spalla
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lunedì 15 febbraio 2010
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ripetitivo, ma squadra che vince non si cambia...
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Questo sequel è indubbiamente tutto teso nello sforzo di replicare il successo di "Mamma, Ho Perso L'aereo". Lo si nota subito dalla trama che ricalca completamente quella del film precedente. E' vero che cambiano le ambientazioni, ma la struttura della storia è esattamente la stessa (maltrattamenti di Kevin da parte della sua famiglia, la partenza per le vacanze frettolosa, la grave "dimenticanza" della madre di Kevin... e così via, fino all'epico scontro finale coi due ladruncoli). Tuttavia, questa grande mancanza di originalità può tutto sommato anche essere spiegabile. Infatti se il film precedente ha avuto un grande successo perchè era riuscito a dare ai bambini esattamente ciò che volevano vedere, mi sembra comprensibile che questo sequel abbia riproposto loro esattamente la stessa ricetta.
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Questo sequel è indubbiamente tutto teso nello sforzo di replicare il successo di "Mamma, Ho Perso L'aereo". Lo si nota subito dalla trama che ricalca completamente quella del film precedente. E' vero che cambiano le ambientazioni, ma la struttura della storia è esattamente la stessa (maltrattamenti di Kevin da parte della sua famiglia, la partenza per le vacanze frettolosa, la grave "dimenticanza" della madre di Kevin... e così via, fino all'epico scontro finale coi due ladruncoli). Tuttavia, questa grande mancanza di originalità può tutto sommato anche essere spiegabile. Infatti se il film precedente ha avuto un grande successo perchè era riuscito a dare ai bambini esattamente ciò che volevano vedere, mi sembra comprensibile che questo sequel abbia riproposto loro esattamente la stessa ricetta. Gag fracassone, inverosimiglianza, risate facili ed una punta di buoni sentimenti, il tutto compiuto dal demonietto Kevin. E' vero che qualche idea nuova in più non avrebbe guastato, ma non credo che ai bambini, cioè il pubblico per cui è stato pensato questo film, importi molto di questo fatto. Si sa che - con rispetto parlando - a loro piace sentirsi raccontare sempre la stessa storia uguale. In più questo film è sicuramente più gradevole di "Home Alone 3", meno ripetitivo, ma anche meno divertente. "Mamma, ho riperso l'aereo" non è certo quindi un film raffinato o originale, ma credo lo si possa considerare almeno riuscito e che mantiene quanto promette. Il mio voto oscillerebbe tra le 2 e le 3 stelle, ma considerato quante volte l'avrò visto da piccolo non potevo non concedergli la terza stelletta.
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alex vale
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sabato 21 novembre 2015
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brillante
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Brillante seguito del film di Natale più famoso che esista, che nonostante ricalchi la struttura dell'originale, riesce in parte a migliorarla, e a renderla più funzionale per certi aspetti!Macaulay Culkin è più carismatico di come lo era nel primo film, i due ladroni di turno sono decisamente più divertenti di prima e il tutto viene condito positivamente dalle solite scene strappasorriso e da piccole semplicistiche trovate geniali che fanno la differenza.Un sequel in perfetta forma insomma, forse non si poteva fare assolutamente di meglio :-)
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elgatoloco
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domenica 3 gennaio 2016
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columbus, una garanzia
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"Lost Alone 2"ancora meglio del primo,Columbus è una garanzia: più ritmo,anzi, per dire meglio la cosa, meglio dosato nelle varie parti, più armonico. Struttura, certo, molto simile: partenza per le vacanze natalizie, ritardi del"bambino-pecora nera", perdita dell'aereo, poi una serie di avventure nella megalopoli(New York), finale ritrvamento dei genitori.Ovvio poi che la"peste"debba avere "un cuore d'oro"(solidarietà con i bambini ammalati, solidarietà con la"drop-out"-"barbona dei colombi";nessun"cattivismo", infatti, è tollerato nel cinema USA e i n genere nel cinema di e anche per bambini/e.
