Due imbroglioni...e mezzo!

"Due imbroglioni e mezzo"(Franco AMurri, scritto con fulvio Lucisano, 2007(è il film TV di Mediaset cui ha fatto seguito, tre anni dopo, l'omonima miniseria TV, sempre con Ckaudi Bisio, Sabrina Ferilli e Carlo Buccirosso, nella perte-quest'ultimo-di un commiessario di polizia che crede di essere Sherlock Holmes e invece non capisce nulla. Due truffatori, marito e moglie, rubano un a mcchina, nella quale trovano un bambino, figlio di una coppia in crisi.  Pur considerandolo(e perloro è oggettivamente tale)si affezionano al bambino, che i genitori credono sia stato rapito, finché viene realmente rapito., naturalmente non dagli imbroglioncelli, però. [+]

"Due imbroglioni e mezzo"(Franco AMurri, scritto con fulvio Lucisano, 2007(è il film TV di Mediaset cui ha fatto seguito, tre anni dopo, l'omonima miniseria TV, sempre con Ckaudi Bisio, Sabrina Ferilli e Carlo Buccirosso, nella perte-quest'ultimo-di un commiessario di polizia che crede di essere Sherlock Holmes e invece non capisce nulla. Due truffatori, marito e moglie, rubano un a mcchina, nella quale trovano un bambino, figlio di una coppia in crisi.  Pur considerandolo(e perloro è oggettivamente tale)si affezionano al bambino, che i genitori credono sia stato rapito, finché viene realmente rapito., naturalmente non dagli imbroglioncelli, però. Pieno di battutine e di ammiccamenti, il"prodotto"è simpatico sia come film sia come"miniserie"(quasi un'extended version del film TV, sempliicemente), "Due imbrolgioni"è un inno moderato all'onestà, contro il classico"tira a campà"italiota, ma propone anche qualche altro tema, come l'amore, comunque e l'amore per i figli e i bambini, caratteristica soprattutto(ma per nulla solo)italiana, dove anche la"piccola mavivente"interpretata dalla Ferilli, in gran forma, che dice all'inzio di"avere solo due fobie: i bambini e l apolizia", in reatà poi ha un grande senso matern verso il bambino, capitato, per cos^ dire, "tra capo e collo", ma c'è anche una certa presa in giro della sicumera di certi investigatori, che siano detectives privati o commissari di polizia. , Sarebbe scioso chiedere a"Due imbroglioni"ciò che non vuole e non può in alcun modo  dare, ossia riflessioni profonde sul "sense of life", ma bisogna, giustamanrte, accontentarsi di ciò che sa e può dare, ossia poco meno di due ore(nella versione film)di divertimento, senza sottintesi o altro.  UN"prodotto", appunto, cui sarebbe assurdo voler appioppare particolari etichette, in qaunto è, appunto, ciò che promette., ossia un TV.movie comico,  senza roppoe pretese, moderatamente rutirstica(la costa salernitana, dove gran parte della vicenda si svolge), un po'(ma anche questa moderata, senza mai calcae i torni)riflessione sulla seprazone die genitori quando cìè di mezzo l'edudcazione di un bambino ancora piccolo, che spesso reagisce con ipermtotricità e appartente"aggressività"a situazioni che non gli piacciono e che non devono piacergli, ovviamente.    El  Gato [-]

"Due imbroglioni e...mezzo!", fim TV 2007 di Franco Amurri, da lui scritto con la collaborazione di Fulvio Lucisano per il soggetto è una commedioa simpatica, sempre che si voglia prescindere da considerazioni psico-sociologiche o anche da riflessioni sulla vita di tipo filosofico. Due truffatori rapiscono involontraiamente un bambino, che era rimasto addormentato in una macchina che i due hanno rubato. Una carambolage di situazioni li porterà a cambiar vita, anche perché poi il bambino era stato rapito per davvero e loro avevano pagato il riscatto, vista la condizione certo non agiata dei genitori, da tempo in procinto di separarsi, peraltro. Desiderio di maternità della trufatrice e quasi desidertio di paternità del trugffatore, volendo, ma più che altro un play per dimostrare che in realtà tutto va diversmaente da come si può preverdere che vada e che , comunque, c'è una componente"casuale"in ogni avvenimento dlela vita e del mondo. [+]

