È ambientato nella grande depressione americana degli anni ’30, vissuta in un quartiere popolare di South Philadelphia attraverso gli occhi del giovane dodicenne Gennaro (Gerlando Barone) che vive con la madre vedova (Mary Elizabeth Mastrantonio) e il nonno Gaetano Sabatoni (Al Pacino) molto malato, che passa il suo tempo su una poltrona sotto i pampini del giardino di casa aspettando l’ora del trapasso che, quando avverrà, regalerà al nipote la sua eredità: two bits (50 centesimi di dollaro).
Nella calda estate del 26 agosto del 33 aprono in città la nuova sala cinematografica: Paloma. Gennaro, affascinato dalla magia del cinema comincia a darsi da fare per trovare i 25 centesimi del biglietto.
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È ambientato nella grande depressione americana degli anni ’30, vissuta in un quartiere popolare di South Philadelphia attraverso gli occhi del giovane dodicenne Gennaro (Gerlando Barone) che vive con la madre vedova (Mary Elizabeth Mastrantonio) e il nonno Gaetano Sabatoni (Al Pacino) molto malato, che passa il suo tempo su una poltrona sotto i pampini del giardino di casa aspettando l’ora del trapasso che, quando avverrà, regalerà al nipote la sua eredità: two bits (50 centesimi di dollaro).
Nella calda estate del 26 agosto del 33 aprono in città la nuova sala cinematografica: Paloma. Gennaro, affascinato dalla magia del cinema comincia a darsi da fare per trovare i 25 centesimi del biglietto. La madre non può aiutarlo, impegnata com’è a mandare avanti la famiglia. Decide di andare in giro per il quartiere alla ricerca di lavoretti occasionali e, così, inizierà la sua avventura adolescenziale in situazioni inspiegabili e meravigliose per i suoi occhi innocenti: dalla scazzottata tra gli invitati a un matrimonio e i partecipanti a un corteo funebre, che si ritrovano nella stessa chiesa alla stessa ora; al suicidio della moglie del medico pedofilo, essa stessa tentata dallo stesso demone sessuale del marito. Quando a fine giornata tornerà a casa, demoralizzato, troverà il nonno colpito da infarto che sente di essere in fin di vita e chiede al nipote un ultimo favore in cambio di 25 centesimi: andare da una anziana signora in fondo alla strada a chiederle scusa da parte sua per averla abbandonata dopo il loro grande amore di gioventù. In una scena inquietante e drammatica il ragazzo sarà costretto ad imboccare la vecchia donna e a baciarla sulla bocca per lavare l’onta dell’offesa del nonno. Assolto il compito, Gennaro corre al cinema, ma è in ritardo e, a spettacolo iniziato, il prezzo del biglietto raddoppia. Torna di nuovo a casa, e il nonno, ormai prossimo a morire, gli fa il dono degli altri 25 centesimi e lo esorta a non smettere mai di desiderare. Gennaro lo abbraccia nell'ultimo momento di vita e poi si precipita di nuovo al cinema, dove finalmente riesce ad entrare. Film crepuscolare, bella fotografia, altrettanto l’atmosfera, che racconta la fine dell’adolescenza attraverso la voce fuori campo di Gennaro, ormai adulto.
Il film uscito con due anni di ritardo nelle sale, riunisce la coppia Foley-Pacino già insieme nel bellissimo “Americani”. La sceneggiatura autobiografica di Joseph Stefano è delicata e minimalista. La regia di Foley è sobria, elegante e commovente.Al Pacino, come sempre, mattatore recita con intensità la parte del nonno istrione e amorevole, grandioso nella scena del moribondo in giardino, come Brando nel Padrino. Pur non avendo un grande successo, “Una Giornata da ricordare” non è certamente un film da dimenticare.
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