roberto2
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giovedì 12 luglio 2012
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michel samenisko
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essendomi imbattuto recentemente nella visione del film "la cinese" ed a breve "il seme dell'uomo" di M.Ferreri non ho potuto fare a meno di vedervi come protagonista in entrambi la medesima attrice e volevo segnalarlo per completarne la scheda...grazie
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fedeleto
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domenica 1 novembre 2009
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la cina e' vicina..ma godard di piu'
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Piu gli anni vanno avanti e piu'ci si accorge che i registi dotati non sbagliano un colpo uno tra questi e' sicuramente JEAN-LUC GODARD.Eravamo rimasti affascinati da alcune sue pellicole come il disprezzo,questa e' la mia vita,missione alphaville,due o tre cose che so di lei,ma ora non ci aspettavamo questo film cosi rivoluzionario e politico che in un modo o nell'altro porta a riflettere sulla situazione cinese e su mao.
Il concetto principale del film e' in realta' LA RIVOLUZIONE e viene argomentata in tutte le sue possibili sfumature da alcuni ragazzi che vivono in un'appartamento che fa quasi da quartier generale.Ma allargandoci dal punto principale notiamo che i personaggi principali sono mossi da qualcosa che spige dentro di loro per trovare un modo di riscatto e cambiamento che induca a far uscire il popolo dallo sruttamento e dall'orrore quotidiano.
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Piu gli anni vanno avanti e piu'ci si accorge che i registi dotati non sbagliano un colpo uno tra questi e' sicuramente JEAN-LUC GODARD.Eravamo rimasti affascinati da alcune sue pellicole come il disprezzo,questa e' la mia vita,missione alphaville,due o tre cose che so di lei,ma ora non ci aspettavamo questo film cosi rivoluzionario e politico che in un modo o nell'altro porta a riflettere sulla situazione cinese e su mao.
Il concetto principale del film e' in realta' LA RIVOLUZIONE e viene argomentata in tutte le sue possibili sfumature da alcuni ragazzi che vivono in un'appartamento che fa quasi da quartier generale.Ma allargandoci dal punto principale notiamo che i personaggi principali sono mossi da qualcosa che spige dentro di loro per trovare un modo di riscatto e cambiamento che induca a far uscire il popolo dallo sruttamento e dall'orrore quotidiano.La protagonista(ANNE WIAZEMSKY)e' una ragazza semplice che studia filosofia ma e' una delle persone piu' convinte che la rivoluzione si possa fare ed e' mossa da questa forza anche con il suo ragazzo GUILLAME che legge il capitale di karl marx come fosse una bibbia.Ma in tutto il film non mancano come sempre alcune scene originali nel loro stile come la ginnastica fisica e mentale che usano contemporaneamente i ragazzi appena si alzano(fanno esecizi ginnici ripetendo ad alta voce concetti politici-filosofici)oppure l'immagine di una donna vestita da cinese che viene aggredita da un aereo in miniatura (davvero magistrale).Semplicemente incredibile e unico,ma allo stesso tempo esssenziale per capire attimi in cui la cina e' vicina ad una rivoluzione totale.
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ombre rosse-positif
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domenica 25 gennaio 2009
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l'eccellente capolavoro di godard
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"La cinese" è il capolavoro di Godard. Dopo tutta una serie di film reazionari ("Fino all'ultimo respiro, "Le petit soldat", "Made in USA", "Alphaville") ecco un capolavoro maoista, il primo del miglior periodo di Godard, che finirà tragicamente, in ritorno al conformismo, con "Crepa padrone, tutto va bene".
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anonimo
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mercoledì 24 settembre 2008
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jean-luc godard, il piccolo-borghese
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"La cinese" di Godard (con Truffaut il peggior regista Nouvele Vogue) è uno squallidissimo film piccolo-borghese revisionista. Ed è spaventosamente pretenzioso.
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luigi pesce
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martedì 22 luglio 2008
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le lenti di godard: datate ma affascinanti
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Il film è datato nei suoi contenuti politici. Tuttavia resta formidabile la tecnica di Godard, l'incredibile eleganza nel manovrare la macchina da presa e memorabili alcune felici invenzioni, come la ginnastica marxista-leninista dei protagonisti o gli occhiali con le bandiere nazionali al posto delle lenti.
E' un film incomprensibile alle nuove generazioni, datato, persino fastidioso quando si pensa a cosa fu effettivamente la rivoluzione culturale in Cina. Ma può ancora affascinare e interessare chi ama il cinema e il suo linguaggio: deve essere visto perché ancora capace di raccontare il mondo anche solo attraverso l'immagine.
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alphaville
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venerdì 10 novembre 2006
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l'impronta di un grande regista
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E' incredibile, ancora una volta, l'originalità delle sperimentazioni godardiane, sia visive (stupenda, brillantissima fotografia di Raoul Coutard) che sonore (frammenti di un brano di Stockhausen alternati a un maestoso 'leitmotiv' orchestrale settecentesco e a una riuscitissima canzoncina parodistica).
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