tutto il resto della trama.
Come il film del 1955 anche questo è una commedia. Qui due dei carcerati restano coinvolti nell'evasione loro malgrado e una volta fuggiti si trovano casualmente a vestire i panni di due prelati, restando costretti a spacciarsi per questi; la pellicola gioca quindi proprio su questa situazione paradossale, con il conseguente ed inevitabile verificarsi di tutta una serie di situazioni divertenti in cui si cacciano i due protagonisti.
[+]
Questa pellicola di Neal Jordan del 1989 reca lo stesso titolo di un film di Michael Curtiz di oltre trent'anni prima (1955), di cui però conserva unicamente l'idea iniziale (alcuni evasi si nascondono in una tranquilla cittadina per non essere riconosciuti, in attesa di scappare oltre confine), risultando invece grandemente modificato tutto il resto della trama.
Come il film del 1955 anche questo è una commedia. Qui due dei carcerati restano coinvolti nell'evasione loro malgrado e una volta fuggiti si trovano casualmente a vestire i panni di due prelati, restando costretti a spacciarsi per questi; la pellicola gioca quindi proprio su questa situazione paradossale, con il conseguente ed inevitabile verificarsi di tutta una serie di situazioni divertenti in cui si cacciano i due protagonisti. Nonostante questo buono spunto, la sceneggiatura è però poco curata e non presenta un'evoluzione ricapitolando continuamente su se stessa. L'opera appare artificiale e poco definita, non convincendo appieno. Le situazioni divertenti non riescono fino in fondo a conseguire l'effetto comico a cui mirano.
Non pare un film nelle corde del regista Neal Jordan e soprattutto degli interpreti principali, Robert De Niro e Sean Penn, che seppure attori di indiscusso talento sembrano poco adatti ai ruoli loro assegnati, per i quali probabilmente avrebbero funzionato meglio attori maggiormente navigati in questo genere cinematografico e dalla vena comica più marcata.
I due protagonisti in effetti non convincono molto: l'interpretazione di De Niro, che in quegli anni si trovava all'apice della carriera e non sbagliava una prova, risulta invece insolitamente insoddisfacente, caratterizzandosi solo per le ripetute e francamente eccessive smorfie; Sean Penn decide di caratterizzare il suo personaggio dandogli un'aria da tonto stralunato che lascia molto perplessi. Del resto del cast si ricordano Demi Moore, anche lei autrice di una performance tutt'altro che indimenticabile; sono invece molto credibili Ray McAnally nella parte dello spietato direttore del penitenziario e James Russo che interpreta il terzo evaso, efferato assassino. C'è anche Bruno Kirby, che aveva già duettato con De Niro ai tempi de “Il padrino – Parte seconda” e che qui risulta comunque abbastanza convincente nella parte di alleggerimento che gli viene affidata.
Il ritmo della narrazione è eccessivamente frenetico, tanto da rischiare di fare un po' di confusione.
Il finale ben riuscito e convincente riscatta un po' il film.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a paolp78 »
[ - ] lascia un commento a paolp78 »
|
|
d'accordo? |
|
toty bottalla
|
lunedì 20 aprile 2015
|
favola semi drammatica a tinte comiche!
|
|
|
|
Due detenuti, ned & jim, vengono coinvolti da un altro pericoloso recluso a fuggire dal carcere e comincia l'avventura, la storia parte seriosa e drammatica ma una volta fuori dal penitenziario la tensione diventa ansia persecutoria e così ci godiamo un'avventura claustrofobica divertente con sean penn in versione stan laurel e de niro per questa volta meno virtuoso ma piuttosto farsesco, la storia del film sa di favola a lieto fine facilmente prevedibile ma bene assemblata e ben diretta con una linea comica sottile che ben s'intona col clima di fede stagnante nel racconto. Saluti.
|
|
[+] lascia un commento a toty bottalla »
[ - ] lascia un commento a toty bottalla »
|
|
d'accordo? |
|
|