elgatoloco
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giovedì 19 gennaio 2017
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nulla come sembra-cfr.anche"rashomon"
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Racconti diversi per spiegare il come di un'esercitazione, con il sergente West, terribile, che si conclude tragicamente; le versioni diverse, anzi com pletamente discordanti, contraddittorie, vengono a confluire in una costruzione in cui il personaggio impersonato da Travolta, apparentemente agente DEA(anti-droga)investiga. Tutto, però, non è come sembra, anzi. Se la conclusione, che"rovescia il tavolo", può sembrare very american style, ossia tutt'altro che"problematica", in quanto sembra svelare tutto, in realtà rovescia la prospettiva anche degli spettatori, costringendoli a cambiare punto di vista-sembra un'applicazione filmica delle teorie sulla connessione"insperata"à la Gregory Bateson, anche se non è dato sapere se regista(John Mc Tiernan)e autori-realizzatori del film siano a conoscenza delle suddette teorie.
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Racconti diversi per spiegare il come di un'esercitazione, con il sergente West, terribile, che si conclude tragicamente; le versioni diverse, anzi com pletamente discordanti, contraddittorie, vengono a confluire in una costruzione in cui il personaggio impersonato da Travolta, apparentemente agente DEA(anti-droga)investiga. Tutto, però, non è come sembra, anzi. Se la conclusione, che"rovescia il tavolo", può sembrare very american style, ossia tutt'altro che"problematica", in quanto sembra svelare tutto, in realtà rovescia la prospettiva anche degli spettatori, costringendoli a cambiare punto di vista-sembra un'applicazione filmica delle teorie sulla connessione"insperata"à la Gregory Bateson, anche se non è dato sapere se regista(John Mc Tiernan)e autori-realizzatori del film siano a conoscenza delle suddette teorie. Certo è che il cambiamento di paradigma, favorito da un film straordinariamente ben realizzato(un uso non banale, il che è purtroppo raro, dei flash-backs-ed è solo un esempio), ricorda, con i debiti aggiornamenti un film che fa parte della grande memoria storica del cinema, "Rashomon"di Akira kurosawa: qui mancherà, certo, la sapienza-saggezza orientale, di ispirazione non solo buddhista, il tutto anzi è espresso con un linguaggio ruvido(marines, militari made in the USA....), ma la produzione di senso non cambia o meglio è culturalmente mediata in modo diverso, con modalità che certo sono diversissime da quelle kurowasiane e risentono della post-modernità in ogni senso intesa, veicolando pur tuttavia la convinzione di fondo per cui squarciando il"velo di Maja"dell'illusione, dell'apparenza, si conosce la verità o, almeno, ci si avvicina alla stessa. QUella di John Travolta è una delle sue migliori interpretazioni(siamo nel 2003 con il film"Basic"), nettamente più matura che in altri casi(a parte, però, una prova eccelsa in un film di Brian de Palma), Samule L.Jackson merita il consueto"chapeau", Connie Nielsen era già attrice decisamente matura, gli altri/le altre interpreti sono tutti/e all'altezza di un film non facile, di notevolissima"intelligenza", altre volte manchevole nei thriller, dopo alcuni esempi geniali(Hitchcock,De Palma). El Gato
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elgatoloco
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lunedì 21 marzo 2016
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il fenomeno non è"la cosa in sé"
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Che"nulla sia come sembra"(o"appare", se si vuole)lo sapevamo almeno da Kant(dicotomia tra"fenomeno"e"cosa in sé-noumeno")se non da prima(Parmenide, Platone, altri ...), ma il cinema, talora, come in questo film di McTiernan lo esplicita in maniera molto convincente e coinvolgente: lunga detection, con il personaggio dell'ex-militare interpretato da Travolta, poi passato alla DEA, poi reintegrato"informalmente"ma solo per condurre indagini sulla sparizione-l'assassinio di alcuni militari. Versioni diverse, che si contraddicono(chissà se il regista o gli sceneggiatori hanno pensato a"Rashomon", il capolavoro giapponese su ciò), che si autoeliminano invece che integrarsi e completarsi a vicenda, ma poi.
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Che"nulla sia come sembra"(o"appare", se si vuole)lo sapevamo almeno da Kant(dicotomia tra"fenomeno"e"cosa in sé-noumeno")se non da prima(Parmenide, Platone, altri ...), ma il cinema, talora, come in questo film di McTiernan lo esplicita in maniera molto convincente e coinvolgente: lunga detection, con il personaggio dell'ex-militare interpretato da Travolta, poi passato alla DEA, poi reintegrato"informalmente"ma solo per condurre indagini sulla sparizione-l'assassinio di alcuni militari. Versioni diverse, che si contraddicono(chissà se il regista o gli sceneggiatori hanno pensato a"Rashomon", il capolavoro giapponese su ciò), che si autoeliminano invece che integrarsi e completarsi a vicenda, ma poi...un finale rovesciamento dialettico, decisamente intelligente, che ci conduce alla"verità". Svelamento-disvelamento di grande efficacia, con l'uso di flash-back calibrati e"ben temperati"(per dirla con Bach, non con Prodi!)relativi al passato nella selva panamense, dove è da fare attenzione alle tonalità improvvisamente "illuminate"ma mai illuminanti della selva stessa...Bene Travolta, meglio di sempre, forse, con l'alternanza dai toni comici a quelli drammatici, dalla "nonchalance"alla paura, bene Samuel J.Jackson(eomce dubitarne, peraltro?), bene Connie Nielsen e gli altri in un film tra i migliori in assoluto(ossia oltre il genere, qui difficilmente determinabile)d'inizio anni 2000. Inutile chiedere al film riflessioni sul ruolo imperialistico degli USA a Panama.Sarebbe un'altra storia e/o(per meglio dire) storiografia... El Gato
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fabio1957
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lunedì 27 luglio 2015
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complicato
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Complicato intreccio per un film avvincente, ben interpretato, con tumultuosi colpi di scena. Forse una trama un po' più semplice avrebbe reso il film più fruibile, tuttavia nel complesso è un buon lavoro.