"Due imbroglioni e...mezzo!", fim TV 2007 di Franco Amurri, da lui scritto con la collaborazione di Fulvio Lucisano per il soggetto è una commedioa simpatica, sempre che si voglia prescindere da considerazioni psico-sociologiche o anche da riflessioni sulla vita di tipo filosofico. Due truffatori rapiscono involontraiamente un bambino, che era rimasto addormentato in una macchina che i due hanno rubato. Una carambolage di situazioni li porterà a cambiar vita, anche perché poi il bambino era stato rapito per davvero e loro avevano pagato il riscatto, vista la condizione certo non agiata dei genitori, da tempo in procinto di separarsi, peraltro. Desiderio di maternità della trufatrice e quasi desidertio di paternità del trugffatore, volendo, ma più che altro un play per dimostrare che in realtà tutto va diversmaente da come si può preverdere che vada e che , comunque, c'è una componente"casuale"in ogni avvenimento dlela vita e del mondo. ma tutto viene detto con levità, con quella leggerezza che certo non è a livello dell'humor geniale di un Woody Allen o di quello"demenziale"di Mel Brooks o di "Animal House", ma è più adatto, appunto a un film TV di successo, che ha avuto, tre anni dopo anche una "ricaduta", ossia non un remake, ma una sorta di extendend version in una miniserie TV, sempre con gli stessi protagonisti e sempre con la regia e scrittura di Luciano e Amurri per il soggetto e di Amurri in collaborazione con vari altri autori per la sceneggiatura. Protagonisti"solari"Claudio Bisio e Sabrina Ferilli, da lodare soprattutto per quelle gags inserite nel fi,m TV, che sono sorta di playing the play, dove i due inventano personaggi immaginari per...truffare, chiaramente. Bene anche Carlo Buccirosso nel ruolo di un commissario che si crede una sorta di Sherlock Holmes mentre in realtà infila un granchio dopo l'altro, non avendo capito per nulla la situazione e ventilando ipotesi campare per aria, comunque per nulla suffragate dai fatti. Sempre che non si volgia chiedere altro, che ci si acceontenti di quanto si vede e di sente, del play "tessuto", va bene, Che poi il contorno sia un po'turistico(nel film TV la pronvincia di Salerno)è nella"logica delle cose", visto che ogni film, soprattutto se di provenienza e destinazione TV, ha anche chiari riflessi e ovvie implicazioni di carattere turistico e gli hotels del film , del resto, lo dimostrano. Gianluca Gnecchi, peraltro, è il bambino del film TV e po anche dlela minserie, promettendo bene anche per eventuali ruoli futuri. Senza voler tessere lodi esagerate, che non sarebbero meritate, "Due imbrglioni e...mezzo!"(in quanto il mezzo è il bambino, che però ha un sano desiderio di amore familiare)rimane un prodotto ontesot, ben recitato, uno di quei film TV(e poi minseire, appunto, cfr.sopra)che si pososno annoverare tra le eccezioni della TV italiana, non sempre disponibile a tali operazioni, anzi negli ultimi anni un po'in disarmo, da eusto punto di vista, in quanto più rivolta a singoli sketeches o ad altri prodotti. El Gato [-]

Ai tempi del coronavirus un film così semplice fa bene, perché distrae, non ha ambizioni e noi non ne vogliamo. Claudio Bisio è Lello e Sabrina Ferilli è Gina, due truffatori di mezza tacca che rubano una macchina e ci trovano un bambino dentro; che diventa il loro mezzo complice. La forza del film è nel non avere alcuna pretese se non di offrire un’ora e mezza di svago. Ora serve anche questo.

Anche se realizzato originariamente per il cinema, ma poi proposto subito o quasi in TV, "Due imbroglioni e mezzo"ha comunque tipiche"movenze"da telefilm: regia lineare,  montaggio anch'esso non "indiavolato", comunque non troppo"sperimentale", battute poco allusive e comunque mai volgari. Giocato sulla bravura dei protagonisti(Claudio Bisio, Sabrina Ferilli, Carlo Buccirosso), che effettivamente danno il meglio di sé, è un"prodotto"azzeccato, anche per i motivi sopra elencati, per quella commistione di humor e autoironia anche degli interpreti che contribuisce al"gioco". Peccato che, a parte un"Numero 2", comunque di discreto livello e alcuni telefilm natalizi con Scotti e Banfi, non ci sia molto altro da segnalare, in questo campo, almeno se guardiamo ai film TV made in Italy. [+]

Anche se realizzato originariamente per il cinema, ma poi proposto subito o quasi in TV, "Due imbroglioni e mezzo"ha comunque tipiche"movenze"da telefilm: regia lineare,  montaggio anch'esso non "indiavolato", comunque non troppo"sperimentale", battute poco allusive e comunque mai volgari. Giocato sulla bravura dei protagonisti(Claudio Bisio, Sabrina Ferilli, Carlo Buccirosso), che effettivamente danno il meglio di sé, è un"prodotto"azzeccato, anche per i motivi sopra elencati, per quella commistione di humor e autoironia anche degli interpreti che contribuisce al"gioco". Peccato che, a parte un"Numero 2", comunque di discreto livello e alcuni telefilm natalizi con Scotti e Banfi, non ci sia molto altro da segnalare, in questo campo, almeno se guardiamo ai film TV made in Italy. Negli States il panorama è migliore(bella forza, è anche questione produttiva)e anche in Francia le cose vanno decisamente meglio, forse anche perché non c'è un blocco tra le diverse realtà della TV...     El  Gato [-]