eugen
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domenica 26 febbraio 2023
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decisamente un tv.movie a tesi
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Questo"Zodiac. Signs of the Apocalypse"(2014)di Dadiv Hogan, che ospita nel cast anche Christopher Llyod, e'u film a tesi, dato che tutti i pezzi del puzzle che l'archeologo e i suoii collaboratori devono ricondurre allunita', per capire il mccanismo indicnao , nella loro"squenzialitaa'"una direzione unica,a quella dell'apocalisse.come dire, state attenti, "terrestri", perche'se continuate cosi', la distruzione dle pianeta.- id est apocalisse- si avvicina e allora il fatto che a ogni segno corrisponda un evento naturale catastorfico e che una componente della spegizione ci lasci la vita e0solo preminonitore di quanto si avvia a diventare realta0, appunto e quindi lo"happy end"finale, quasi una"foglia di fico.
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Questo"Zodiac. Signs of the Apocalypse"(2014)di Dadiv Hogan, che ospita nel cast anche Christopher Llyod, e'u film a tesi, dato che tutti i pezzi del puzzle che l'archeologo e i suoii collaboratori devono ricondurre allunita', per capire il mccanismo indicnao , nella loro"squenzialitaa'"una direzione unica,a quella dell'apocalisse.come dire, state attenti, "terrestri", perche'se continuate cosi', la distruzione dle pianeta.- id est apocalisse- si avvicina e allora il fatto che a ogni segno corrisponda un evento naturale catastorfico e che una componente della spegizione ci lasci la vita e0solo preminonitore di quanto si avvia a diventare realta0, appunto e quindi lo"happy end"finale, quasi una"foglia di fico.o meglio la"camomilla"-"per tranquillizzare spettratrori e spettatrici e dire che"possaimo ancora farcela",si inserisce in questo quadro di film a tesi, che lascia vari dubbi quanto a tecnica usata e quanto a profonditadi riflessione:ma deve arrivare a tutti per cui... concetti difficili e riflessioni profonde vengono scartate a priori, anche perche'il fikm nasce in Canada e , come noto, si rivolge in primis al pubblico USA che e'mediamente poco acculturato(le eccezioni, soprattutto femminili sono molte e notevolissime, ma "non fanno numero". Ecco perche'il prodotto cosi'come e'o meglio come si presenta e'discuribile e opinabile.... Prendere o lasciacre , ma il moonito resta. o smettiamo di pensare solo a "dominare la natura"invece di intrattenere ocn essa un rapporto di rispetto oppure la conclusione sara'tragica... Eugen
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inesperto
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mercoledì 5 gennaio 2022
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maddài!
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B-movie che presenta buchi di trama, effetti grafici pessimi, sceneggiatura carente e recitazioni scarse. L'argomento riguardante il nono pianeta e i quesiti irrisolti su come fossero possibili certe conoscenze ai tempi dei Sumeri sarebbero le cose su cui puntare maggiormente, poichè l'archeologia eretica da sempre desta un vibrante interesse; tuttavia, esse vengono semplicemente lambite per esser soverchiate dalla discutibile storiella riguardante lo zodiaco, senza alcun capo nè coda. Peccato.
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sellerone
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domenica 18 febbraio 2018
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e che fine….
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Sarebbe un B Movie… idea basata su NIBIRU un pianeta fantomatico che secondo un antico disegno porta sfiga e catastrofi. Ha mantenuto le aspettative che si palesano già dopo pochi minuti di visione. Ha intrattenuto il ristretto pubblico del salotto di casa senza infamia e spesso sconfinando nel comico, ovviamente involontario. Un paio di attori conosciuti dal sottoscritto potevano dare qualcosa in più, ma non basta la vecchia macchina del tempo per risollevare un prodotto che già mira alla ennesima salvezza dell’umanità rispetto allo scudetto del cinema.
Visto, lo rivedrò quando Nibiru si ripaleserà. Non lo compro perchè mi manca il contenitore di piombo.
Visto con Alessandro e non glie lo posso far rivedere perché a furia di ridere gli è venuta una paresi mascellare. I Bambini… ma sì, possono vederlo, hanno sopportato il mitico Muciaccia… Ovviamente un caro saluto al conduttore amatissimo dalla mia prole.
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elgatoloco
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domenica 5 novembre 2017
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apocallttico, ma"smontabile"
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"Zodiac. Signs of the Apocalypse"di David Hogan(2014)si inserisce certamente nel filone apocalittico(nella fattispecie post-Maya), ma cerca una spiegazione e lo trova, per non dir tutto, in un marchingegno che consentirebbe di"smontare l'effettto"o almeno di ritardarlo-non è dato sapere di più, ovviamente... Effetti non proprio perfetti(la teconologia disponibile consentirebbe, ritengo, di fare decisamente di pià), talora incongrua la storia narrata(le tenere controversie padre-figlio soprattutto all'inizio del film non sono proprio il massimo, per ex.)e altro ancora non testimoniano a favore di un film particolarmente geniale o di riusicta eccelsa, ma.
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"Zodiac. Signs of the Apocalypse"di David Hogan(2014)si inserisce certamente nel filone apocalittico(nella fattispecie post-Maya), ma cerca una spiegazione e lo trova, per non dir tutto, in un marchingegno che consentirebbe di"smontare l'effettto"o almeno di ritardarlo-non è dato sapere di più, ovviamente... Effetti non proprio perfetti(la teconologia disponibile consentirebbe, ritengo, di fare decisamente di pià), talora incongrua la storia narrata(le tenere controversie padre-figlio soprattutto all'inizio del film non sono proprio il massimo, per ex.)e altro ancora non testimoniano a favore di un film particolarmente geniale o di riusicta eccelsa, ma...bisogna accontentarsi, anche considerando che il film non è una produzione "A", ma rientra piuttosto, decisamente, in quello che definiamo anocra un"B- movie"... Riuscite le architettura d'interni, che sembrano cogliere bene, se non al meglio da un lato il rifugio per i tre sopravviussuti, dall'altro il locus dove collocare la vicenda e la sua(temporanea?Quasi certamente sì, solo temporanea, anche perché potrebbe esserci un"number two")"soluzione"o come vogliamo chiamarla.Prove interpretative discrete senza essere al "top", comunque in linea con un onesto artigianato che negli States è comunque sempre assicurato da molti/e interpreti che si cimentano in quell'impresa-ndustria che si chiama"cinema", il che non vuol dire che siano"sanza infamia e sanza lodo", per dirla con il Sommo Poeta. Altra cosa, esobitante da queste brevi riflessioni, sarebbe il chiedersi del perché questo genere(per alcuni"sottogenere"che definiamo e qui già si autofeinisce(vedi il titolo stesso del film)"apocaliittico"abbia sempre tanto appeal e successo. Sarebbe, appunto, un'altra cosa e la spiegazione se la darà facilmente chi legge, a seconda della sua sensibilità e delle sua cultura. El Gato
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