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contrammiraglio
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lunedì 8 dicembre 2014
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e bravo john(s)
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Trama, volutamente, intorcinata ma il buon John regista si conferma assai portato per la suspance.
L'altro John, quello che recita, in un ottima prova.
Da vedere, e chi dice il contrario: peste lo colga! ;-)
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dario
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martedì 31 luglio 2012
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intorcinato
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Troppi colpi di scena. il divertimento è dello sceneggiatore e del regista, lo spettatore si perde, invece, nel gira e rigira del soggetto. Vicenda poco interessante, fondamentalmente assurda, pretestuosa. Peccato, la regia è svelta ed efficace, e la fotografia molto buona. Interpretazione di puro mestiere. Si grida troppo e in maniera scontata.
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denzel for ever
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giovedì 19 gennaio 2012
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maro k mal e cap..( ke mal di testa)
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jackson è sempre straordinario...e peccato che in qst film..reciti poco..ma il film...è un troppo complesso...cn attori che si assomigliano..e quindi è impossibile imparare i nomi.....travolta invece a volte nn lo sopporta e sembra che nn sappia recitare ..altre vlte invece lo ritengo bravo..cmq film da evitare
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ultimoboyscout
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sabato 19 febbraio 2011
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veramente notevole.
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Tre stelle e mezzo senz'altro! Un gran bel film, una grande sceneggiatura, un susseguirsi di eventi in un crescendo di emozioni e di suspence, personaggi ben congegnati e caratterizzati. Un thriller d'azione di livello, con un Travolta in grande spolvero nei panni di un personaggio dai modi spiccioli e poco ortodossi ma decisamente efficace e concreto. Il merito del film e del regista in particolare è quello di non dipanare la matassa presto, di tenere alta l'attenzione dello spettatore e di mantenere la tensione altissima per tutta la durata del film che è abbastanza complicato, è vero, ma non rimane pesante. Gran parte del film è occupata da flashback falsi, sicuramente discordi e molto molto contraddittori che accompagnano fino al ribaltamento e alla soluzione finale.
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lucido71
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lunedì 11 gennaio 2010
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travolta jackson: non falliscono!
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Film ri-visto dopo qualche anno, con giudizio su questo forum x consigliare chi fosse in dubbio se vederlo o meno. La coppia vincente dei 2 attori formidabili USA colpisce ed anche alla grande. Il film regge bene e tiene sulla suspence lo spettatore sin al finale che... promette sicuramente di esser visto! Ottimi dialoghi taglienti, buona la trama, forse quel che manca è proprio il ritmo, ma questo è un thriller ben architettato e non un film d'azione. Suggerisco anche: SHOOTER, IO VI TROVERO, WAR IL SOLITARIO, GRAN TORINO, SFIDA SENZA REGOLE, LA NOTTE NON ASPETTA...
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atticus
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giovedì 9 luglio 2009
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da evitare
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Una mattonata come poche... e Travolta sta diventando la caricatura di se stesso!
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spalla
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martedì 12 maggio 2009
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troppo complicato
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Un film originale e con finale a sorpresa, senza dubbio, ma dalla trama troppo impegnata. Basic si avvale comunque di almeno due bravi interpreti - John Travolta, ma forse ancora di più Connie Nielsen - e di una grande idea di base. Spesso infatti in alcuni film, la scena si sposta indietro nel tempo per mostrare ciò che un personaggio narra. Si tratta in genere di brevi parentesi. Ma qui invece, questi flashback sono il fulcro del film, sono molteplici e diversi tra loro benchè riferiti al medesimo tempo, a seconda del personaggio che li narra. Questa bellissima idea di base è però purtroppo rovinata da una trama troppo complicata. E' vero che spesso una trama impegnata può costituire il maggior punto di forza del film, ma qui si è davvero esagerato.
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Un film originale e con finale a sorpresa, senza dubbio, ma dalla trama troppo impegnata. Basic si avvale comunque di almeno due bravi interpreti - John Travolta, ma forse ancora di più Connie Nielsen - e di una grande idea di base. Spesso infatti in alcuni film, la scena si sposta indietro nel tempo per mostrare ciò che un personaggio narra. Si tratta in genere di brevi parentesi. Ma qui invece, questi flashback sono il fulcro del film, sono molteplici e diversi tra loro benchè riferiti al medesimo tempo, a seconda del personaggio che li narra. Questa bellissima idea di base è però purtroppo rovinata da una trama troppo complicata. E' vero che spesso una trama impegnata può costituire il maggior punto di forza del film, ma qui si è davvero esagerato. Pensate che io, che pure sono un appassionato di thriller, l'ho dovuto guardare ben tre volte prima di comprendere appieno tutti i passi della storia! Se il copione fosse stato più semplice, sicuramente il film ci avrebbe guadagnato molto. Peccato.
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