In un'ora e mezza scorre la vita, attraverso le foto, di Letizia Battaglia. In quegli scatti c'è la sua Palermo, la sua forza ma anche la debolezza di una fotografa che tremava durante il processo di Luciano Liggio. Poi c'è la mafia. In tutti gli scatti, urla di dolore e grida escono dal potente bianco e nero. Personalità, persone comuni, bambini, nessuno è risparmiato alla mattanza e le persone stanche e oppresse, dopo l'ennesimo attentato sono stanche di leggere la storia di Palermo fra le lapidi del cimitero. Shooting the mafia è una narrazione intima di Letizia Battaglia che ama le sue foto seppur raccontano la ferocia di Cosa Nostra. Tanti sono gli scatti quante le morti che si contano nelle strade siciliane.
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In un'ora e mezza scorre la vita, attraverso le foto, di Letizia Battaglia. In quegli scatti c'è la sua Palermo, la sua forza ma anche la debolezza di una fotografa che tremava durante il processo di Luciano Liggio. Poi c'è la mafia. In tutti gli scatti, urla di dolore e grida escono dal potente bianco e nero. Personalità, persone comuni, bambini, nessuno è risparmiato alla mattanza e le persone stanche e oppresse, dopo l'ennesimo attentato sono stanche di leggere la storia di Palermo fra le lapidi del cimitero. Shooting the mafia è una narrazione intima di Letizia Battaglia che ama le sue foto seppur raccontano la ferocia di Cosa Nostra. Tanti sono gli scatti quante le morti che si contano nelle strade siciliane. E poi il film è anche una storia d'amore, con richiami al Moretti di Caro Diario e Silvana Mangano di Anna. Il regista irlandese Kim Longinotto ha raccontato in 97 minuti tante memorie che oggi sono presenti in ognuno di noi.
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