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"Lost Alone 2"ancora meglio del primo,Columbus è una garanzia: più ritmo,anzi, per dire meglio la cosa, meglio dosato nelle varie parti, più armonico. Struttura, certo, molto simile: partenza per le vacanze natalizie, ritardi del"bambino-pecora nera", perdita dell'aereo, poi una serie di avventure nella megalopoli(New York), finale ritrvamento dei genitori.Ovvio poi che la"peste"debba avere "un cuore d'oro"(solidarietà con i bambini ammalati, solidarietà con la"drop-out"-"barbona dei colombi";nessun"cattivismo", infatti, è tollerato nel cinema USA e i n genere nel cinema di e anche per bambini/e. Ben diretto, ben montato, ben interpretato, con un interprete alllora bambino, oggi(24 anni, quasi, dopo)ampiamente trentenne in crisi(problemi di droga etc.): sic transit gloria Hollywoodi... ma qui ci vorrebbe un saggio socio-antropologico invece di una breve recensione di un film.Tutto il repertorio ormai classico di gags demenziali, almeno da"Animal House"e dai"Blues-Brothers"ampiamente saccheggiato, come si conviene,ma "virato al bene" , come si diceva...Nominare attori e attrici"solisti"/e appare quasi pletorico, vista la bravura"corale"delle/degli interpreti, dove il taglio corale proviene dalla regia stessa di Chris Columbus El Gato
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elgatoloco
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giovedì 30 novembre 2017
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buon"sequel"
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In questo sequel di "Home Alone", che è "HOme Alone 2:LOst in New Yorjk"(1992), Chris Columbus, a partire dalla storia scritta da JOhn Hughes, riesce ad imprimere un ritmo più teso e anche più"spezzato"al film, evitando tempi "morti", pause e ripetizioni, cercando di conciliare il film natalizio(che si apre con la rincorsa ai pre-regali, alla partenza per la Florida, mentre Kevin, per sbaglio(sic!)finisce a New York, l'atmosfera natalizia, il ritrovamento-re-incontro con la madre a fine film e la comicità(le situazione al"Plaza", lo scontro con i due ladri che erano anche nel primo fillm, altre micro-situazioni), dove comunque due punti-momenti forti "mediano"tra i due"estremi", ossia l'incontro con la"donna dei piccioni"; sorta di"alter mater", di madre alternativa a quella che Kevin realmente ha, e la tematica delle tortorelle del negozio di giocattoli.
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In questo sequel di "Home Alone", che è "HOme Alone 2:LOst in New Yorjk"(1992), Chris Columbus, a partire dalla storia scritta da JOhn Hughes, riesce ad imprimere un ritmo più teso e anche più"spezzato"al film, evitando tempi "morti", pause e ripetizioni, cercando di conciliare il film natalizio(che si apre con la rincorsa ai pre-regali, alla partenza per la Florida, mentre Kevin, per sbaglio(sic!)finisce a New York, l'atmosfera natalizia, il ritrovamento-re-incontro con la madre a fine film e la comicità(le situazione al"Plaza", lo scontro con i due ladri che erano anche nel primo fillm, altre micro-situazioni), dove comunque due punti-momenti forti "mediano"tra i due"estremi", ossia l'incontro con la"donna dei piccioni"; sorta di"alter mater", di madre alternativa a quella che Kevin realmente ha, e la tematica delle tortorelle del negozio di giocattoli. In fondo, poi, volendo, c'è il moralismo yankee-consumistico, ma qui non stona, essendo tratteggiato in forma"nobile", con gli esempi proposti. I ladri, poi, colpiti grottescamente in ogni modo, rinascono, per così dire, dalle ceneri, a dimostrazione del fatto che il film non è mai realmente"violento", dimostrandosi sempre all'altezza di una narrazione che concilia, appunto, "moralities"e comicità grottesca. L'ambientazione iniziale, poi, è particolarmente riuscita, come lo è tutta la parte, certo non breve, relativa al"Plaza Hotel". Tim Curry, nel ruolo del portiere d'albergo, è efficacissimo come sempre, vero vulcano di comicità, ma anche Joe Pesci, uno dei due"vilains"è sicruamente alla sua alterzza, in un cast comunque molto "ben funzionante" coeso nell'inter-relazione attoriale, come Maccaylay Culkin, il giovanissimo protagonista. Tra i"Christmas Movies",questo è certamente e del tuto meritatamente un piccolo classico. El Gato
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