tiziana paghini
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sabato 7 agosto 2010
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il nero teatro della vita
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Film decisamente godibile seppur lento in alcuni passaggi e in forzate battute. Una storia che manifesta, tra lusso e ricerca di una vita effimera e fatta solo di apparenze e arrivismo, un male molto comune; la bramosia del potere a scapito di ogni valore e sentimento. La prostituzione, tema portante della pellicola, viene portata allo spettatore come una sfaccettatura adattabile ad ogni estrazione sociale dei suoi protagonisti. Prostitute sono le 'femmes' che abitano la Maison di una Madame interpretata da Anna Galiena, ma prostitute sono giudici corrotti, mogli benestanti e tradite ma consapevoli che con il loro denaro l'amore si può comprare. E alla fine, prostituta diviene in parte anche la polizia, dapprima intenzionata ad incastrare un giro d'affari spietato e malavitoso, poi, per interessi personali di un detective, acconsente alla 'chiusura' del caso.
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Film decisamente godibile seppur lento in alcuni passaggi e in forzate battute. Una storia che manifesta, tra lusso e ricerca di una vita effimera e fatta solo di apparenze e arrivismo, un male molto comune; la bramosia del potere a scapito di ogni valore e sentimento. La prostituzione, tema portante della pellicola, viene portata allo spettatore come una sfaccettatura adattabile ad ogni estrazione sociale dei suoi protagonisti. Prostitute sono le 'femmes' che abitano la Maison di una Madame interpretata da Anna Galiena, ma prostitute sono giudici corrotti, mogli benestanti e tradite ma consapevoli che con il loro denaro l'amore si può comprare. E alla fine, prostituta diviene in parte anche la polizia, dapprima intenzionata ad incastrare un giro d'affari spietato e malavitoso, poi, per interessi personali di un detective, acconsente alla 'chiusura' del caso. Tutto puzza di finto, ed è questo che fa diventare il film un buon film. Sinceramente questa storia mi ha fatto riflettere. Quella che può apparire come una trama già vista diventa un'attualità dove non esistono i buoni e i cattivi, dove non esiste corruzione ed onestà fini a se stesse. Dare per avere. Il resto, tutto il resto, non è importante laddove il fine giustifica i mezzi. Laddove non esistono le estrazioni sociali a fare da distinguo tra marcio e sano. Drammaticamente attuale. Giudizio del film più che discreto.
Tiziana Paghini
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dario
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mercoledì 26 maggio 2010
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contorto
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Non si capisce bene cosa accade. La storia praticamente non c'è. Dialoghi stereotipati e inutili scene madri. Tutto dejà vu, ma con qualche classe registica. Indefinibili la recitazione.
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100spindle
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venerdì 21 maggio 2010
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film di nessuno
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POTEVA ESSERE UN BEL FILM. LA STORIA E' INTRIGANTE E NON SCONTATA, MA LA SCELTA DEL CAST NE HA SICURAMENTE COMPROMESSO LA RIUSCITA. PER L'IMMEDESIMAZIONE NEL RUOLO SALVO SOLO HELENE DE FOUGEROLLES. GLI ALTRI, PUR BRAVI NON ERANO CREDIBILI NEI LORO RUOLI.
CREDO CHE IL REGISTA SI SIA FATTO PRENDERE LA MANO DALLA VOGLIA DI STUPIRE E CI SIA RIUSCITO PURTROPPO IN SENSO NEGATIVO.
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paride86
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lunedì 3 maggio 2010
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mediocre
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Il soggetto, se approfondito diversamente, poteva anche essere intelligente; purtroppo, invece, "La donna di nessuno", appena sotto il velo di melodramma, è un filmetto insipido che fa leva, perlopiù, sull'ammiccamento e sull'ambiguità sessuale della protagonista per tutta la sua durata fino allo stupido finale.
Come se non bastasse, il film ha anche delle pretese d'autore, e porta avanti un discorso sulle classi sociali davvero trito e banale.
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alien
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lunedì 6 luglio 2009
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un film molto molto scontato
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Purtroppo i registi italiani si confermano privi di fantasia, poco emozionanti e scarsamente innovativi.
Un film di cui si poteva veramente fare a meno. Comtinuando cosi' il cinema americano vincera' sempre tranne che nel natale vanziniano.
Ridicolo il tentativo di rendere anche un po' piccante il film con qualche noiosissima e castissima scena di sesso.
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woland
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sabato 27 giugno 2009
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parigi in nero
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Combinando Holiday Hall e Simenon, Marano costruisce un thriller nero ricco d'invenzioni visive e ben recitato. In una Parigi insieme torbida e patinata, le vite di un campionario di personaggi si intrecciano in una storia di morte, violenza e corruzione. Qua e là si rischia il film di genere ma il risultato d'insieme è convincente e fan ben sperare. Quarta stella di incoraggiamento ma le prime tre sono tutte meritate.
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